La Procura di Genova continua a insistere ed è pronta ad un lavoro immane per andare a fondo nelle indagini che riguardano le presunte plusvalenze della Sampdoria. Il pubblico ministero Paola Calleri ha convocato una dozzina di membri dell’ex consiglio di amministrazione ed al vaglio ci sarà una mole immensa di documenti informatici.
Sampdoria: continua l’inchiesta
A rivelare una svolta nelle indagini della procura di Genova è l’edizione cittadina della Repubblica che rivela che nella lista dei nuovi indagati da parte del pubblico ministero Paola Calleri sono finiti anche avvocati, commercialisti e revisori dei conti. Il magistrato avrebbe convocato una mezza dozzina di membri del consiglio di amministrazione dell’epoca Ferrero e che quasi tutti tra questi sono indagati a vario titolo. Una convocazione che ha lo scopo di fare una sorta di selezione del materiale informatico che sarà poi affidato al mega-computer utilizzato anche per le indagini sul Morandi.
Le plusvalenze nel mirino
Stando a quanto rivela Repubblica, la documentazione sequestrata ed al vaglio della Procura di Genova avrebbe come obiettivo quello di “scoperchiare la galassia delle plusvalenze e delle fatture false, della cessione dei calciatori da un club all’altro dal 2018 in poi: ad iniziare dai 7 giocatori transitati dalla Juventus alla Samp e viceversa, per i quali la Procura di Torino, che indagava sulla società bianconera, a marzo scorso agave inviato gli atti a quella di Genova”.
Samp: domani in campo contro il Venezia
I fatti su cui indaga la Procura di Genova riguardano ovviamente l’epoca in cui alla guida della società c’era il presidente Ferrero. Un periodo che ora i tifosi blucerchiati sperano di essersi messi definitivamente alle spalle. Ora la squadra di Pirlo è concentrata unicamente sul campo con la sfida di domani sul campo del lanciassimo Venezia. La Samp spera di cominciare di slancio il 2024 dopo una prima parte di stagione che l’ha vista balbettare troppo spesso. I playoff restano un obiettivo alla portata ma è il momento di cominciare ad alzare i ritmi.