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Top/Flop: le pagelle più cattive della 4ª giornata

C'è ancora tanta, troppo Juve tra i peggiori della quarta giornata di serie A. Il Napoli invece brilla al pari dell'Inter e del Milan

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Il Napoli vola solitario in testa alla classifica sfoggiando un Osimhen finalmente maturo e un Koulibaly in versione goleador e assist man. L’Inter va di goleada mentre la Roma cade sul più bello nella fatal Verona. E poi il Milan che regge l’urto di una Juventus bella solo a metà e sempre più inguaiata nei bassifondi della classifica. Bianconeri ancora protagonisti dei flop della giornata come oramai da 4 turni a questa parte per una crisi che pare senza fine. Ma vediamoli nel dettaglio i “buoni” e cattivi” della quarta giornata di campionato, con un pizzico di cattiveria che non guasta.

Miglior portiere, Audero muro della Samp

A parte un’incertezza col Milan alla prima giornata, l’anima della Samp di D’Aversa è proprio l’ex portiere della Juventus. Già grandi parate con l’Inter per Audero, nonostante i due gol, quasi impossibili da parare, e poi una prestazione di spessore con nel successo per 3-0 a Empoli. Benissimo anche Ospina che si dimostra “primo” portiere del Napoli che vola in classifica (Meret è avvisato al suo rientro…). Piccola consolazione in casa Juve, Szczesny sembra tornato sui suoi livelli abituali dopo le tante incertezze di inizio campionato, imparabile il gol di Rebic, salva la Vecchia Signora sul tiro quasi a botta sicura di Kalulu nel finale.

Miglior difensore, Koulibaly concede il bis

Già con la Juventus era stato sontuoso con gol, con l’Udinese, altri bianconeri affrontati, KK è stato sontuoso con gol e con assist. Sempre meglio insomma per Koulibaly che guida una difesa del Napoli che si avvale anche di un ottimo Rrahmani in gol pure lui. Mentre nell’Inter da sottolineare la prestazione di Skriniar pure lui a segno. Brilla anche la retroguardia del Milan, da Tomori versatile e insuperabile quando torna al centro della difesa, al neo entrato Kalulu.

Miglior centrocampista: da Candreva a Saponara, che giocate e che gol!

Davvero difficile scegliere in mezzo al campo chi ha giocato la partita migliore. Vi buttiamo un po’ di nomi qua e là sicuri di non sbagliare. Due protagonisti su tutti: Candreva e Saponara. Il centrocampista della Samp sale in cattedra con un gol e un assist mentre il fantasista della Fiorentina non perde il vizio di stupire, anche dalla panchina: 1 gol sotto l’incrocio dei pali, più 1 assist di tacco, che infilano la Fiorentina in mezzo alle grandi.

E poi c’è Dumfries, altro che la consolazione per la perdita di Hakimi: in campo aperto l’olandese volante brucia l’erba e arriva al cross con facilità, proprio come l’ex nerazzurro. Tra gli abbonati ai “top” di giornata c’è oramai ogni settimana anche Pellegrini, migliore pure nel giorno in cui la Roma stecca: 6 gol e due assist in queste prime sette partite della Roma, col gioco di prestigio di Verona col tacco.

Miglior attaccante, Rebic e Dzeko di misura su Joao Pedro

Ardua anche la scelta degli attaccanti. Dzeko rientra nelle nomination del “migliore” non fosse altro per la doppietta calata a San Siro nel giorno in cui doveva riposare. Ma è di ben altra consistenza la prestazione di Rebic che si carica sulle spalle l’attacco del Milan orfano di Giroud e Ibrahimovic, per impallinare la Juventus tenendo imbattuti i rossoneri con una prestazione trascinante per i compagni nonostante la buona guardia, maniacale, di Bonucci e Chiellini.

Menzione d’onore anche per il sempre più protagonista e strabordante Osimhen in gol anche ieri, e il sempre verde Joao Pedro, un vero incubo per la Lazio e Luiz Felipe che ha la sfortunata consegna di marcarlo, o almeno provarci. Beh, fallisce. Joao prima segna con un pallonetto di testa, poi lascia sul posto il suo marcatore e serve Keita davanti alla porta vuota. Bravo anche a Pjaca, suo il gol decisivo con cui il Toro espugna il campo del Sassuolo, e poi Lautaro e Morata che hanno timbrato il cartellino anche questa volta.

Flop: la Juve ci ricasca, bocciata ancora!

Verrebbe da “copincollare” le parole della scorsa giornata se non fosse che sono cambiati gli interpreti dell’ennesimo passo falso, mezzo ma è come se lo fosse in pieno, di casa Juve. Stavolta a fare mea culpa è stato Allegri in persona che ha ammesso le sue colpe sui cambi. Noi accettiamo le scuse e lo inseriamo di diritto tra i flop di giornata a simboleggiare una Juventus non tanto male nel complesso col Milan (un pari ci sta) ma immersa in una crisi sempre più nera che bianca, sconsolatamente in zona retrocessione a -10 dal Napoli.

Male i nuovi entrati Chiesa, Kean e Kulusevski. Ma anche Rabiot e Locatelli che si addormentano su Rebic nell’azione del gol del pari rossonero, non scherzano. Urge una svegliata! Tra i peggiori poi trovano spazio Mancini a simboleggiare la debacle della Roma a Verona; Hickey che non la vede mai contro l’Inter, su Dumfries in particolare, al pari di Luiz Felipe contro Joao Pedro; e poi Miranchuk talento un po’ perso in un’Atalanta che pare fatichi a carburare, o almeno ci aveva abituato troppo bene la banda di Gasp.

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