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Roma-Juventus: Capello torna su Calciopoli e recrimina sugli scudetti

L'ex tecnico delle due squadre: “Con i bianconeri li avevamo vinti sul campo quei due titoli. Una incazzatura...”

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L’illustre ex di Roma e Juventus è Fabio Capello, che adesso anticipa i temi della sfida che andrà in scena questa sera all’Olimpico. Non solo. L’ex tecnico torna anche su Calciopoli, recrimina sugli sc scudetti tolti ai bianconeri e parla di Vlahovic e Dybala.

Capello: “Calciopoli? I punti li avevamo fatti sul campo”

Sono passati tanti anni, ma Fabio Capello non dimentica i due scudetti vinti con la Juventus nel 2004-2005 e nel 2005-2006, spazzati via dal ciclone Calciopoli. Una ferita ancora aperta, paragonabile in parte al -15 rifilato alla Juve proprio in questo campionato: “Una incazzatura. Cosa vuole che sia se non questo… Guardi la classifica, poi guardi quello che hai fatto e dici: cosa c’entra, cosa c’entriamo noi? Noi avevamo vinto campionati sul campo, i punti li avevamo fatti sul campo, ma poi…”. Nell’intervista a Tuttosport, questo è sicuramente uno degli argomenti principali: “Anche a me hanno tolto due scudetti, non solo alla squadra”.

Capello: “Mourinho? Ma che complotto!”

Non c’è una favorita tra Roma e Juventus, così la pensa Don Fabio: “Io dico 50 e 50. Contro il Toro la Juve ha sfruttato al meglio le palle inattive. La Roma è altrettanto brava. Proprio in queste situazioni, però, i bianconeri hanno dimostrato qualche mancanza a livello difensivo. Questa chiave sarà molto interessante”.

Sulla panchina giallorossa, in extremis, ci sarà José Mourinho, a cui è stata sospesa la squalifica di due giornate. Capello ci va giù pesante: “Complotto? Vabbè, quella è la sciocchezza. Mourinho ha detto delle cose accettabili e condivisibili, ma quando è passato a ‘l’arbitro è di Torino’, beh… Questo non c’entra niente”.

Capello: “Allegri può insegnare molto a Vlahovic, Dybala tonico”

Mourinho e Allegri: filosofie simili: “Beh! Sono due che le partite le sanno vincere con i cambi. Contrariamente ai filosofi che dicono “noi siamo noi, non ce ne frega dell’altro” loro sono molto attenti all’avversario e preparano la partita sotto tutti gli aspetti”.

Si passa ai singoli: “Posto che Dusan è un uomo d’area, un uomo gol, ha velocità e compagnia bella, però non ha la tecnica di Ibrahimovic. Lui veramente ti poteva inventare la giocata. Vlahovic è più lineare. Ma con Pogba e Di Maria in squadra, può ricevere dei palloni “giusti”: basta che lui si muova bene. Deve intuire il momento del movimento. Se tu ti muovi quando anche gli altri lo capiscono, allora non ha alcun valore. Se invece anticipi il movimento, allora cambia tutto. Su questo aspetto si può lavorare, Allegri può insegnare a Vlahovic che in area deve rallentare, poi ripartire al momento giusto staccandosi dall’avversario”.

Dybala: “Non l’ho mai visto così tonico come quest’anno. Corre, sopporta gli scontri, è combattivo. L’altro giorno ha perso palla e ha rincorso un giocatore della Cremonese, cosa che raramente faceva nella Juventus”.

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