C’è un prima e un dopo nei rapporti tra Novak Djokovic e Jannik Sinner, un episodio spartiacque che ha cambiato gli scenari tra i due. O almeno, che ha mutato la considerazione del campione serbo rispetto all’astro nascente italiano. La clamorosa rivelazione porta la firma di chi oggi è nel team di Sinner ma che fino al 2024 era uno stretto collaboratore del serbo: il preparatore fisico Marco Panichi.
- Sinner-Djokovic, l'aneddoto del preparatore Panichi
- La rimonta di Jannik e la bruciante sconfitta di Nole
- Lo scenario: Djokovic, le sconfitte e la fronda a Sinner
Sinner-Djokovic, l’aneddoto del preparatore Panichi
Intervenuto a SuperTennis, il canale televisivo di proprietà della Federazione Italiana Tennis e Padel, Panichi ha raccontato un retroscena relativo alla Coppa Davis 2023, che ha visto scontrarsi in semifinale a Malaga l’Italia e la Serbia. Di fronte, uno contro l’altro, i numeri 1 delle rispettive nazionali: Sinner per gli azzurri e Djokovic per i balcanici. Un match epico che, secondo quanto raccontato dal preparatore, ha determinato una sorta di rottura tra i due campioni.
La rimonta di Jannik e la bruciante sconfitta di Nole
Fino ad allora, infatti, Djokovic aveva sempre battuto Sinner, a eccezione di un match giocato qualche settimana prima nella fase eliminatoria delle ATP Finals a Torino. Quell’incontro di Davis, anche per come si è sviluppato, ha determinato un cambio di rotta. “Io credo che dal punto di vista mentale la partita in Coppa Davis è stata pagata un po’ di più da Nole“, è la rivelazione di Panichi. Come si ricorderà, Sinner s’impose in tre set (6-2 2-6 7-5) e nel terzo annullò tre matchpoint al suo avversario, spintosi sullo 0-40 sul punteggio di 4-5.
Lo scenario: Djokovic, le sconfitte e la fronda a Sinner
Pochi minuti dopo quella partita, per giunta, Sinner avrebbe battuto nuovamente un frastornato Djokovic nel doppio, in tandem con Lorenzo Sonego: partner di Nole era invece Miomir Kecmanovic. Secondo Panichi, dunque, testimone diretto e privilegiato di quella situazione, da quel momento il serbo ha iniziato a “non soffrire” Sinner, andando spesso e volentieri incontro a rovinose battute d’arresto contro il nuovo numero 1 del tennis mondiale. E forse, iniziando una sempre più manifesta fronda nei suoi confronti.