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Six Kings Slam, Sinner-Alcaraz e Djokovic-Nadal: sabato le due finali tra i re del tennis di oggi e di ieri

La probabile "ultima" tra Novak e Rafa ridotta ad antipasto del piatto forte: la supersfida da sei milioni di dollari tra le nuove rockstar del tennis, Jannik e Carlitos.

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

L’ultimo atto del Six Kings Slam, in programma nella giornata di sabato, sembra una sorta di passaggio di consegne tra i grandi protagonisti del tennis di ieri e di oggi (e molto probabilmente di domani). Alle 18.30 la finale per il terzo posto tra Novak Djokovic e Rafa Nadal, a seguire (non prima delle 20) quella per il primo tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Un doppio spot per il tennis, probabilmente quello che gli spendaccioni di Riad si auguravano sin dall’inizio.

Sinner a fatica su Djokovic, Alcaraz piega Nadal

Il primo a staccare il visto per la finalissima è stato Sinner, che però ha dovuto sudare fino all’ultimo per avere ragione di un Djokovic apparso più coriaceo e spigoloso rispetto a quello spazzato via in finale appena quattro giorni prima a Shanghai. Tre set combattuti per Jannik, che ha speso molto ma potrà ora rigenerarsi nell’insolito venerdì di riposo prima della finale. Ha speso indubbiamente meno Alcaraz, che ha piegato con un doppio 6-3 il suo mito Nadal. Sabato tra Carlitos e Jannik non ci saranno punti ATP o titoli in palio, ma sei milioni di dollari.

Sinner-Alcaraz: i precedenti sorridono a Carlitos

Sette vittorie per lo spagnolo (compresa una nel 2019 ad Alicante, fuori dal circuito ufficiale), quattro per l’azzurro: il saldo dei precedenti vede avanti Carlitos, per il momento. Nel 2024, per giunta, Alcaraz ha battuto Sinner tre volte su tre: la prima in semifinale a Indian Wells a marzo, poi in semifinale al Roland Garros a giugno, quindi in finale a Pechino a inizio mese. Ultimamente nei confronti diretti lo spagnolo ha sempre avuto qualcosa in più. Sinner, invece, si è dimostrato un fuoriclasse da “campionato”: magari meno esplosivo, ma assai più regolare.

Jannik: “Sono un po’ stanco e mi sono innervosito”

Sinner che, dopo aver piegato Djokovic, ha spiegato: “Siamo entrambi un po’ stanchi, abbiamo cercato di rimanere lì a lottare. Queste partite possono cambiare in fretta, nel terzo set Novak ha sbagliato poco e ha giocato benissimo. Ci conosciamo bene, conosciamo la forza e la debolezza dell’altro. La mia calma? Un po’ mi sono innervosito, mi capita quando sono stanco. Sono felice di avere un’altra chance sabato. Non mi sento freschissimo ma cercherò di dare il miglior spettacolo possibile per il pubblico. Spero sia una grande partita”.

Tra Rafa e Nole ormai è un antipasto del piatto forte

Se la finalissima sarà tra i due nuovi simboli del tennis, la finalina vedrà di fronte due miti: Djokovic e Nadal. Il serbo ha mostrato di aver ancora orgoglio da vendere, di poter sfiorare la vittoria contro l’attuale numero 1. Rafa, invece, è al passo d’addio, a un mese dal ritiro. Sarà una bella sfida, con tutta probabilità l’ultima, tra due leggende della racchetta. Che poi, però, lasceranno spazio ai loro successori. I nuovi protagonisti indiscussi si chiamano Jannik e Carlitos.

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