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Settebello, la beffa continua: ricorso respinto ma niente squalifica per Condemi. Virali le lacrime di capitan Di Fulvio

Non accolto il reclamo della FIN che chiedeva al Jury of Appeal di World Aquatics la ripetizione del quarto con l’Ungheria: ma la sanzione cancellata per l'azzurro conferma il danno fatto all’Italia 

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Fabrizio Napoli

Fabrizio Napoli

Giornalista

Giornalista professionista, per Virgilio Sport segue anche il calcio ma è con la pallanuoto che esalta competenze e passioni. Cura la comunicazione di HaBaWaBa, il più grande festival di waterpolo per bambini al mondo

Nessuna giustizia per il Settebello: il Jury of Appeal di World Aquatics, la federazione internazionale, ha respinto il ricorso della FIN che chiedeva la ripetizione del quarto di finale di Parigi 2024 perso ieri ai rigori contro l’Ungheria dopo un clamoroso errore arbitrale. Il Jury s’è limitato a cancellare la squalifica di Francesco Condemi. Intanto sul web sono virali le lacrime a fine gara del capitano Francesco Di Fulvio.

Parigi 2024, pallanuoto: il disastro arbitrale in Settebello-Ungheria

Non si ripeterà il quarto di finale del torneo delle Olimpiadi di Parigi 2024 tra il Settebello e l’Ungheria, caratterizzato dall’errore arbitrale più grave visto sulla scena della pallanuoto internazionale dall’introduzione del Var a oggi. Parliamo cartellino rosso per gioco violento esibito dagli arbitri Miskovic e Alexandrescu nei confronti di Francesco Condemi al 13’, provvedimento preso dopo un lungo consulto al Var: le immagini avevano completamente scagionato l’azzurro, che dopo aver rilasciato il pallone su un tiro ha colpito in maniera del tutto involontaria l’ungherese Jansik. Al rosso sono seguiti l’annullamento del 3-3 firmato nell’occasione da Condemi, il rigore del 4-2 dell’Ungheria e 4 minuti di inferiorità numerica per il Settebello, commovente nel riuscire poi a ribaltare il punteggio, ma ovviamente a corto di energie nel finale. La gara s’è poi decisa ai rigori in favore dell’Ungheria.

Parigi 2024, Settebello: respinto il ricorso, cancellata la squalifica di Condemi

Ieri sera la Federnuoto ha fatto ricorso al Jury of Appeal di World Aquatics, la federazione internazionale, chiedendo la ripetizione della partita: dopo essersi riunito stamattina ed aver ascoltato gli arbitri, Condemi e i dirigenti federali Beppe Marotta e Fabio Conti, il Jury ha respinto la richiesta dell’Italia. Quasi a prendersi beffe del Settebello, l’organo di World Aquatics ha cancellato la squalifica automatica di un turno di Condemi: insomma, la federazione internazionale ha ammesso l’errore, ma non ne ha annullato le conseguenze, gravissime non solo per il Settebello, ma per la credibilità internazionale della pallanuoto.

Parigi 2024: le reazioni internazionali all’errore contro il Settebello

Intanto sul web migliaia di tifosi e appassionati, non soltanto italiani, si sono indignati per quanto accaduto ieri all’Arena La Defense. La testata specializzata internazionale Total Waterpolo ha pubblicato un video sui suoi canali social del presunto fallo di Condemi con un titolo piuttosto esplicito: “Il giorno in cui è morta la pallanuoto”. La partita era stata anticipata dalle perplessità per la designazione di Miskovic e Alexandrescu, non due fischietti di prima fascia.

Parigi 2024: le lacrime e le parole di capitan Di Fulvio

E sui social sono diventate virali anche le immagini del pianto disperato di Francesco Di Fulvio, 31 anni, capitano del Settebello e fino a ieri potenziale MVP del torneo olimpico: il talento pescarese ieri ha davvero provato di tutto per riuscire a tenere vivo il sogno della Nazionale nonostante il pasticcio arbitrale. “Fa male con quell’espulsione hanno rovinato la partita più bella che si possa giocare in questo sport, il quarto di finale delle Olimpiadi, ma dobbiamo anche accettare queste cose – le sue parole a RaiSport a fine incontro -. C’è tanta delusione, ma non dobbiamo dimenticare il percorso fatto da Tokyo fino a qui: abbiamo giocato due finali mondiali (Budapest 2022 e Doha 2024, ndr), guadagnato tre o quattro medaglie, vinto una World League. Si dice che non è importante l’arrivo, ma il percorso: ecco noi abbiamo fatto un bellissimo percorso, con un bellissimo gruppo. Fa tanto male uscire così perché meritavamo di giocarci una semifinale olimpica”.

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