Regole estreme e anche 8 giocatori in campo: l’Ultimate Tennis Showdown doveva rappresentare una mezza rivoluzione in questo momento di pausa della stagione della ATP e invece finisce per diventare argomento di discussione con i comportamenti decisamente sopra le righe di Rublev e Rune.
- Rublev, mani in faccia all’arbitro
- Rune, che torneo di m….
- Cos’è l’Ultimate Tennis Showdown di Mouratoglou
Rublev, mani in faccia all’arbitro
Il primo momento di tensione è arrivato in occasione della sfida tra Andrey Rublev e Holger Rune. Una delle tante regole strane nel torneo disputato a Londra è quella di potersi giocare la carta di un “punto” che ne vale tre. Rublev prova ad utilizzare questa possibilità contro Rune, vince lo scambio ma l’arbitro gli concede solo un punto perché prima dello scambio non si era accorto del segnale dell’atleta russo.
Rublev in quel momento perde completamente la testa, sale sulla sedia dell’arbitro e gli mette tre dita in faccia come a ricordargli l’errore. Un gesto sicuramente poco piacevole e di cui lo stesso atleta si è scusato: “Ho reagito in modo inaccettabile ed è successo quello che è successo. Ma gli stavo chiedendo soltanto di rivedere il replay”.
Rune, che torneo di m….
Non è andata molto meglio per Holger Rune. Il giovane talento danese si è arreso in finale contro Jack Draper ma non è stata la sconfitta in finale a fargli saltare i nervi. Una delle peculiarità del torneo erano le interviste nel corso del match, un’eventualità che il danese non ha apprezzato particolarmente limitandosi spesso e volentieri a rispondere a monosillabi. E nel corso del match proprio con Rublev si è lasciato andare a una frase piuttosto chiara: “Che spettacolo di m…”.
Cos’è l’Ultimate Tennis Showdown di Mouratoglou
L’idea c’era, la realizzazione non è stata proprio convincenti. Da anni si parla di tentativi di “riformare” il mondo del tennis per rendere i match più avvincenti per le nuove generazione. L’ultima trovata è stata l’Ultimate Tennis Showdown ideato dall’allenatore Patrick Mouratoglou, che nel suo passato vanta la collaborazione con la leggendaria Serena Williams. Tra le idee la maggiore libertà concessa ai giocatori di parlare protestare con l’arbitro, una partita giocata 4 contro 4 (che di spettacolare però sembra avere molto poco) e dei set a tempo e non a punteggio. Un tentativo che però sembra non aver colpito più di tanto i tifosi.