Cittadella-Modena è tante partite in una: la sfida del Tombolato di sabato 22 febbraio serve a pesare sogni e ambizioni dei canarini ma anche a misurare l’effettiva incidenza del colpo di mercato su cui sono state riposte le maggiori aspettative. Scrivi Bandito e leggi Gregoire Defrel: ha accettato di scendere di categoria, ha deciso di restare in Emilia dopo 130 partite in serie A con la maglia del Sassuolo e Modena è diventata la sua nuova casa. Quanto ha inciso finora nel campionato di cadetteria dei Canarini?
- Defrel a Modena: 16 presenze, 2 gol
- Il Modena e la corsa playoff
- La carriera: dal Foggia al titolo di capocannoniere col Sassuolo
- Defrel, i problemi di peso e l’esultanza
- Modena, un nuovo inizio e l’obiettivo play-off
- Cittadella-Modena, le probabili formazioni
Defrel a Modena: 16 presenze, 2 gol
Poco, lo dicono i numeri che non giustificano ancora le innumerevoli aspettative riposte sul franco-martinicano. Sedici presenze, due reti: la prima a fine agosto – Serie B appena iniziata, contro il Frosinone – e la seconda qualche giorno fa. Gol pesantissimo contro lo Spezia che ha frenato la cavalcata dei liguri verso la vetta, restituito ambizioni ancora più evidenti dalle parti del Panaro e rimesso Defrel, appunto, al centro del progetto.
Del resto, la vetrina gli spetta di diritto: è sicuramente l’uomo in più di questo Modena e, sebbene non abbia ancora lasciato il segno, va da sé che nell’ultima parte di stagione parecchie delle possibilità di play-off passano per le sue reti.
Il Modena e la corsa playoff
Il Bandito, infatti, sembra aver ritrovato lo smalto dei giorni migliori e adesso i tifosi del canarino provano a sognare in grande: se il talento cristallino di Meudon tornasse a riflettere di luce propria nelle dodici gare che restano da giocare, il campionato potrebbe riservare il colpo di coda che non ti aspetti. Il Modena vale i playoff?
Bari e Cesena, ultime tra le squadre attualmente in griglia, distano solo tre lunghezze e se Defrel potrà essere decisivo per cambiare in corsa quel che meno ha girato in casa modenese è proprio nel tentativo di trasformare – da qui alla fine – i tanti, troppi pareggi (13, solo il Catanzaro ne ha collezionati di più: 15) in qualche vittoria e dare man forte ad Antonio Palumbo (sette reti all’attivo) che parecchie volte ha tenuto viva, da solo, la fase realizzativa.
La carriera: dal Foggia al titolo di capocannoniere col Sassuolo
Defrel è nato a Meudon e ha iniziato a giocare a calcio sui campi di sabbia. Ha mosso i primi passi nel Foggia in Serie C nel lontano 2011. Quindi l’approdo al Cesena e la chiamata di Palmieri in neroverde nel 2015. Sotto l’ala protettiva di Eusebio Di Francesco, il Bandito vive la sua migliore stagione, tanto da conquistare l’ambito titolo di capocannoniere (2017).
Nello stesso anno, il suo talento non è passato inosservato, tanto che la Juventus ha mostrato un forte interessamento nei suoi confronti. Tuttavia il trasferimento in bianconero non andò a buon fine, perché la Roma riuscì a convincere il Sassuolo con un’offerta monstre da 20 milioni di euro.
Nella Capitale però, Defrel non è riuscito a incidere e dopo due anni di alti e bassi e una parentesi positiva con la Sampdoria, il francese ha fatto ritorno a Reggio Emilia. Nella città del tricolore ha continuato a lottare, ma la sua carriera ha subito una battuta d’arresto, culminante in un passaggio in Serie B con il Modena, suo nuovo club.
Defrel, i problemi di peso e l’esultanza
In questi ultimi anni il bandito ha abbassato il foulard e riposto la pistola nella fondina (esultanza diventata iconica al Sassuolo). Tuttavia la carriera di Defrel non è stata tutta rosa e fiori. Quando arrivò nel Bel Paese nel 2011, infatti, il Monza lo scartò e a Parma i problemi di peso hanno inciso non poco. In maglia neroverde si è parlato di lui per prestazioni a fasi alterne e per un’esultanza non trasversalmente gradita, la mimica degli spari di uno sceriffo. “Dissero che non ero un buon esempio per i bambini”.
Modena, un nuovo inizio e l’obiettivo play-off
Gregoire Defrel ha scelto Modena per chiudere in bellezza la carriera. Il Bandito, sotto la cura di Mandelli, sta trovando la forma e le giuste motivazioni e sogna di riportare i canarini nel massimo campionato italiano. La squadra emiliana, al momento, si trova al decimo posto della classifica a tre lunghezze di distanza dal Cesena, squadra che delimita il treno dei desideri.
E se è vero che la prima rete con la maglia gialloblù non si scorda mai, Defrel mette nel mirino l’obiettivo play-off con la determinazione di poter ripagare l’affetto di una tifoseria che sogna in grande insieme al suo Bandito.
Cittadella-Modena, le probabili formazioni
Paolo Mandelli dovrebbe optare per il classico 3-4-1-2. Tra i pali Gagno; linea difensiva a tre formata da Zaro, Dellavalle e Cauz; in cabina di regia Gerli e Santoro; mentre sulle corsie esterne Beyuju e Idrissi. In avanti il Caso e Palumbo alle spalle di Defrel. Pochi dubbi anche per Dal Canto che scegli Maniero in porta; Salvi, Capradossi e Matino in difesa; Masciangelo, Tessitore, Amatucci, Vita e D’Alessio in mediano. In attacco, invece, spazio a Pandolfi e Okwonkwo.
Cittadella (3-5-2): Maniero; Salvi, Capradossi, Matino; Masciangelo, Tessiore, Amatucci, Vita, D’Alessio; Pandolfi, Okwonkwo. All. Dal Canto.
Modena (3-4-2-1): Gagno; Zaro, Dellavalle, Cauz; Beyuku, Santoro, Gerli, Idrissi; Palumbro, Caso; Defrel. All. Mandelli.