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Sinner non può esimersi da quanto dimostrato da Medvedev a Shanghai, il fisioterapista interviene con i guanti dopo il caso Clostebol

Quanto accaduto allo stesso Jannik e il ricorso Wada hanno alzato il livello di attenzione sui possibili rischi di contaminazione. E anche lo staff del russo si è adeguato, da quanto visto in campo

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Proprio Jannik, a fine partita ai microfoni dell’Atp Tour, si è soffermato sull’indubbia difficoltà dell’avversario, Daniil Medvedev, il quale ha accusato un problema alla spalla destra condizionante, decisivo in un quarto chiuso in due set. Senza neanche troppa veemenza. Una pratica anche veloce, considerato il livello dei giocatori in campo.

Sinner accede alla semifinale di Shanghai, il russo chiude qui la sua partecipazione all’ATP 1000 dopo aver comunque segnato con la sua personalità il torneo. Come dimenticare le sue rimostranze? E come rimuovere l’immagine odierna del massaggio con i guanti del suo fisioterapista, su cui fotografi e telecamere hanno indugiato? Semplicemente va fatto rewind.

Sinner e la frase su Medvedev a fine partita a Shanghai

Che non fosse al top della forma fisica era evidente: la prestazione decisamente sottotono di Medvedev palesava un fastidio poi individuato, chiamato l’intervento e il timeout, da un problema alla spalla destra accusato dal russo già nei giorni scorsi e ammesso in conferenza stampa. Ai giornalisti, Daniil aveva candidamente comunicato di non essere al 100%, destando preoccupazione ma senza alcun eccesso considerata la continuità dimostrata in campo e il tono adottato.

Per un professionista del suo livello di certo il problema era gestibile. Fino ad oggi, quando dall’altra parte della rete ha trovato Sinner, il quale ha esternato ai microfoni solidarietà nei riguardi del rivale lasciando intendere di essere a conoscenza della situazione per esperienza diretta.

Lo stato critico in cui versava la spalla era tale da non poterlo esimerlo dal rispondere. Anche se a rispondere è il vincitore dell’ennesimo scontro diretto a dover rilasciare dichiarazioni.

“Probabilmente lui aveva un problema alla spalla, ma dalla mia parte è stato un grande match e ora non vedo l’ora di giocare in semifinale. Sesta semifinale in un Masters? Rimane già un grande risultato, è chiaro che cercherò di andare avanti e fare ancora meglio. Per me, comunque, quello di oggi è stato un grande match e sono contento di essere in semifinale. Sono contento di essere in semifinale di un Masters 1000. Lui aveva problemi alla spalla e non è riuscito a tirare il dritto come voleva, ma parlando di me stesso devo dire che avevo preparato il match molto bene e sono riuscito ad applicare il mio piano tattico molto bene. Adesso vedremo sabato cosa succederà”, ha detto il numero 1 del ranking mondiale.

La crisi dopo il primo set: l’intervento dello staff

Dopo il primo set, era innegabile il dolore quanto l’impossibilità di trovare quelle angolazioni utili a metter via punti e a risalire per Medvedev il quale ha chiesto, in coincidenza con il finire della prima partita, l’intervento del suo staff.

Fonte: Getty Images

Il massaggio alla spalla destra di Medvedev

Durante il timeout medico l’inquadratura ha induugiato sul russo e sul suo fisioterapista che ha indossato i guanti per entrare in contatto con Daniil. Una consuetudine, certamente da parte di alcuni pro che non desiderano incorrere in eventuali casi simili a quello che interessa proprio il numero 1 al mondo, ciò che ha causato poi la contaminazione da Clostebol.

Lo spauracchio e il ricorso ai guanti

Che sia prudenza o abitudine, da parte del fisio di Medvedev, l’immagine è diventata ben presto virale, inconsueta e di certo importante nella misura in cui quanto accaduto e in via ancora di definizione, a seguito del ricorso WADA, si debba controllare tutto ciò che entra in contatto con il campione, nello specifico il russo, evitando così presunte sostanze.

Per la cronaca, l’intervento ha sicuramente consentito a Daniil di chiudere il match contro Sinner, che ha battuto l’avversario per 6-1, 6-4 accedendo a una semifinale che pare già definita a priori. Salvo colpi di teatro inattesi, Carlos Alcaraz si rimeterà davanti a Jannik per questa replica – vicinissima – della finale di Pechino 2024.

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