C’è uno psicodramma che nell’ambiente romanista si trascina da un tempo eccessivo e non riguarda la sola gestione Mourinho. Quando Nicolò Zaniolo, autentico fenomeno del calcio contemporaneo, arrivò alla Roma nell’ambito dell’operazione Nainggolan si alimentò una speranza di rivalsa che – anche a causa dei due importanti infortuni riportati dal giocatore – è sfumata con il trascorrere delle giornate.
E se oggi si discute di un suo trasferimento al Tottenham, non è poi così strano. Anzi, le indiscrezioni che giungono dalla Spagna sottintendono la delicata fase attraversata dal fantasista.
Felix e non Zaniolo: le scelte di Mourinho
Anche l’ingresso di Felix e non di Zaniolo ha avuto la sua carica di emotività, quando al minuto 74 di Genoa-Roma Mou ha preferito il 18enne a una autentica stella che, in questa stagione, non sta brillando come si vorrebbe e come ci sia spetterebbe sotto l’ala protettrice di uno degli allenatori più vincenti ed osannati in Serie A, Premier e Liga.
Allo stupore, è subentrata la certezza che lo Special One avesse compreso tempi e maturità e preferendo Felix aveva benedetto il suo ingresso e la sua scelta riuscendo a prevedere anche due reti: una conferma della capacità di lettura del momento (e dei suoi giocatori) che Mou ha sempre dimostrato, in questi anni ad altissimo livello.
Lo screzio Mourinho-Zaniolo
Dopo due settimane passate ad allenarsi a Trigoria per il no alla Nazionale (causa dolore muscolare) e dopo l’altra panchina contro il Venezia, Zaniolo si misura con una osservazione puntuale del suo tecnico che vede oltre le apparenze, sempre. E che giunge alla conclusione di una settimana che lo ha visto battibeccare – secondo i rumors – durante la sessione di allenamento proprio con Mourinho. Un episodio senza gravi conseguenze, eppure di notevole insofferenza.
Insomma, una fase non semplice per il fantasista più apprezzato della sua generazione, ma che per ora è ancora a secco di gol in questa stagione che ormai si appresta ad addentrarsi in un dicembre molto intenso.
“Mi è piaciuta la sua esultanza col gruppo. In questo modulo (il 3-4-1-2), lui può giocare nei due d’attacco, ma ha bisogno di più spazio. Il Genoa questo spazio non lo ha concesso e Felix è bravo ad attaccare in verticale. Visto l’atteggiamento in panchina però posso dire che giocherà le prossime con Zorya o Torino”, ha detto il tecnico.
Mourinho vuole e chiede quindi risposte sul campo e contenere ove possibile le indiscrezioni per consentire al ragazzo di concentrarsi sul calcio, sugli impegni, sugli obiettivi di una Roma che ancora va consolidata per i noti problemi di formazione e, dunque, per una panchina troppo corta.
Conte tra Zaniolo e Mourinho
Secondo le voci che arrivano dalla Spagna e che trovano terreno fertile, Zaniolo rimane un pallino di Conte che al Tottenham intende realizzare una squadra di grandi individualità in linea con la sua idea di gioco. Dopo gli infortuni, gli interventi e le attese (oltre alle distrazioni sentimentali poco gradite dalla proprietà), il talento della Roma è chiamato a lavorare e a ritrovarsi.
E forse quelle parole di elogio, pronunciate da Mourinho, nei confronti di Felix mettono questa generazione di calciatori davanti a un messaggio più alto, più forte:
“Qualche volta nelle nuove generazioni incontri ragazzi che non hanno umiltà e pensano di sapere tutto, lui invece vuole imparare e ha un’evoluzione fantastica”.
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