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Jannik Sinner annienta l'ennesimo record della storia del tennis: la classifica ATP lo conferma, a gennaio primo obiettivo

Il tennista azzurro ha centrato un altro obiettivo stabilendo un nuovo record. A gennaio il primo appuntamento importante in calendario, l'Australian Open

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Elisabetta D'Onofrio

Elisabetta D'Onofrio

Giornalista e content creator

Giornalista professionista dal 2007, scrive per curiosità personale e necessità: soprattutto di calcio, di sport e dei suoi protagonisti, concedendosi innocenti evasioni nell'ambito della creazione di format. Un tempo ala destra, oggi si sente a suo agio nel ruolo di libero. Cura una classifica riservata dei migliori 5 calciatori di sempre.

Messo in stand by l’incontro al Quirinale con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, Jannik Sinner e compagni si godono la celebrazione – non sempre compresa nella sua portata epocale – della seconda Coppa Davis conquistata in terra di Spagna, a Malaga, contro l’Australia. E soprattutto Novak Djokovic, indiscutibile numero 1 del ranking ATP e dominatore dell’ultimo decennio con Roger Federer e Rafa Nadal.

Dei big three rimane lui, ancora immenso, ancora fastidioso per chiunque. Meno solo per un certo Sinner, giocatore talentuoso e di stile opposto, che in 15 giorni è riuscito a battere Nole due volte a dimostrazione che Djoko soffre il gioco dell’altoatesino.

Jannik Sinner, pausa e nuovo primato

Jannik adesso si prenderà una pausa per prepararsi al meglio all’Australian Open, in calendario a gennaio, e per difendere il suo posto in classifica e incominciare a porre le fondamenta del prossimo anno. E godersi ancora un po’ il suo nuovo record.

Stando alla classifica ATP, Sinner è l’italiano che ha raggiunto il totale più grande ottenuto da un tennista italiano da quando è stato introdotto il nuovo sistema di assegnazione di punteggio: oggi Jannik vanta un ragguardevole totale di 6490 punti ATP.

Il punteggio raggiunto da Jannik è il più alto ottenuto da un tennista italiano dal 2009 in avanti, ovvero dall’utilizzo dell’attuale sistema che assegna 2000 punti ai vincitori degli Slam e la metà esatta ai campioni dei Masters 1000. Con i 6490 punti attuali Sinner (senza considerare l’anomalo ranking del 2022) sarebbe stato addirittura terzo nel 2010 dietro Nadal (12450) e Federer (9145), ma davanti a Djokovic, che quella stagione ne raccolse 6240.

La speciale classifica

Secondo questa specialissima classifica, Sinner sarebbe ancora terzo nel 2013 (in quella stagione il terzo fu David Ferrer con appena 5800 punti), nel 2016 (terzo Milos Raonic con 5450 punti), nel 2017 (terzo Grigor Dimitrov con 5150) e nel 2018 (terzo Federer con 6420).

Nella peggiore delle ipotesi invece, con 6490 punti, Sinner sarebbe stato sesto in tre delle stagioni più scintillanti degli ultimi decenni: nel 2009 dietro Federer, Nadal, Djokovic, Murray e Del Potro, nel 2012 dietro Djokovic, Federer, Murray, Nadal e Ferrer e nel 2020 dietro Djokovic, Nadal, Thiem, Medvedev e Federer.

Al secondo posto, in questa speciale classifica degli italiani che hanno ottenuto più punti Atp nel ranking di fine anno, c’è anche il Matteo Berrettini del 2021 con i 4568 punti di cui 1200 conquistati grazie alla finale di Wimbledon, 600 per la finale di Madrid e 500 per la vittoria al Queen’s. Al terzo posto, troviamo ancora Jannik Sinner con i 3350 punti del 2021, mentre al quarto posto ancora il 2020 di Berrettini con 3075 punti.

Quinto posto ancora per Berrettini con i 2870 punti ottenuti nel 2019 e al sesto posto di nuovo Jannik Sinner con i 2410 punti del 2022.

Fognini oltre a Berrettini e Sinner

Per trovare un terzo nome, oltre a quelli di Berro e Sinner, dobbiamo prendere in esame il punteggio di Fabio Fognini che nel 2020 (anche per via della classifica modificata a causa della pandemia) mise da parte ben 2400 punti, di cui 1000 per la vittoria a Monte Carlo nel 2019.

Come accennato a suo tempo, prima dell’epica vittoria della Coppa Davis a Malaga e della duplice sconfitta subita da Nole alle Nitto ATP Finals di Torino (che poi ha vinto), Sinner può realizzare – calendario alla mano – un programma ambizioso in questo 2024 alle porte, ma possibile. Le qualità tecniche, oltre alla mentalità rafforzata da un team di esperti in ogni aspetto della sua preparazione, dimostrano che il tennista azzurro ha le potenzialità per entrare nella Top 3.

La classifica ATP dopo ATP Finals di Torino: Sinner 4°

Il 2023 ha regalato, soprattutto nella seconda metà della stagione, un Sinner che ha mutato testa – complice anche il cambio passo che deve aver impresso alla sua routine il super coach Darren Cahill – con l’ATP 500 di Pechino e Vienna consentendo di sognare un obiettivo totale.

Fonte: ANSA

Sinner vincitore su Alcaraz e nuovo numero 4 dopo Pechino

Il divario da Medvedev

Ora, a livello di posizione del ranking, non cambia nulla per Jannik nel day after – rispetto al pre Torino – se non i punti e quel delta che lo avvicina – notevolmente – a 1.100 lunghezze di distanza da Medvedev che lo precede. In poche settimane, in quest’ultimo trimestre della stagione, Sinner ha superato e scavalcato Rune, Tsitsipas e Rublev piazzandosi al 4° posto. Come il più grande, Adriano Panatta.

Il distacco dal predestinato Carlos Alcaraz, oggi n.2, si è ridotto quasi della metà ed è pazzesco considerato quanto raccolto in questi pochi mesi: si è passati da 4.070 a 2.365. Da gennaio, archiviata la Davis e ripartiti con la stagione con l’Australian Open (10 gennaio), l’asticella verrà alzata e l’obiettivo principale sarà la Top 3, ovvero scavalcare il diretto antagonista riuscendo a misurare e a dosare le forze e le energie per non perdere i passaggi chiave.

Fonte: ANSA

Dopo la vittoria a Vienna

La terra rossa e l’appuntamento con il Roland Garros

Ci potremmo spingere oltre e guardare già alla primavera che apre il ciclo stagionale dei tornei sulla terra battuta: Montecarlo, Barcellona e Madrid, Roma e poi soprattutto Parigi con il Roland Garros un evento fondamentale, uno spartiacque nella stagione, e tra i tornei del Grande Slam.

Forse per allora l’azzurro sarà già oltre le aspettative e graffierà a tal punto da aggiudicarsi la terza piazza, se saprà focalizzarsi su questo importante passo avanti rispetto ai due attori di vertice, della classifica. Ovvero Djokovic da una parte, campione e rappresentante dei big three, e Alcaraz dall’altra, esponente della nuova generazione emergente di scuola spagnola che ha catalizzato gli esperti e ha spodestato Re Nole.

A scorrere il calendario, Sinner superata questa prima parte della stagione tennistica arriverà a New York sui campi dello US Open e Flushing Meadows, con un tesoretto importante per centrare l’obiettivo. Un risultato che dovrebbe arrivare con una certa agilità, se le cose progrediscono secondo questo passo e con una scelta oculata dei tornei su cui investire tempo, risorse e preparazione.

Jannik può superare il diretto antagonista per la terza piazza della classifica ATP, quel Medvedev ex numero 1 che non sta vivendo la migliore delle stagioni. Sarà, come già evidenziato, questione di strategia e di tattica. I numeri giusti ci sono, e non è più tempo di dimostrarlo o di discutere su come e perché Sinner non sia attaccato all’azzurro come qualcuno pensò quando a decidere fu il suo stato fisico, e non la volontà.

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