C’è una finale da raggiungere in una stagione balorda sotto tanti punti di vista. La Juventus avrà la sua occasione domani nella semifinale di ritorno di Europa League. Per farlo però dovrà battere il Siviglia, squadra di casa sia in campo che nella competizione per il suo glorioso e recente passato. A cullare il sogno ci pensa quel gol dell’1-1 all’ultimo respiro all’andata di Gatti. Da lì riparte la Juve e Massimiliano Allegri pronto a giocarsi l’accesso alla sua terza finale europea dopo le due perse in Champions sempre in bianconero.
- Siviglia-Juventus, Allegri in uno stato di calma apparente
- Juventus, Allegri e i dubbi alla vigilia: Milik o Vlahovic?
- Siviglia-Juve, Allegri vuole andare a Budapest
- Cuadrado non parla di futuro: "Penso solo al Siviglia"
Siviglia-Juventus, Allegri in uno stato di calma apparente
Dopo le tre vittorie consecutive in campionato (Lecce, Atalanta e Cremonese) che hanno riaggiustato la classifica dei bianconeri (sempre in attesa dell’ultimo grado di giudizio sul processo delle plusvalenze), la Juve vorrebbe alzare un trofeo. Ma per provarci, almeno ad arrivare a Budapest, bisogna vincere a Siviglia e Allegri sa che non sarà facile:
Il Siviglia è una squadra forte che a Torino ha fatto una buona partita. Dopo il primo gol ci siamo un po’ disuniti, ma poi abbiamo giocato un bel secondo tempo. Domani sappiamo che loro saranno anche spinti dal pubblico, ma noi saremo pronti a tutto.
Juventus, Allegri e i dubbi alla vigilia: Milik o Vlahovic?
La domanda che tutti aspettavano di fare, la risposta che tutti sapevano sarebbe arrivata. Max Allegri non si è sbilanciato sulla formazione che domani se la giocherà al Vicente Calderon per provare a far fruttare l’1-1 dell’andata segnato da Gatti allo scadere del recupero:
Ho un dubbio in difesa, uno a centrocampo e uno in attacco. Deciderò domattina. La partita è lunga, speriamo di indovinare la formazione e anche le necessità della squadra a partita in corso. La squadra sta bene fisicamente, lo dimostrano anche le ultime partite. La gara di domani può durare anche 120 minuti, quindi sarà determinante sia chi scenderà in campo dall’inizio sia chi entrerà dalla panchina.
Stando a queste parole è molto probabile che i dubbi di cui parla Allegri siano soprattutto legati all’attacco col ballottaggio tra Milik e Vlahovic per un posto accanto a Di Maria sicuro titolare di coppa in Europa. Difficile che ci sia il tridente dall’inizio con Chiesa che partirà dalla panchina. Mentre a centrocampo solito ballottaggio tra Fagioli e Miretti anche se le ultime prestazioni, gol compreso, di Paredes in campionato potrebbe aver fatto salire le quotazioni dell’argentino nel confronto in mediana con Locatelli. In difesa il trio dato per titolare Danilo-Bremer-Gatti potrebbe essere insidiato dal solito Alex Sandro, più difficile Rugani.
Siviglia-Juve, Allegri vuole andare a Budapest
Non c’è due senza tre. Allegri sogna di andare in finale europea per la terza volta in carriera, magari con un esito diverso ma resta concentrato sul match di Siviglia che non sarà facile e per questo catechizza anche in conferenza i suoi giocatori e prova a fare i primi bilanci della stagione:
Quando sei vicino al traguardo vorresti arrivarci subito, invece ci vogliono calma e lucidità e in questo i ragazzi sono stati bravi. Tutti insieme abbiamo lavorato per arrivare qui, domani abbiamo l’opportunità di arrivare a Budapest e raggiungere un’altra finale.
Bisogna analizzare quanto fatto quest’anno. Ci sono state cose negative, come gli infortuni, che sono stati però opportunità per giovani bravi che hanno portato energia. Ora la Juventus si ritrova giovani cresciuti e un patrimonio. Non si può costruire tutto in un attimo. Dobbiamo chiudere l’anno bene, arrivando in finale di Europa League e difendendo il secondo posto in campionato. Poi a fine anno valuteremo, per migliorare le cose negative e considerando quelle positive
Cuadrado non parla di futuro: “Penso solo al Siviglia”
Verosimilmente sono le ultime partite di Juan Cuadrado con la maglia della Juventus. Il colombiano in scadenza di contratto non vuole però parlare di futuro ma si concentra su quello che sarà l’impegno di Siviglia e il finale di campionato: “Sono molto contento, ho vissuto tanto tempo qui e mi sento bene. La cosa più importante però è la partita di domani, al futuro ci penseremo“.
Dobbiamo cercare di non lasciare loro il palleggio, di attaccargli e di pressare alti. Siamo una grande squadra, con esperienza. Il Siviglia è un’ottima squadra, domani è come una finale. Vogliamo vincere. Un trofeo europeo? Ci sono andato vicino, mi è mancato. Questa è una grande opportunità per me e per tutti noi per raggiungere un grande obiettivo dopo un anno difficile. Con la qualità che abbiamo dobbiamo scendere in campo determinati. Partita più importante alla Juve? Ce ne sono state tante, questa è una in più. Cercherò con i miei compagni di dare tutto per raggiungere la finale