Il solito Mourinho a tutto campo. Ai microfoni di Dazn, il tecnico della Roma è un fiume in piena. Decide di non accettare domande dallo studio e si lancia in una lunga disamina non solo della gara con il Torino, ma più in generale della stagione della Roma fino a questo momento come a tracciarne una sorta di bilancio.
- Roma-Torino, Mourinho: “Espulsione giusta, mi sono scusato”
- Roma-Torino, Mourinho: “Dybala ha cambiato la partita”
- Roma-Torino, Mourinho: “Ora serve un momento di riflessione”
- Roma-Torino, Mourinho: “Non era Belotti il rigorista”
Roma-Torino, Mourinho: “Espulsione giusta, mi sono scusato”
José Mourinho comincia la sua intervista spiegando i motivi che hanno portato alla sua espulsione nel secondo tempo della partita contro il Torino: ”E’ stata giusta, le mie parole all’arbitro sono parole che meritano il cartellino rosso. Ho parlato con lui dopo la partita e mi sono scusato per le mie parole, però del suo gioco come arbitro non voglio parlare. Ho avuto l’umiltà di scusarmi con lui ma della sua performance sulla partita, sulla sua influenza nello sviluppo della partita, lascio che siano i giornalisti a parlarne. La partita che si può vincere è la prossima non quella appena, finita, non mi piace parlare di certe situazioni”.
Roma-Torino, Mourinho: “Dybala ha cambiato la partita”
Già nelle scorse settimana, José Mourinho aveva spiegato l’importanza di Paulo Dybala all’interno di questa Roma ed oggi dopo il pari con il Torino lo ricorda ancora una volta: “Oggi ci sono state due partite, una fino al 70’ e una dopo. Prima del 70’ i tifosi della Roma volevano andare a casa, erano delusi e fischiavano. Negli ultimi 20 minuti invece abbiamo creato più che negli altri 70. Anzi forse più di quelli che abbiamo fatto in altre 4-5 partite. E’ semplice il motivo, perché quando un giocatore come Paulo non gioca allora le cose cambiano. Quanti punti avremo con Dybala nelle ultime sei partite? Abbiamo perso la luce e la qualità della squadra con lui e Pellegrini. Ma ci sono dei giocatori che sono in questo momento a livello bassissimo e la squadra ha bisogno di tutti”.
Roma-Torino, Mourinho: “Ora serve un momento di riflessione”
E’ il momento della pausa. La Roma non arriva alla sosta per il Mondiale nel momento migliore possibile e per questo motivo, lo Special One invita anche i suoi giocatori ad approfittarne non solo per riposarsi ma anche per fare autocritica: “Ora ci sarà il momento per un po’ di riposo e fare una specie di secondo ritiro, penso che sia anche il momento per alcuni giocatori per fare una riflessione e per fare un’autocritica, come farò anche io. Ma dopo tutto quello che abbiamo passato, solo una squadra con grande spirito riesce a recuperare. Se sbagli un rigore al 92’ la partita è quasi sempre morta. Per me gli ultimi 20 minuti sono quelli della speranza, di avere Paulo, di avere Pellegrini ma anche quella di avere Tahirovic che dico da tanto che è lì. E sapevo che avrebbe fatto bene. Complimenti a lui”.
Roma-Torino, Mourinho: “Non era Belotti il rigorista”
Quello della mentalità è un tema che molto spesso lo stesso Mourinho ha tirato in ballo e viene fuori anche dopo il match con il Torino: “La mentalità la fanno i giocatori, o almeno la maggioranza di loro, che possono determinare quanto succede. Si parla tanto di cultura di club ma sono i giocatori a determinare quello che succede in campo. Il rigorista? Posso soltanto dire che non doveva battere lui il calcio di rigore. Ma ripeto quanto ho detto dopo l’errore di Ibañez contro la Lazio, il problema non sono gli errori ma la possibilità di dare di più. Belotti ha avuto il coraggio di prendersi e sbagliare il calcio di rigore, ma perlomeno ha avuto il coraggio”.