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Pagelle Salernitana-Inter 0-4: Lautaro vede rosso più che granata e cala il poker

I nerazzurri passano all'Arechi con quattro gol in ventisette minuti del proprio capitano: agganciato in vetta il Milan

Pubblicato:

Marco Festa

Marco Festa

Giornalista

Frequentatore di stadi ed esperto di calcio, ama agganciare e far domande a idoli e futuri campioni. Anzi, spesso precorre gli addetti ai lavori e li scova prima di loro

A Lautaro Martinez sono bastati ventisette minuti per realizzare quattro gol alla Salernitana e firmare il travolgente successo dell’Inter all’Arechi. Un poker che vale l’aggancio in vetta al Milan, a quota 18 punti in classifica. Ai granata non è bastata un’ora di buon livello per evitare la quarta sconfitta in sette partite, che rimanda ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria stagionale.

Salernitana-Inter, la chiave della partita

Lo strapotere tecnico che si manifesta coi cambi alla distanza. Non c’è turnover che tenga se dalla panchina puoi permetterti di far alzare gente del calibro di Asslani, Mkhitaryan e ovviamente Lautaro Martinez. Perfetto il piano partita di Inzaghi, che torna a casa con tre punti e nuove convinzioni circa lo scontato ruolo da più che seria candidata dell’Inter alla vittoria dello scudetto.

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Le pagelle dell’Inter

  • Sommer 6: Ben protetto dalla difesa, sostanzialmente inoperoso nei primi quarantacinque minuti di gioco: osserva i tentativi di Cabral e Kastanos non centrare lo specchio e tira un sospiro di sollievo quando nella ripresa il VAR annulla un gol di Legowski per fuorigioco. L’Inter ha vinto sei delle ultime sette trasferte di campionato mantenendo la porta inviolata. All’Arechi è arrivata la quarta vittoria esterna di fila senza subire gol in Serie A: non accadeva dal periodo compreso tra agosto e ottobre 2012.
  • Pavard 6: Latita in fase di spinta, contiene con fortune alterne. Provvidenziale al 23′ quando mura una conclusione di Cabral.
  • De Vrij 6.5: Contiene bene Dia, un muro del pianto per gli attaccanti granata. Senza strafare riduce la gestione dei duelli a ordinaria amministrazione sfruttando lo spazio che Inzaghi gli concede nell’ottica del turnover pre Champions League.
  • Acerbi 6: Tiene bene la posizione, non disdegna di sganciarsi palla al piede per dare man forte allo sviluppo della manovra offensiva.
  • Dumfries 7: L’unico difensore nei maggiori cinque campionati europei ad aver già segnato più di un gol (due) e servito più di un assist (due) in questa stagione parte col piede pigiato sull’acceleratore per aggiornare positivamente le sue statistiche: al 10′ una sua conclusione violenta mette i brividi a Ochoa, che poi ringrazia quando gli consegna il pallone con cui dare il là all’azione che culmina nel 2-0 dell’Inter (34′ st Darmian sv: Entra a giochi ormai fatti).
  • Barella 6: Nel primo tempo sciupa un contropiede e perde una brutta palla non sfruttata da Bohinen. Cresce nella ripresa fino a servire l’assist con cui Lautaro chiude i conti.
  • Calhanoglu 5: Non riesce a entrare in gara ed è suo il primo cartellino giallo della partita. Esce per un colpo subito nella prima frazione di gioco (10′ st Asslani 6: Vicino al gol con una pennellata su calcio di punizione).
  • Klaassen 5: Impalpabile nella sua prima partita da titolare in Serie A (10′ st Mkhitaryan 6: Per la prima volta in panchina da inizio stagione entra e fa la sua parte. Esperienza al servizio della causa nerazzurra).
  • Carlos Augusto 6.5: Non riesce a sfondare sulla corsia di competenza per larga parte del match, fino al servizio vincente per Lautaro, ma la presidia senza sostanziali affanni.
  • Thuram 7: Pronti, via e tenta la conclusione. Prova a far gol con un colpo di petto sugli sviluppi di una palla inattiva e al 18′ invoca un calcio di rigore per una presunta spinta di Gyomber: negato da Abisso dopo un silent check col VAR. Fantastico l’assist rasoterra che taglia in due la difesa della Salernitana e permette a Lautaro di sbloccare la partita con un gran tocco sotto. Si conquista il calcio di rigore di forza con cui Lautaro chiude i conti prendendo posizione su Lovato.
  • Sanchez 5: Si fa notare solo per una girata alta da posizione favorevole. Non sfrutta al meglio la chance concessa da Inzaghi. Fuori giri (10′ st Lautaro 8.5: Entra e cala il poker. Nono gol in campionato, nono in carriera alla Salernitana. Semplicemente decisivo, come sempre, anche se rischia di fare e disfare perdendo la palla che permette a Legowski di segnare: salvato dal VAR).

Salernitana, top e flop

  • Cabral 6: Ha colpito quattro legni in questo campionato, uno in ciascuna delle sue ultime quattro presenze: record per un giocatore nei maggiori cinque campionati europei in questa stagione. Stavolta non trova mai la porta anche se si danna l’anima per riuscirci.
  • Kastanos 6: Lodevole per l’intraprendenza in fase di possesso e la generosità con cui ripiega in fase di copertura.
  • Martegani 6: Splendido assist per Legowski, vanificato dalla posizione di offside del compagno di squadra.
  • Bradaric 5: Evanescente, mai in partita.
  • Daniluc 5: Soffre Thuram.
  • Dia 4.5: A oggi è il fantasma dell’attaccante che è stato nella scorsa stagione.

La pagella dell’arbitro Abisso

A dirigere il match allo stadio “Arechi” è sato Rosario Abisso della sezione di Palermo, coadiuvato dagli assistenti di linea Vivenzi e Garzelli. Arbitraggio più che sufficiente: bravo a non concedere rigore su Thuram nel primo tempo e ad assegnarlo all’Inter sul finale di gara per fallo di Lovato su Thuram. Coadiuvato alla perfezione dalla sala VAR dove Irrati e Serra lo aiutano a non convalidare il gol di Legowski pescato in offside.

Il tabellino di Salernitana-Inter

Marcatori: st 17′ Lautaro, 32′ Lautaro, 39′ Lautaro (rig.), 43′ Lautaro.

Ammoniti: Calhanoglu (I), Cabral (S), Gyomber (S).

SALERNITANA (3-5-2): Ochoa; Daniliuc (40′ st Tchaouna), Gyomber, Lovato; Kastanos, Legowski, Bohinen (34′ st Maggiore), Martegani (25′ st Mazzocchi), Bradaric; Cabral (34′ st Stewart), Dia (40′ st Daniliuc). A disp.: Fiorillo, Costil, Sambia, Botheim, Fazio, Stewart, Bronn, Sfait, Pirola. All.: Sousa.

INTER (3-5-2): Sommer; Pavard, De Vrij, Acerbi; Dumfries (34′ st Darmian), Klaasen (8′ st Mkhitaryan), Calhanoglu (8′ st Asllani), Barella (40′ st Agoume), Carlos Augusto; Thuram, Sanchez (8′ st Lautaro Martinez). A disp.: Di Gennaro, Audero, Bisseck, Dimarco, Sarr, Stankovic, Bastoni. All.: Inzaghi.

ARBITRO: Abisso di Palermo.

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