Daniele De Rossi sempre più condottiero della Roma. Da quando è subentrato a Mourinho, i giallorossi hanno cambiato passo. In campionato è partita la rimonta Champions, in Europa si è staccato il pass per gli ottavi grazie al successo ai rigori contro il Feyenoord. E il tecnico si sofferma proprio sulla lotteria che ha deciso il playoff.
- Europa League, Roma avanti ai rigori: a che cosa ha pensato De Rossi
- De Rossi tra Europa e campionato: il 'fantasma' di Juric durante i rigori
- Festa Roma, quell'abbraccio speciale di De Rossi immortalato in diretta
Europa League, Roma avanti ai rigori: a che cosa ha pensato De Rossi
Entusiasmo alle stelle sulle sponde giallorosse del Tevere. Ieri l’Olimpico era un catino infernale e, al termine dei rigori, è scattata la festa. De Rossi svela come ha vissuto il momento dei penalty. “Ero stranamente sereno – ha confessato nel post partita -. Al bando il fatalismo che dobbiamo scrollarci di dosso: qui a Roma abbiamo questa concezione del ‘mai na gioia’. Invece, siamo forti, tecnici e abbiamo carattere. Perché in sei volevano presentarsi sul dischetto”. Una frase gli è tornata in mente durante quegli istanti. “Sì, una cosa che mio padre mi ripete da quando sono bambino: ‘Chi sbaglia per primo ai rigori, vince‘”.
De Rossi tra Europa e campionato: il ‘fantasma’ di Juric durante i rigori
Già, stato spazio anche per Juric e il Torino, prossimo avversario della Roma in campionato, durante la lotteria dei rigori. “Ho pensato a Juric: me lo sono immaginato davanti alla televisione mentre gode a vederci giocare 120 minuti, sapendo che loro sono atleticamente fortissimi” dice De Rossi. Poi i festeggiamenti sotto la Sud per una vittoria che l’allenatore definisce “molto romanista”, ma non il giro di campo perché “forse era po’ troppo per un sedicesimo di finale”. Sulle scelta di Zalewski come ultimo rigorista: “Ieri abbiamo provato un po’ di rigori: mi hanno detto che Zalewski li aveva segnati tutti”.
Festa Roma, quell’abbraccio speciale di De Rossi immortalato in diretta
La partita di Lukaku non è stata brillante, nonostante finora in Europa sia risultato quasi sempre decisivo. Il primo e unico tiro della sua gara è arrivato alla fine del secondo tempo supplementare, poi è stato l’unico giocatore ad aver sbagliato dagli undici metri. Successivamente le telecamere hanno immortalato l’abbraccio che De Rossi ha riservato proprio al gigante belga. “È un professionista incredibile: ha corso come un dannato e per poco non ci portava agli ottavi”. Poi specifica: “In realtà ho abbracciato tutti perché questi ragazzi mi hanno accolto bene. E si fidano di me”.