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Roma-Inter, tifosi perplessi per la designazione: Ma è uno scherzo?

Per il terzo anno di fila la sfida dell'Olimpico tra giallorossi e nerazzurri è affidata a Di Bello. I due precedenti fanno temere il peggio.

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Non c’è due senza tre. Per la terza stagione di fila, la sfida tra Roma e Inter all’Olimpico è stata affidata allo stesso fischietto: Di Bello. L’arbitro della sezione di Brindisi dirigerà la sfida tra i grandi ex. Mourinho che ritrova l’Inter, ma non solo: Dzeko che, per la prima volta, torna nello stadio della Capitale da avversario. Una partita che cade nel bel mezzo di roventi polemiche di marca giallorossa per gli arbitraggi, polemiche che la designazione di Di Bello ha immediatamente alimentato.

Roma-Inter, i precedenti preoccupanti con Di Bello

Sia la sfida della stagione 2019-2020, giocata a luglio per l’emergenza Covid, che quella del campionato 2020-2021, disputata lo scorso mese di gennaio, sono state infatti segnati da accese discussioni da entrambe le parti. Nell’estate 2020 grandi proteste nerazzurre per un contatto tra Kolarov (all’epoca alla Roma) e Lautaro prima del gol del pareggio giallorosso. Il Var Guida richiama Di Bello al monitor, l’arbitro però non cambia idea e convalida la rete segnata da Spinazzola. Veleni anche nel match della scorsa stagione. Manca un rigore in favore dell’Inter – contatto Ibanez-Lautaro – mentre forti dubbi scatena la concessione del corner da cui scaturisce il gol del pareggio nerazzurro: Spinazzola sembra non toccare il pallone per ultimo.

Roma-Inter affidata a Di Bello, i timori dei social

Curioso notare come la scelta del designatore Aia scontenti sui social tanto i tifosi della Roma che dell’Inter. “Ancora Di Bello: ma cos’è uno scherzo?”, chiede un supporter giallorosso. “Non ho parole, inutile anche vedersi la partita. Ricordatevi cosa ha combinato nei due precedenti. L’Aia non si smentisce mai”, tuona un sostenitore dell’Inter. “Di Bello e Massa al Var, preparamose ar peggio”, scrive laconico un supporter che tradisce dall’uso del vernacolo la sua fede calcistica. Ma anche i nerazzurri sembrano rassegnati: “Chissà che istruzioni gli daranno, anche se ha dimostrato di non averne bisogno”. Mentre qualcuno sottolinea: “Ma si può scegliere lo stesso arbitro per la stessa partita per tre anni di fila? Mah”.

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