Dopo il Servette aveva attaccato alcuni suoi giocatori, stavolta José Mourinho se la prende…col resto del mondo. O quasi. Nuovo, clamoroso show dell’allenatore della Roma nella conferenza stampa che precede la trasferta di Reggio Emilia contro il Sassuolo. Lo Special One ammette di essere preoccupato ed elenca puntualmente i motivi della sua ansia: l’arbitro, l’addetto al Var e un giocatore della squadra avversaria, non solo bravo ma scaltro.
- Mourinho, parole al veleno: la Procura FIGC apre un’inchiesta
- Mourinho, con chi ce l'aveva dopo il Servette?
- Sassuolo-Roma, tutti i motivi di preoccupazione
- Il mercato della Roma: chi può arrivare a gennaio?
Mourinho, parole al veleno: la Procura FIGC apre un’inchiesta
Le parole di José Mourinho prima della gara tra Sassuolo e Roma non sono piaciute ai dirigenti federale, la Procura della Figc ha infatti deciso di aprire un procedimento nei confronti del tecnico portoghese per le sue dichiarazioni lesive nei confronti dei due arbitri designati per la gara in programma domani alle ore 18. Lo Special One ha, infatti, attaccato duramente sia Marcenero che l’addetto al VAR, Marco Di Bello.
Mourinho, con chi ce l’aveva dopo il Servette?
Per prima cosa lo Special One chiarisce che non intende fare i nomi dei destinatari dei suoi strali dopo il match di Europa League pareggiato a Ginevra:
Vi avverto, è una perdita di tempo se pensate che dica il nome dei giocatori a cui mi riferivo. Internamente sì, ne abbiamo parlato. Più positivo è il rapporto che hai con una persona, più è facile riuscire a dire ciò che si pensa realmente. Il rapporto coi miei è buono, molto buono. Ma pubblicamente non dirò nulla. Dobbiamo solo pensare a stare uniti, tutti, perché quella col Sassuolo per diversi motivi è una sfida insidiosa, contro un’ottima squadra, con un buon allenatore e un buon progetto, che può preparare ogni partita per una settimana. Ci hanno messo spesso in difficoltà.
Sassuolo-Roma, tutti i motivi di preoccupazione
Ma non è solo la forza del Sassuolo a preoccupare Mourinho. Ci sono altri motivi, che il tecnico portoghese elenca minuziosamente:
Mi preoccupa l’arbitro (Marcenaro, ndr), lo abbiamo avuto tre volte come IV Uomo e la sensazione è che non abbia la stabilità emozionale per una sfida di questo livello. Non è una partita da poco, la Roma è a tre punti dal quarto posto, è una sfida super importante per noi. Ma non mi piace neanche il Var (Di Bello, ndr). E poi c’è Berardi. Un giocatore fantastico, lo amo. Ma bisogna avere un po’ più di rispetto per gli avversari e per il gioco. Lui è destabilizzante, prende tutti in giro, prende rigori, falli, cartellini gialli: lo amo e lo odio, ma se fosse un mio giocatore avrebbe grandi problemi con me.
Il mercato della Roma: chi può arrivare a gennaio?
Chiusura sul mercato e sul possibile rinforzo in difesa:
Siamo stati sempre sottovalutati perché siamo riusciti a fare cose importanti, a lottare con club che hanno altro potenziale. Senza infortuni, la mia è una squadra che può lottare con tutti. Ma se manca qualcuno si fa difficile. Senza Smalling, ad esempio, è dura. Può tornare il 31 dicembre, ma ad allenarsi. Non a giocare. Quest’anno Smalling avrà saltato 68 allenamenti. Dobbiamo guardare anche al financial fair play, il rischio è di prendere un giocatore che poi non possa essere impiegato in Europa. Io certo, sarei contento se arrivasse qualcuno. Ma dobbiamo muoverci con attenzione.