A sorpresa, ecco José Mourinho. Lo Special One è squalificato per la prima di campionato della Roma contro la Salernitana, al pari di Pellegrini e Dybala, due colonne della prima squadra, ma non rinuncia alla conferenza prepartita. In cui affronta – senza sbilanciarsi più di tanto – parecchi argomenti spinosi. Il mercato, anzitutto. I colpi piazzati e quelli ancora non perfezionati. Ma anche Matic, gli arbitraggi, il Financial Fair Play. Non lo nomina mai Mou, ma il convitato di pietra della conferenza di Trigoria si chiama Romelu Lukaku: sono insistenti le voci relative al possibile approdo del belga nella Capitale. Un sogno, al momento. Anche per Mourinho.
- Mourinho e le condizioni della Roma
- Roma, l'attaccante non arriva? Parla Mou
- Salernitana: per lo Special One vale l'Europa
- Mourinho, bordate a Matic, all'Uefa e agli arbitri
Mourinho e le condizioni della Roma
Si parte dallo stato di forma della squadra: “Abbiamo lavorato molto bene, nessun giocatore è fuori per infortunio, in compenso ne abbiamo due fuori per squalifica. Grazie allo staff e ai giocatori perché abbiamo lavorato nel migliore dei modi. Paredes e Sanches con la Salernitana? Possono aiutare, hanno qualità, ma non sono ancora preparati per giocare con noi. Uno è reduce da un’annata difficile e ha fatto poca pre-season a Parigi, l’altro è reduce da tanti infortuni. Anche Aouar ha giocato pochissimo a Lione. Sono contentissimo di loro, ma dobbiamo lavorarli per bene”.
Roma, l’attaccante non arriva? Parla Mou
Quindi una dichiarazione forte: “L’attaccante? Ci serve, è una cosa che tutti noi sappiamo. Lo sappiamo dal 4-5 giugno, da quando Abraham si è fatto male. Ma venire qua a piangere non vale la pena. Non abbiamo ancora fatto niente per compensare questa situazione, ma ripeto, è una cosa che tutti noi sappiamo. Direttore e società fanno il possibile per questa situazione, io lavoro coi calciatori che ho a disposizione e chiedo una volta in più ai nostri tifosi di giocare magari da attaccanti. Abbiamo bisogno di loro. Con bandiera o senza bandiera abbiamo bisogno di tutti”.
Salernitana: per lo Special One vale l’Europa
Quindi sulla Salernitana del suo connazionale Paulo Sousa: “Ha potenziale per arrivare in Europa, un ottimo allenatore, una rosa di grande esperienza, capace di realizzare tanti risultati positivi l’anno scorso. Perdono pochissimo e mi aspetto una gara difficile, ma mi sapete in serie A quando ci sono partite facili? Non ce ne sono, la verità è questa. Anche perché noi abbiamo diversi calciatori fuori”. E scatta la polemica: “Mi sembra démodé squalificare i calciatori per accumulo di cartellini dalla stagione passata. Cartellini rossi sì, ma i gialli? Sono tanti 11-12 giocatori fuori per una questione di ammonizioni dell’anno prima”.
Mourinho, bordate a Matic, all’Uefa e agli arbitri
Infine una serie di frecciatine. A Matic, anzitutto: “Cosa dico a Matic? Penso che è il signor Matic che deve dire qualcosa, ho sentito le parole del ds del Rennes e penso che non abbiamo bisogno di più niente, ha detto che negoziava con lui da più di un mese, non c’è niente da dire o da aggiungere”. All’Uefa per il FFP: “Ci sono delle cose sul Financial Fair Play e sull’accordo che la Roma ha firmato con l’Uefa che non ho capito molto bene, soprattutto quando si paragona la situazione con altri club nelle nostre stesse situazioni, per non parlare di squadre che sembra giochino in un universo completamente diverso dal nostro”.
E infine sugli arbitraggi: “Problema politico di Mourinho e della Roma con gli arbitri e le istituzioni? Una cosa è Mourinho, una cosa è la Roma. Da parte mia ai direttori di gara chiedo solo onestà e parità di condizioni durante la partita. Non ti sta simpatico Mourinho? Benissimo, ma durante la partita questo non deve condizionare quelle che sono le valutazioni. Chiedo soltanto questa cosa alla vigilia del campionato”.