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UEFA, Mourinho e la Roma pagano caro gli insulti all'arbitro Taylor dopo la finale di Europa League

L'UEFA ferma José Mourinho per le prime uscite europee della prossima stagione. Pugno duro dopo le dure parole rivolte all'arbitro Taylor. Roma costretta a pagare anche per la gara con il Leverkusen

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Lorenzo Marsili

Lorenzo Marsili

Sport Specialist

Giornalista pubblicista, redattore, divulgatore. E' una delle anime video del sito: racconta in immagini un evento e lo fa come pochi altri

L’UEFA usa il pugno duro contro José Mourinho e la Roma. Il massimo organismo del calcio europeo ha, infatti, annunciato una lunga squalifica per il tecnico portoghese per le parole di fuoco rivolte all’arbitro inglese Anthony Taylor al termine della finale di Europa League persa con il Siviglia e multato la società capitolina per gli episodi della Puskas Arena. Nel comunicato, anche una trasferta vietata ai tifosi giallorossi e ulteriori sanzioni per gli accadimenti di Roma-Bayer Leverkusen.

Roma, l’UEFA sospende Mourinho

José Mourinho sarà costretto a guidare i suoi dalla tribuna nelle prime gare della prossima stagione europea. La decisione era nell’aria, ma ora c’è l’ufficialità e la UEFA non si è certo rivelata magnanima con lo Special One dopo gli insulti rivolti all’arbitro inglese Anthony Taylor al termine della finale di Europa League persa ai rigori contro il Siviglia.

Quattro giornate di squalifica a Mourinho “per aver rivolto un linguaggio offensivo a un ufficiale di gara”, si legge nel comunicato ufficiale dell’UEFA. Una decisione che si traduce in un prossimo girone di Europa League che i giallorossi saranno costretti a vivere quasi interamente senza il loro condottiero in panchina.

Roma multata per i fatti di Budapest

L’organo decisionale dell’UEFA ha inoltre disposto di sanzionare la Roma con una “multa di € 50.000” e di vietare la vendita di “biglietti ai propri tifosi ospiti per la prossima (1) partita delle competizioni UEFA, per accensione di fuochi d’artificio, lancio di oggetti, atti di danneggiamento e disturbo alla folla”, sempre durante la finale. A ciò, si somma una seconda multa, di 5mila euro, comminata alla squadra per comportamenti scorretti.

Per i fatti di Budapest, la società giallorossa “sarà costretta a contattare la Federcalcio ungherese entro 30 giorni per la liquidazione dei danni causati dai propri tifosi, vale a dire per i cestini rotti, le scatole di carta, i bicchieri, le spine dei cavi e due sedili rotti”, si legge nella comunicazione ufficiale.

Pugno duro anche per Roma-Bayer Leverkusen

Come se non bastasse, l’UEFA ha esteso le sanzioni contro il club giallorosso anche agli episodi della semifinale dell’Olimpico contro il Bayer Leverkusen: multa da 30mila euro e chiusura di “almeno 6.000 posti [3.000 posti nella tribuna nord e 3.000 posti nella tribuna ovest], durante la prossima partita di una competizione UEFA come società ospitante, per lancio di oggetti”.

Ulteriori 32.500 euro di multa sono stati decisi per l’accensione di fuochi d’artificio, a cui si sommano anche 18mila euro comminati per “ostruzione di pubbliche vie di passaggio”. In totale, la Roma dovrà risarcire di ben 135.500 euro.

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