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Serie B, Bari-Sudtirol ad alto rischio: minacce a Masiello, l'aut-aut dei tifosi

Dopo le minacce e gli insulti sui social, il Sudtirol dovrebbe non convocare Andrea Masiello per la sfida contro il Bari, sul web i tifosi dei galletti fanno valere le proprie ragioni

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In programma alle 14 di sabato, il match d’altra classifica in Serie B tra Bari e Sudtirol, nelle ultime ore, è balzato agli onori delle cronache per vicende extra calcistiche legate al possibile ritorno nel capoluogo pugliese dell’ex difensore dei galletti, Andrea Masiello. Un ritorno non gradito alla tifoseria biancorossa che ha fatto sentire la propria voce (anche con minacce) attraverso i social e che, con molta probabilità, porterà il Sudtirol a decidere di non convocare Masiello.

Masiello e il calcioscommesse

Sono trascorsi oltre undici anni, ma il coltello piantato da Andrea Masiello nella schiena dei tifosi del Bari, in cui giocò tre stagioni dal 2008 al 2011, è ancora apertissima. Era il 15 maggio 2011 e l’ormai 36enne, oggi in forza al Sudtirol, si rendeva protagonista, con la maglia dei galletti, di un’incredibile autorete nel corso del sentitissimo derby, poi perso, contro il Lecce.

Episodio che, in seguito, assunse un’importanza angolare nelle indagini relative allo scandalo calcioscommesse e portò a una squalifica di due anni e cinque mesi per Masiello e cinque punti di penalizzazione per responsabilità oggettiva al Bari da scalare nella classifica all’inizio della stagione 2012-2013. Scontata la squalifica, Masiello è tornato a giocare, vestendo le maglie di Atalanta e Genoa, ma quella di sabato sarebbe la prima occasione di un ritorno a Bari.

Masiello non convocato per Bari-Sudtirol

Da qui, l’escalation di proteste e messaggi minatori lanciati da molti tifosi del Bari nei confronti del giocatore e la scelta, quasi obbligata, del Sudtirol di non convocare Masiello. Scelta dettata anche dalla preoccupazione manifestata dalle autorità competenti per motivi di ordine pubblico che si sarebbero potuti verificare con il ritorno al San Nicola di quello che è, a tutti gli effetti, considerato un traditore. Si attente solo l’ufficialità, che dovrebbe arrivare nel primo pomeriggio di venerdì durante la conferenza stampa di presentazione del match, con il ds del club altoatesino, Paolo Bravo ad accompagnare mister Pierpaolo Bisoli.

Caso Masiello, i tifosi del Bari si ribellano

Sui social, ai tanti che indicano questa come una pagina nera della storia del calcio italico, i tifosi del Bari non mancano di rispondere a tono e far valere le proprie ragioni: “Non vorrei che adesso la Bestia passasse per vittima e noi Baresi i cattivi. Masiello è stato già tanto, ma tanto fortunato a poter continuare la sua carriera nel calcio. Quello che ha fatto a Bari e ai tifosi, non ha parole o termini per essere spiegato. Lasciamo stare i commenti estremi di qualcuno. Masiello.. statti a casa tua!“, scrive qualcuno.
I commenti sono veramente molti e tutti puntano il dito contro Masiello: “Ma non scherziamo nemmeno, dai. Per chi crede nei valori dello sport, l’unica brutta pagina è quella che si scrive dal 13 gennaio 2015, dal giorno in cui Masiello è tornato a essere un calciatore professionista”, “Andrea Masiello non avrebbe dovuto prendere parte a nessuna trasferta dal 2010”, “La brutta pagina avviene ogni partita in cui Masiello gioca”, “Prima della santificazione social di quell’anima pia di Masiello ricordiamo agli indignati da social che l’agnellino si vendeva le partite tra cui ‘la partita’. Vendeva la nostra passione. Il disprezzo verbale è sacrosanto”.

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