Quanto anticipato dal comunicato seguito allo sconvolgente incidente, che ha provocato la frattura dello zigomo al volto di Barnabas Varga, lo sfortunato giocatore dell’Ungheria colpito dal portiere scozzese Gunn, è stato confermato.
L’attaccante è stato sottoposto a un intervento di riduzione delle fratture causate dal violentisismo scontro durante Scozia-Ungheria, resosi necessario dall’entità stessa delle conseguenze di un urto inatteso e potente che ha determinato il crollo di Varga e il necessario ricovero presso l’Ospedale di Stoccarda dove gli sono state prestate le cure e l’assistenza indispensabili.
- Scozia-Ungheria, lo scontro di gioco Gunn-Varga
- Le affermazioni di Szoboszlai
- La replica della Uefa
- Il post dell'Ungheria
- I timori per le condizioni di Vargas
- Le dichiarazioni del padre
Scozia-Ungheria, lo scontro di gioco Gunn-Varga
Già nella mattinata di lunedì 24 giugno si erano aggiunti alcuni dettagli diffusi dalla Federazione ungherese segnata dai timori dettati dalle condizioni del malcapitato Varga, un evento drammatico che ha turbato i compagni. Sentimenti sovrastanti, fissati dalle dichiarazioni del capitano Dominik Szoboszlai profondamento turbato dall’accaduto in campo.
Varga è stato immediatamente ricoverato dopo lo scontro in diretta televisiva, ripreso dalle telecamere presenti in campo, e soccorso dagli stessi compagni e staff medico ungherese e poi dagli addetti; gli stessi giocatori si sono premurati di circondare e coprire il compagno, per evitare che le prime manovre fossero oggetto di filmati e riprese mentre si valutavano le sue reali condizioni che si sono rivelate meno tragiche con l’attaccante ancora ricoverato ma fuori pericolo, come poi confermato.
Tornando all’episodio drammatico, il crollo e la necessità di intervenire l’impatto – violentissimo tra due giocatori – aveva deciso lo stop del gioco pari a sette minuti del match tra Scozia e Ungheria, valido per l’ultimo turno del Girone A e finito con la vittoria dei magiari saliti al 3° posto in classifica.
Attorno al 68′, durante un momento decisivo, il portiere scozzese ha sfortunatamente colpito con il gomito la testa dell’attaccante magiaro. Le immagini, anche riviste, risultano eloquenti: Varga crollato a terra sembrava privo di sensi e i suoi compagni spaventati, allarmati per il suo stato.
Le affermazioni di Szoboszlai
“Non augurerei a nessuno quella sensazione – ha ammesso il calciatore -. Sono stato uno dei primi ad arrivare lì, quella scena mi è rimasta impressa. È stato veramente brutto. Non capisco il protocollo… tutta la nostra panchina ha quasi spinto i paramedici e la barella perché il personale non è stato abbastanza veloce”, avrebbe detto a Magenta Tv evidentemente molto scosso per quanto avvenuto ai danni del compagno. A riportare quel che ha riferito il giocatore è stato il Daily Mail.
Il giocatore del Liverpool ha insistito sulla necessità di rivedere norme e tempistica dell’intervento dello staff medico, indipendentemente dal fatto che l’arbitro dia o meno il permesso a qualcuno di entrare in campo. Al riguardo è arrivata la presa di posizione della Uefa.
Un intervento resosi indispensabile, soprattutto in considerazione del fatto che si tocca un tema delicato quale la sicurezza e la salute dei giocatori, dopo quel che è accaduto a Christian Eriksen colpito da un arresto cardiaco proprio mentre era impegnato con la maglia della sua nazionale, la Danimarca nell’ultimo Europeo.
La replica della Uefa
La replica non si è fatta attendere: la Uefa ha decisamente smentito e ha affidato in pochi passaggi la propria posizione alla BBC che ha riportato, nel pomeriggio di lunedì 24 giugno, quanto affermato.
“L’intervento del medico sociale è avvenuto entro 15 secondi dall’incidente, seguito immediatamente dal secondo medico dello stadio, per effettuare una prima valutazione dell’infortunio e fornire un trattamento adeguato, come da consuete procedure mediche – è stata la dichiarazione dell’Uefa -. La squadra qualificata di emergenza era in attesa a bordo campo, secondo il protocollo, ed è arrivata con la barella non appena è stato richiesto il loro intervento dai medici per evacuare il giocatore per il suo immediato trasferimento in ospedale”.
“Il coordinamento tra tutto lo staff medico sul posto è stato professionale – prosegue la Uefa – e tutto è stato fatto in conformità con le procedure mediche applicabili. Non ci sono stati ritardi nel trattamento e nell’assistenza al giocatore”.
Il post dell’Ungheria
Dopo le prime dichiarazioni alla BBC e alle frasi del ct Rossi, le rassicurazioni sono arrivate dalla stessa federazione magiara che nella notte aveva diramato un ultimo bollettino medico:
“Diverse ossa del viso di Barnabás Varga si sono rotte durante lo scontro durante la partita e ha anche subito una commozione cerebrale. L’attaccante molto probabilmente verrà sottoposto a un intervento chirurgico. Trascorre la notte all’ospedale di Stoccarda. Tutta la squadra fa il tifo per lui!”.
I timori per le condizioni di Vargas
Subito dopo la fine della partita tra i giocatori ungheresi non c’è stato molto spazio per festeggiare la vittoria che ha spinto la nazionale al 3° posto in classifica in attesa di un eventuale ripescaggio tra le migliori quattro terze. A parlare di quanto avvenuto in campo, anche il portiere scozzese rimasto visibilmente provato: “Mi sono ritrovato un po’ confuso per l’accaduto ma ho pensato di dover venire a parlarne e credo di aver fatto bene. È stata una situazione certamente dolorosa anche per me. Spero che adesso stia bene, ma non riesco a ricordare molto di quanto sia accaduto”.
L’apprensione che anche il ct ungherese, l’italiano Marco Rossi, ha esternato nel post gara: “Non so se Varga si sia scontrato col portiere o con uno dei nostri, è stata una situazione confusa, anche per questo c’è stato il controllo VAR (per possibile rigore poi non concesso, ndr). I miei hanno detto che Barnabas non sembrava cosciente, per questo erano preoccupati, e forse anche perché i nostri medici sono arrivati un po’ lentamente magari sottovalutando la situazione. Ovviamente se dovessimo andare avanti a Euro 2024, lui non sarebbe a disposizione”.
Le dichiarazioni del padre
La conferma dell’avvenuta operazione al volto di Varga, anticipata dal post della Federazione, è arrivata da suo padre, il quale è stato contattato da Nemzeti sport. La famiglia ha confermato la drammaticità di quanto avvertito in quei momenti, che hanno affrontato in diretta insieme ai milioni di telespettatori che stavano seguendo la partita.
“Aspettiamo insieme a mia moglie la notizia che ci manderà la fidanzata di Barni – ha detto András Varga – “Per quanto riguarda l’intervento, la fidanzata di Barni, se necessario, fornirà informazioni ogni minuto. Non si sa ancora quando verrà dimesso dall’ospedale di Stoccarda, né per quanto tempo mancherà. Non è un segreto, la famiglia ha vissuto momenti difficili davanti allo schermo televisivo, ma ora possiamo essere più tranquilli”.
Secondo quanto reso noto dallo stesso sito, che ha interpellato il dottor Gergely Pánics, Varga potrebbe essere dimesso già mercoledì se tutto dovesse proseguire per il meglio. Come ha spiegato già il ct degli ungheresi, il nostro Rossi, per il giocatore comunque l’esperienza in Germania si è conclusa con questo terribile infortunio.