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Sinner e la residenza a Monte Carlo, Pietrangeli: "Mica vive lì per le tasse. E io non sono un rosicone"

Nicola Pietrangeli interviene a sorpresa in difesa di Jannik Sinner sulla questione relativa alla residenza fiscale nel Principato del neo campione degli Australian Open.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Non solo Sanremo e il no al Festival. Tra i vari argomenti di discussione degli ultimi giorni, da quando giornali, testate e opinionisti non sportivi si sono improvvisamente accorti di Jannik Sinner, c’è la questione relativa alla sua residenza a Monte Carlo. Più volte il rosso di San Candido ha spiegato di aver scelto di vivere nel Principato per questioni legate ad allenamenti, strutture e disponibilità di sparring partner in fase di preparazione. Ma chi critica la scelta continua a battere sullo stesso tasto, come un infinito e asettico loop: “Vive a Monaco per pagare meno tasse”.

Pietrangeli: “Sinner? Non sono un rosicone”

A sorpresa, a spezzare una lancia in favore di Jannik è proprio colui che spesso, in passato, ne ha parlato celando un velato malumore: Nicola Pietrangeli. Intervenuto a Un Giorno da Pecora, trasmissione su Radio 1 condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, l’ex campione e capitano azzurro si è soffermato a lungo su Sinner, chiarendo anzitutto un aspetto che gli sta particolarmente a cuore: non è un rosicone. “Ho detto qualche tempo fa che Sinner per vincere i miei tornei, che sono una cinquantina, potremmo riparlarne”, le parole di Pietrangeli. “Cercavo solo di dire questo e nulla di più. Quando l’ho spiegato a Jannik si è messo a ridere, ha capito. Non sono un rosicone, sarei davvero uno stupido in questo caso. I risultati si vedono a fine carriera”.

Il feeling con Mattarella e l’aneddoto curioso

C’era anche Pietrangeli, del resto, all’incontro al Quirinale tra Sinner, l’Italia di Davis e il Presidente della Repubblica Mattarella. “È stato bellissimo, Mattarella mi ha davvero stupito, si vede che lui ha simpatia per me, l’ho capito da qualche episodio”, la confessione dell’ex campione. “Una volta ho chiesto alla sua segretaria se potevo avere udienza dal Presidente, lui mi fece richiamare per chiedermi se preferivo il martedì o il giovedì. Ci incontrammo e chiacchierammo per 40 minuti. Amici? Non mi permetto di utilizzare quel termine, direi piuttosto che c’è un feeling”. E sul no a Sanremo, che ha fatto scattare anche diverse polemiche: “Sinner ha fatto benissimo a non andare, ora deve concentrarsi e continuare a vincere in campo”.

Sinner a Monte Carlo: la difesa di Pietrangeli

Quindi l’endorsement più sorprendente a favore di Jannik, quello relativo – appunto – alle polemiche e ai sospetti sulla residenza fiscale nel Principato di Monaco. Pure Pietrangeli vive a Monte Carlo, ma non s’è indignato nessuno: “Se sta lì non è certo per una questione di tasse, questa è una sciocchezza. Anche io se è per questo ho la residenza lì. Ho lavorato a Monte Carlo perché me lo chiese il Principe di Monaco, che voleva promuovere il territorio. Tanto che sono commendatore e grande ufficiale di Monte Carlo”. Infine una chicca: “Ho chiesto a Malagò se potrò fare il mio funerale nel campo del Foro Italico che porta il mio nome. C’è il parcheggio, tremila posti a sedere e, se piove, la bara si mette nel sottopassaggio e si rimanda al giorno successivo“.

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