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Top e Flop 16ª giornata: le pagelle impietose di serie A

I migliori e i peggiori della 16sima giornata di campionato: Cuadrado e Calhanoglu di diritto e poi allarme per Roma e Napoli

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Il cambio della guardia in testa alla classifica con il Milan a scavalcare il Napoli ancora sconfitto e in piena emergenza mentre l’Inter e l’Atalanta sono lanciatissime nella lotta scudetto e sembrano non fermarsi più con  la Juventus che prova a risalire la china in piena bufera per il caso plusvalenze. E poi ci sono loro, nella giornata dei gol da calcio d’angolo da Cuadrado a Calhanoglu, i nostri “top e flop” di questo turno di serie A con un pizzico di cattiveria e di ironia che non guasta mai. Vediamo chi sono.

Miglior portiere: chi si rivede, Strakosha!

Decisivo e determinante come ai bei tempi quando parava rigori a Dybala e difendeva da titolare i pali di Lazio e Atalanta. Thomas Strakosha. Era uscito un po’ dai radar ma soprattutto dai pali finendo a scaldar la panchina. Contro la Sampdoria c’è stato il cambio della guardia per la prima volta. Sarri ha rinunciato a Pepe Reina, apparso un po’ in difficoltà nelle ultime sfide, e rilanciato Thomas. Che all’esordio stagionale in Serie A ha risposto presente con parate importanti. Due interventi decisivi su Gabbiadini, uno importante su Thorsby.

Miglior difensore: Demiral in versione goleador

Nell’Atalanta che si candida ufficialmente alla corsa scudetto, espugnando il campo dell’oramai ex capolista Napoli c’è uno che fa la voce grossa in difesa ma che poi si permette anche il lusso di andare dall’altra parte a fare gol e che gol, con controllo e gran tiro a incrociare. Stiamo parlando di Demiral, ennesimo capolavoro di Gasperini, tirato a lucido dopo qualche appannamento post infortunio alla Juventus. Nuovi Romero crescono all’orizzonte bergamasco.

Miglior centrocampista: “l’angolo” di Cuadrado e Calhanoglu

Impossibile non premiare le loro prodezze balistiche anche perchè supportate da una prestazione all’altezza sul campo nell’arco dei 90 minuti. Calhanoglu e Cuadrado ci hanno deliziato il fine settimana con due gol insoliti direttamente da calcio d’angolo, parabole beffarde per i portieri rispettivamente Rui Patricio e Sirigu ma che tanto fanno godere gli amanti del bel calcio e delle prodezze balistiche. Una citazione doverosa per Saelemaekers, per il suo gol certo ma anche e soprattutto per il gesto di mostrare la maglia di Kjaer a nome di tutta la squadra. Emozione, gran gesto.

Miglior attaccante: Immobile, Raspadori o Simeone, a voi la scelta

Il solito tourbillon di reti e di punte in gol per questa settimana che ha registrato gol eccellenti, da Dzeko a Dybala passando per il solito irrefrenabile Vlahovic così come Joao Pedro, forse suo il gol più bello in rovesciata. E poi c’è il bomber di razza come Immobile che messi da parte gli acciacchi è tornato per riprendersi lo scettro di marcatore sperando possa finalmente trascinare anche l’Italia negli spareggi mondiali.

Ma a segnare di più sono stati in due giovani rampolli. Il Cholito Simeone quando segna esagera, ne mette dentro altri due nella incredibile rimonta del Verona a Venezia. Sembra pronto per una grande squadra per la gioia di papà Diego. Ma c’è anche un gradito ritorno nel tabellino marcatori, Raspadori. Non segnava da agosto, dalla prima giornata. L’ha messa dentro, due volte. Anche qui una bella notizia per i colori azzurri. Bentornato!

Flop: Mourinho non è più lui, il Napoli soffre, Morata nervoso

Che fine ha fatto la Roma, che fine ha fatto lo Special One Mourinho? Se lo chiedono in molti nella fetta di capitale giallorossa. Altra sconfitta, pesante, seppur in emergenza contro un’Inter in grande forma. Eppure non si giustificano questi risultati tutti negativi dei giallorossi che paiono allo sbando così come il loro allenatore che pare aver perso il tocco magico. Così come il povero Rui Patricio pare aver perso la verve delle prime giornate dove parava tutto ed ora si fa passare in mezzo alle gambe un tiro da corner.

Dietro la lavagna, ma con le attenuanti anche il Napoli che senza Koulibaly (d’incanto male anche Rahamni), Osimhen, Insigne e Ruiz si fa rimontare dall’Atalanta dopo un’ora di calcio da capolista. Non sarà facile per Spalletti gestire le assenze e l’emergenza, è ora di far vedere più di prima di essere un Napoli da scudetto, con tutti e con tutte le forze. E infine tirata d’orecchie, ma ci ha pensato già Allegri, per Morata che si mangia l’inverosimile davanti alla porta e finisce per innervosirsi, pure troppo, rischiando di finire comunque anzitempo la sua partita ma lasciando i suoi in 10.

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