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Spagna-Croazia, moviola: pasticcio rigore e mancato rosso, cosa dice il regolamento

La prova dell’arbitro Oliver nella sfida tra le rivali dell’Italia analizzata ai raggi X da Marelli, il fischietto inglese ne ha ammonito solo uno

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Fabrizio Piccolo

Fabrizio Piccolo

Giornalista

Nella sua carriera ha seguito numerose manifestazioni sportive e collaborato con agenzie e testate. Esperienza, competenza, conoscenza e memoria storica. Si occupa prevalentemente di calcio

Da sei anni per tutti o quasi, nonostante la grande stima di cui ha sempre goduto e di cui gode tuttora, è “l’arbitro con un bidone di immondizia al posto del cuore”, come lo appellò Gigi Buffon nel 2018 per il rigore concesso al 90’ al Real Madrid in Champions che costò l’eliminazione alla Juve. L’Uefa ha designato l’inglese Michael Oliver, 38 anni, internazionale da dodici anni, che ha già arbitrato in Mondiali ed Europei, per il match tra spagnoli e croati. L’ultima sua direzione è stata la semifinale di andata di Conference League tra Fiorentina e Brugge ma come se l’è cavata ieri il fischietto inglese?

I precedenti di Oliver con Spagna e Croazia

Oliver aveva arbitrato già tre volte la Croazia e due la Spagna nella sua carriera.

L’arbitro ha ammonito solo un giocatore

Coadiuvato dagli assistenti Burt e Cook con Taylor IV uomo e Attwell al Var, l’arbitro ha ammonito solo un giocatore della Spagna, Rodri.

Spagna-Croazia, i casi da moviola

Questi gli episodi dubbi. Per oltre un’ora e 10 minuti succede poco. Poi al 77′ Pedri atterra Petkovic in area. Palla gol clamorosa per la Croazia, con Petkovic a un metro dalla porta vuota e pronto a spingere in rete la palla. Plateale l’intervento di Rodri che da dietro allunga la gamba – senza poter in alcun modo toccare il pallone – e atterra l’attaccante croato. Oliver assegna il rigore solo dopo l’intervento del Var, ma estrae solo il giallo. Rodri non cerca di colpire il pallone, bensì ostacola l’attaccante. Proteste per il mancato rosso al centrocampista della Spagna, che avrebbe così saltato la sfida con l’Italia di giovedì prossimo.

Il rigore è giusto ed è corretta anche la scelta di non espellerlo. In area di rigore per mostrare il cartellino rosso per chiara occasione da rete ci deve essere una spinta o una trattenuta: in questo caso era solo un fallo basso. Sul conseguente penalty ancora un pasticcio. Petkovic si fa parare il rigore, Perisic interviene e rimette in mezzo per lo stesso Petkovic, il quale deposita in rete. Dopo un check Var, tuttavia, il gol viene annullato. Si vede Perisic entrare con il piede sinistro in area di rigore prima del tiro e a questo punto diventa parte attiva perché fornisce l’assist a Petkovic. La decisione dell’arbitro è quindi corretta. Se non avesse toccato l’ex Inter ma un altro giocatore il rigore sarebbe stato stato fatto ripetere.

La spiegazione di Marelli

A fare chiarezza sui casi di Spagna-Croazia è Luca Marelli che su Facebook scrive in merito al mancato rosso per Rodri: “La direttiva è che, in questa dinamica e col pallone vicino ai giocatori coinvolti nell’azione, si consideri sempre genuino l’intervento del difendente. Questa lettura non mi è mai piaciuta e continua a non piacermi. Ma, fino a quando questa indicazione non verrà cambiata, non possiamo far altro che ritenere corretto il cartellino giallo sebbene le basi di questa interpretazione siano, a mio parere, molto deboli. Sul gol annullato nessun fuorigioco, encroachment del giocatore della Croazia che è intervenuto sul pallone dopo la parata del portiere spagnolo. Overrule (è fattispecie oggettiva) e calcio di punizione indiretto”.

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