La Roma ha avuto la meglio su un Napoli ridotto ai minimi termini (e letteralmente a pezzi) sul finale di un match all’Olimpico a dir poco nervoso. La vittoria per 2-0 (reti di Pellegrini e Lukaku) consegna alla squadra di Mourinho tre punti preziosi per avvicinare la zona della classifica che dà accesso alle coppe europee (i giallorossi sono a 2 punti dal quinto posto occupato dalla Fiorentina e -3 dalle porte della zona Champions), mentre i partenopei continuano a vagare in un tunnel da cupio dissolvi.
- Roma-Napoli, succede di tutto: nervosismo, liti e chiarimenti, raffiche di ammonizioni ed espulsioni
- Mourinho: "Abbiamo fatto un bel regalo di Natale ai romanisti"
- Il tecnico spiega le scelte in campo
- "Pellegrini si è comportato da professionista"
- "Con i giocatori grande empatia, litighiamo e ci amiamo"
- "Bonucci? Siamo in una situazione di difficoltà con il Fair Play Finanziario"
Roma-Napoli, succede di tutto: nervosismo, liti e chiarimenti, raffiche di ammonizioni ed espulsioni
Una partita fisica, con i giallorossi andati all’assalto (in tutti i sensi) dei rivali in particolare nel primo tempo. L’arrembaggio della Roma sorprende un Napoli che fatica ad entrare veramente in partita, mentre la squadra di Mourinho ha menato forte tra cannoneggiamento in direzione porte avversaria (due occasioni di peso in particolare per Bove) e interventi nei confronti degli uomini di Mazzarri che, evidentemente stufi di subire la pressione giallorossa, hanno provato a prendere in mano le redini del gioco.
L’arbitro Colombo ha dispensato quindi secchiate di cartellini, non risparmiando le proprie ammonizioni anche ai tecnici delle rispettive squadre. Mourinho in particolare ha rimproverato Kvaratskhelia di aver simulato troppo, urlandogli “Basta, rispetto!”. Ma tra i due è seguito un chiarimento, con il georgiano che ha parlato con l’allenatore, e con tanto di abbraccio finale.
La ripresa è stata una graduale spirale verso il caos consumatosi in particolare negli ultimi quindici minuti del match. Intanto il Napoli, partito bene, ha perso la bussola dopo che Politano è stato espulso per un fallo di reazione su Zalewski. Successivamente la Roma approfitta delle prime falle nell’imbarcazione partenopea e con Pellegrini va sull’1-0 con una girata che è stata una sentenza. La seconda rete, ad opera di Lukaku, è arrivata ai minuti di recupero finale, mentre per il Napoli si consumava un copione da Dieci Piccoli Indiani vista l’altra espulsione, questa volta ai danni di Osimhen, per somma di ammonizioni.
Mourinho: “Abbiamo fatto un bel regalo di Natale ai romanisti”
Ma intanto la Roma festeggia. Mourinho ai microfoni di DAZN ha affermato: “Siamo riusciti a regalare ai romanisti un Natale felice. Dopo una serie di partite difficili rimaniamo vicini a dove vogliamo stare in classifica. Ho avuto la sensazione che avremmo vinto già dopo pochi minuti, quando abbiamo avuto due clamorose occasioni da gol e abbiamo avuto immediatamente il controllo della partita, giocando bene undici contro undici”.
Il tecnico spiega le scelte in campo
Poi ha proseguito: “Dopo il vantaggio siamo stati bravi a gestire il finale grazie anche ai cambi. Una vittoria meritata”. Per quanto riguarda le tattiche usate, il portoghese ha spiegato che Bove è stata l’opzione di mezzo (“Non è veloce, ma è molto resistente e ha un pressing molto forte“), mentre Belotti è stata la scelta per l’attacco assieme a Lukaku, “e nel finale con l’uomo in più è uscita fuori anche la creatività di Pellegrini, El Sharawy e di Azmoun, più tecnico di Belotti”. Mourinho ha poi lodato Llorente per aver controllato “un fenomeno come Osimhen” e ha definito Mancini “un campione: ha giocato senza essersi praticamente allenato”.
“Pellegrini si è comportato da professionista”
In conferenza stampa il tecnico ha poi spiegato: “Abbiamo lavorato bene in settimana. L’obiettivo era pressare alto e lo abbiamo fatto nel primo tempo. Chi è anti romanista o anti Mourinho dirà che oggi abbiamo vinto perché è finita 11 contro 9. Il Napoli è una squadra molto evoluta e non si è visto per merito nostro. Dopo in undici contro dieci abbiamo continuato a fare bene ed è entrata in campo la creatività. Questa settimana abbiamo lavorato molto sull’aspetto difensivo, il nostro blocco basso non è fortissimo ma abbiamo fatto bene, Llorente e Ndicka hanno giocato molto molto bene. Lavoriamo per migliorare, magari contro il Bologna era troppo non avere Dybala, Lukaku, Smalling tutto insieme. Vediamo”.
Su Pellegrini ha aggiunto: “Quello che Lorenzo oggi ha fatto in campo non mi sorprende. Da inizio settimana ha capito subito che non avrebbe giocato titolare, ma ha avuto un comportamento da capitano e da professionista. Ho subito avuto la sensazione che potesse entrare e fare qualcosa”.
“Con i giocatori grande empatia, litighiamo e ci amiamo”
Lo Special One ha parlato anche della mentalità che sta avendo la squadra, forse alla luce della sua volontà di rimanere alla Roma: “Abbiamo un ottimo rapporto, questo mi permette di essere qualche volta più aggressivo e critico perché esiste questa empatia che, come con la gente con cui ami, litighi e poi torni ad amare. Mi piace lavorare con loro e penso che anche ai miei giocatori piaccia lavorare con me.
Il mio staff oggi era tutto malato tranne me, voglio spendere una parola per loro, uno è stato ricoverato ed è venuto oggi, uno è stato chiuso quattro giorni in camera a Trigoria ed è venuto da solo per stare in panchina, l’altro ha fatto riscaldamento di maschera. Non è stata una sorpresa vederli con me perché sono professionisti top”.
“Bonucci? Siamo in una situazione di difficoltà con il Fair Play Finanziario”
Infine, un cenno al vociferato interesse della Roma su Bonucci. Pungolato in merito, Mourinho ha preferito glissare:
Di mercato non parlo. Se ne parlerà a gennaio, abbiamo ancora una partita prima. Quando si parla di mercato si deve sempre cominciare dal presupposto che la Roma vive una situazione di grande difficoltà con il Fair Play Finanziario. Abbiamo due giocatori fuori lista in Europa League e abbiamo il rischio di prendere qualcuno e restare con tre giocatori fuori dalla lista Uefa. Situazione non facile. Se mi chiedi cosa vorrei io ti dico un difensore top di futuro, ma non andrà così. Non è un dramma. Continueremo a lavorare.