Non è stata una domenica facile quella di ieri per gli arbitri in serie A, Qualche polemica c’è stata a Udine, dove Pasqua è stato bacchettato per aver fatto ricorso al Var nonostante il rigore per il Napoli fosse netto, e a Udine per il giallo a Bonucci e il rigore su Ronaldo ma come ha arbitrato Di Bello in Roma-Inter? Per Luca Marelli, ex arbitro comasco, bene, al di là degli episodi del big-match finito 2-2.
Marelli ritiene che manchi un rigore all’Inter
Marelli sul suo canale youtube ricorda che nessuno si è lamentato a fine partita (“tranne Skriniar che qualche ragione forse ce l’ha, ma niente di che”) e dice: “Partiamo dal 16′ Di Bello vede un contrasto tra Veretout e Barella e lascia correre, ci sono state polemiche ma non c’è nulla. Il gioco del calcio è di contatto, non ci sono spinte o sgambetti. Andiamo avanti: Lautaro tira, il pallone sarà respinto dal portiere, dopo il tiro però Lautaro verrà travolto da Ibanez. Che un giocatore abbia già tirato non vuol dire nulla. Non è un episodio da Var perché è un caso dubbio ma per me è un episodio su cui se Di Bello avesse fischiato il rigore non ci sarebbe stato niente da dire. Un episodio simile al fallo di Patrick su Rebic in Milan-Lazio”.
Per Marelli è regolare il gol di Mancini
Infine gli ultimi episodi: “Al 55′ il pari dell’Inter. C’è una discussione sull’ultimo tocco da cui nasce l’angolo ma ho rivisto l’episodio 20 volte e non si capisce, se l’assistente ha visto l’ultimo tocco di Spinazzola bisogna fidarsi. Niente di che. Al 75′ spinta di Hakimi su Mkhytharian che rientra nel contrasto iniziale tra Veretout e Barella, non si può dare rigore per questo. Ultimo episodio all’85’: il braccio di Mancini su Skriniar è largo e tocca – non colpisce – il volto di Skriniar. Se avesse fischiato fallo in attacco non avremmo potuto dir nulla ma nel mio modo di vedere calcio non è un fallo da fischiare, non è un colpo voluto, è un contatto in elevazione. Di Bello si trovava anche nella posizione perfetta per valutare.