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Serie B, Como e Brescia cambiano: Fabregas (per ora) e Maran per Longo e Gastaldello. Spezia, via Alvini

Saltano tre panchine in cadetteria: il Como cerca un allenatore dopo il sorprendente esonero di Longo (Fabregas è solo ad interim), al Brescia arriva Maran. Cambia pure lo Spezia.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Arriva la sosta e cambiano gli allenatori. Tre le panchine saltate (o che stanno per saltare) in Serie B. Del resto, non capita spesso di avere a disposizione due settimane per impostare un nuovo lavoro, o per dare avvio a una nuova avventura. Ecco dunque che tre formazioni hanno deciso di attuare il ribaltone. Uno sorprendente, a Como, visto che la formazione lariana è in zona playoff e si è resa protagonista sin qui di un ottimo avvio di stagione. Meno clamorose, invece, le decisioni di Brescia e Spezia di ripartire con nuovi tecnici: entrambe navigano nei bassifondi.

Como, Longo esonerato dopo la vittoria di Ascoli

Clamoroso, nei tempi e nei modi, l’esonero di Moreno Longo a Como. Il giorno dopo la vittoria di Ascoli, che ha proiettato l’undici lariano in zona playoff, sesto in classifica con 21 punti, è arrivato il comunicato del club che ha annunciato il cambio della guardia e svelato il nome del nuovo tecnico. Che però è ad interim, lascerà il posto a un altro allenatore:

La ricerca di un nuovo allenatore inizia da subito, con Cesc Fabregas che assume le funzioni ad interim.

Fabregas, infatti, allena la Primavera del Como e dirigerà gli allenamenti solo in attesa che arrivi un nuovo tecnico. Ma perché è stato allontanato Longo? Semplice: al gruppo internazionale al vertice del team il suo gioco utilitaristico, all’italiana, non piace. Annoia. Lo ha fatto intendere tra le righe Mirwan Suwarso, rappresentante del consorzio:

Ringraziamo Moreno Longo per il suo duro lavoro e la sua dedizione, soprattutto per aver gestito la squadra dopo un periodo difficile nella scorsa stagione. Vogliamo però intraprendere un nuovo percorso che speriamo possa regalare maggiori emozioni e divertimento ai tifosi del Como e non solo. Speriamo di poter fare una nuova nomina per il ruolo di allenatore nel prossimo futuro. Ringraziamo i tifosi per la comprensione e per l’incrollabile fedeltà e sostegno. Come sempre, Forza Como.

Brescia, il ritorno di Maran dopo 17 anni

Non ha sorpreso quasi nessuno, invece, l’esonero di Gastaldello dalla guida del Brescia. Cinque le sconfitte consecutive per le Rondinelle, ora pericolosamente ai margini della zona rossa con appena 13 punti all’attivo in 12 giornate. Al posto dell’ex difensore è in arrivo Rolando Maran, fino a qualche giorno fa accostato pure alla Sampdoria. Per lui si tratta di un ritorno, era stato al timone del Brescia – infatti – nella stagione 2005-06, quando fu inspiegabilmente esonerato dall’allora presidente Corioni, nonostante il quinto posto in classifica con 52 punti in 31 gare e una fresca goleada sul Pescara (3-0). Motivo? Corioni voleva Zeman, che fece 8 punti in 11 partite fallendo la qualificazione ai playoff.

Questa volta Maran dovrebbe lottare per la salvezza, o quantomeno per tirare fuori dai guai il Brescia il più rapidamente possibile. La squadra, dopo un buon avvio di torneo, è incappata in una crisi nera, testimoniata dalle ultime sconfitte: la più pesante, lo 0-3 incassato al Rigamonti nel derby con la Cremonese. L’ufficialità dell’ingaggio di Maran è attesa a breve, il tecnico non dovrà neppure fare il trasloco visto che vive a Desenzano.

Spezia, ai titoli di coda la gestione Alvini

Avrebbe dovuto lottare per la promozione, s’è ritrovato invischiato nella lotta per non retrocedere. E, nonostante una rosa ricca di ottimi giocatori per la cadetteria, il suo Spezia viaggia al terzultimo posto, con appena 10 punti all’attivo e una sola vittoria in tredici gare, quella sul campo della FeralpiSalò a fine settembre. Per questo motivo Massimiliano Alvini è stato sollevato dall’incarico di allenatore dei liguri.

L’autogol di Capuano che ha raddrizzato in extremis il match casalingo con la Ternana, evitando una cocente sconfitta (2-2 il finale) non è bastato a salvare la panchina all’ex allenatore della Cremonese nell’ultima Serie A. L’esonero, ufficioso e non ancora ufficiale, diventerà effettivo una volta raggiunto l’accordo con Luca D’Angelo, allenatore sotto contratto con il Pisa, l’uomo individuato dalla dirigenza spezzina per guidare la risalita.

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