L’Italia espugna lo Stadio Anton Malatinský di Trnava e si qualifica con una giornata d’anticipo ai quarti di finale degli Europei Under 21. Dopo aver battuto la Romania, gli azzurrini di mister Nunziata sconfiggono anche la Slovacchia padrona di casa. Basta un gol in avvio di Casadei per aggiungere altri tre punti nella classifica del girone. Nella ripresa le Aquile ci provano con un Suslov ispirato ma senza sfondare.
- Le scelte di Kentos e Nunziata
- Casadei la sblocca in avvio
- Tanta sofferenza ma missione compiuta
- Le pagelle dell'Italia U21
- Top e flop della Slovacchia
Le scelte di Kentos e Nunziata
Seconda giornata del Gruppo A del campionato europeo maschile under 21. Dopo il successo contro la Romania, l’Italia vuole chiudere anzitempo il discorso della qualificazione, alleggerendo così la successiva partita con la Spagna. Avversario degli azzurrini di Nunziata è la Slovacchia padrona di casa del torneo.
Tra i falchi c’è qualche conoscenza del nostro calcio come il veronese Suslov o il cagliaritano Obert. Per quanto riguarda la nostra nazionale, invece, le novità rispetto all’esordio sono Coppola e Casadei.
Casadei la sblocca in avvio
Dopo 7 minuti l’Italia sblocca già il risultato con una ripartenza fulminea avviata da Gnonto e finalizzata da Casadei. Prova a rispondere la Slovacchia ma senza creare particolari pericoli alla porta difesa da Desplanches. Anche gli azzurrini, in realtà, fanno fatica a riproporsi nell’area di rigore dei padroni di casa. A centrocampo la squadra di Nunziata non riesce a gestire il possesso palla lasciando campo agli avversari.
Tanta sofferenza ma missione compiuta
Nella ripresa l’Italia supera raramente la metà campo. Tra palle perse e corse a vuoto, sembra che gli azzurri facciano l’impossibile per rimettere in carreggiata l’avversario. Nunziata capisce il momento e prova ad inserire forze fresche. Tra le note stonate c’è l’infortunio di Baldanzi che preoccupa. Di buono c’è invece una qualificazione ottenuta con un turno d’anticipo. Ora la Spagna pesa un poco di meno.
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Le pagelle dell’Italia U21
- Desplanches 7 Attento sulle uscite, fa 89 minuti di presidio poi compie una parata determinante ai fini del risultato.
- Zanotti 6,5 Solido difensivamente. Si concentra prevalentemente a non concedere spazi a Sauer ma quando può non disdegna qualche sgroppata.
- Coppola 6 Dimenticata la Norvegia, può riprendere il proprio percorso di crescita. Oggi fa bene.
- Pirola 7 Nunziata lo vorrebbe più intraprendente nell’impostazione. Difensivamente, però, non lascia buchi ma anzi fa da muro a quasi tutti i palloni che piovono in area.
- Ruggeri 6 Più propositivo rispetto all’alter ego della corsia opposta. Però di fronte ha Suslov e gli capita di dover fare gli straordinari per tenerlo a bada.
- Fabbian 5 Non supporta bene la manovra. Qualche inserimento ma mai con tanta convinzione. (Dall’83’ Kayode ng)
- Prati 5,5 Non riesce a prendere in mano il centrocampo. Soffriamo un po’ ed è anche perché il regista del Cagliari fatica a leggere alcuni momenti della partita. (Dall’83’ Ghilardi ng).
- Ndour 5 Poco reattivo nel complesso. Crea una situazione di pericolo nella sua area di rigore.
- Baldanzi 5,5 Niente, oggi non si accende. (Dal 63′ Pisilli 5,5 Non migliora una situazione già complicata).
- Casadei 6,5 Molto bene per il gol e per un primo tempo tutto sommato all’altezza. Nella ripresa, però, cala perdendo alcune palle banalmente. (Dal 63′ Koleosho 5,5 Si vede soprattutto per una conclusione sbilenca. Intensità ma non fa rima con qualità in questo caso).
- Gnonto 5,5 Per generosità meriterebbe molto di più. Però gioca da centravanti e tiene pochi palloni, spesso viene anticipato e non crea particolari problemi alla retroguardia avversaria. (Dal 58′ Ambrosino 5,5 Si dà da fare anche se non ha una grossa incidenza sulla partita).
Top e flop della Slovacchia
- Suslov 6,5 Tecnico e rapido. Prova a creare scompiglio tra la retroguardia azzurra che spesso è costretta anche a raddoppiarlo.
- Obert 6 Altro “azzurro” che fa bella figura. Difensivamente imperioso.
- Leo Sauer 5,5 Ci prova e ci riprova ma non sfonda mai.
- Marcelli 5,5 Si chiama Nino Marcelli e le origini sono chiare. Oggi, però, contro l’Italia è spento.