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Top e Flop 8ª giornata: le pagelle della serie A senza pietà

Nell'ottava giornata di campionato perde e si perde l'Inter, il solito Osimhen lancia il Napoli mentre ci sono diversi flop tra i big

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Napoli e Milan uber alles, Inter dietro la lavagna con Juventus in grande risalita e il solito polverone arbitrale su Orsato che non manca mai da Torino a Roma. Non si è fatta mancare niente l’ottava giornata di campionato di serie A tornato alla grande dopo la sosta della Nazionale. A fare la differenza come sempre i nostri “top e flop” della settima giornata di campionato, con un pizzico di cattiveria che non guasta. Vediamo chi sono.

Miglior portiere: Szczesny è tornato… Szczesny

Pareva diventato un portiere d’alberto tutto all’improvviso. Diversi “paperoni” costati alla Juve più di qualche punto all’inizio del campionato, per lui una sorta di calvario alla ricerca di se stesso. Szczesny è tornato a fare lo Szczesny peraltro riscoprendosi pararigori alla base della quarta vittoria consecutiva della Juventus sempre più in risalita grazie anche al suo portierone ritrovato. Un plauso va anche a Romero che ha esordito alla grande difendendo la porta del Venezia dagli assalti di Vlahovic e compagni, fondamentale nella vittoria in posticipo dei lagunari.

Miglior difensore: Demiral dimostra il suo valore

Destino che l’Atalanta che segna tanto di Gasperini abbia anche dei grandi difensori centrali. Da Romero a Demiral il passo è breve, anche la provenienza by Juve. Il turco mette in campo a Empoli una prestazione di spessore. Gran partitone di De Sciglio che torna quello ammirato in fascia fino alla Nazionale per poi perdersi tra infortuni e qualche timidezza caratteriale, contro la Roma tesse il cross per il doppio colpo di testa vincente di Bentancur-Kean, ma poi gioca alla grande per tutto il match.

Menzione per Di Lorenzo: si procura il rigore atterrato in area da Kone, poi segna di testa, ma la Var è crudele; bravo anche Caceres, la classe non è acqua e non si sciacqua come si dice, l’ex Juve fa gol perché il tiro è deviato, ok, però la preparazione dal limite non è banale, anzi. In fase difensiva è un karateka. Partita da fumetto.

Miglior centrocampista: Castillejo, Ilicic, Milinkovic-Savic tre nomi buoni

Difficile scegliere, come sempre, a centrocampo. Allora buttiamo sul tavolo qualche nome e lasciamo scegliere a voi il migliore di giornata. Milinkovic-Savic sforna la solita prestazione monstre dominando in mezzo al campo come solo lui sa e può fare con fisicità e tecnica, fondamentale per la rimonta Lazio sull’Inter. E che dire di Ilicic tornato ispirato dispensando assist e gol in Empoli-Atalanta.

A proposito di assist e di Atalanta, Pasalic ne fa due e mezzo. Come definire altrimenti la torre per il povero Viti? Ma ci sono anche protagonisti inattesi, come Castillejo, fuori dal progetto ma gettato nella mischia quasi per disperazione per ribaltare il Verona e fondamentale nella rimontada finale dei rossoneri.

Miglior attaccante: Joao Pedro e Osimhen bella sfida

Gran battaglia pure in attacco dove come al solito brillano in tanti. Kean ritrova gol e morale, Immobile fa il suo dal dischetto così come Giroud che ritrova campo e gol. Ma i protagonisti sono altri. Joao Pedro incanta i tifosi del Cagliari con una doppietta che porta i suoi alla vittoria. Fondamentale e fenomenale.

Ma c’è anche la doppietta di Scamacca alla prima da titolare in neroverde con tanto di gol annullato per fuorigioco di tacchetto nel primo tempo. Sfiora altre due volte la tripletta nella ripresa.  Però oramai abbonato al ruolo di top di giornata c’è Viktor Osimhen. Sta buono, o quasi, per tutta la partita, anche per meriti di Bremer, ma poi nel finale arriva la zampata che fa volare il Napoli a punteggio pieno col suo 5° centro.

Flop: Bastoni, Romagnoli, Insigne con Gunter fuori concorso

Inter dietro la lavagna questa settimana a giusta ragione vista l’ultima mezz’ora di Roma in cui i nerazzurri si smarriscono, un po’ innervositi e senza troppe energie, quelle che però ritrovano solo per la baruffa sul gol di Felipe Anderson. Insomma una brutta giornata per i campioni d’Italia con Barella sottotono e Bastoni irriconoscibile rispetto al baluardo dello scorso anno.

Nel Milan che rischia grosso di perdere col Verona va in difficoltà ancora una volta Romagnoli, non all’altezza di Tomori e Kjaer, peraltro in scadenza di contratto con tante voci che lo vogliono lontano da Milano nella vicina e odiata Torino sponda Juve. Causa il rigore e si dimentica Caprari sul primo gol. Stesso discorso o quasi per Lorenzo Insigne, pure lui in scadenza, pure lui reticente a rinnovare e pure lui non in un grande momento a differenza del suo Napoli come dimostrano i 3 rigori sbagliati fin qui. Fuori concorso, per ovvie ragioni, Gunter, protagonista suo malgrado del clamoroso autogol che ha deciso Milan-Verona.

Top e Flop 8ª giornata: le pagelle della serie A senza pietà Fonte: Ansa

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