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Verona-Juve e il rigore negato: giallo sul “pallone inatteso”, cosa dice il regolamento

Polemiche furibonde per la decisione di Di Bello di non concedere rigore in Verona-Juve per il tocco col braccio di Danilo. Cosa dice il regolamento?

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Non si contano, da ieri sera, i fermi immagine sui social di Danilo che, col braccio larghissimo, colpisce il pallone con la mano nel corso di Verona-Juventus. Sono in tanti a gridare allo scandalo e diversi tifosi della Juventus, più che negare il fallo da penalty, nelle loro “strategie difensive” tirano in ballo vecchi episodi come un analogo tocco di Smalling a inizio campionato, durante Juventus-Roma, non sanzionato. Ma era davvero rigore quello di Danilo? O ha fatto bene Di Bello che, spalleggiato dal Var Guida, non ha concesso il tiro dagli undici metri contro la Juve?

Rigore per il braccio di Danilo? Cosa dice il regolamento

La regola numero 14 del gioco del calcio dice testualmente, secondo l’edizione in vigore del “regolamento del giuoco del calcio” pubblicato dall’Aia e presente anche sul sito della Figc: “Non ogni contatto del pallone con una mano o un braccio di un calciatore costituisce un’infrazione. È un’infrazione se un calciatore:

  • tocca intenzionalmente il pallone con la mano o il braccio, per esempio muovendo la mano o il braccio verso il pallone
  • tocca il pallone con le proprie mani/braccia quando queste sono posizionate in modo innaturale aumentando lo spazio occupato dal corpo. Si considera che un calciatore stia aumentando lo spazio occupato dal proprio corpo in modo innaturale quando la posizione delle sue mani/braccia non è conseguenza del movimento del corpo per quella specifica situazione o non è giustificabile da tale movimento. Avendo le mani/braccia in una tale posizione, il calciatore si assume il rischio che vengano colpite dal pallone e di essere quindi sanzionato
  • segna nella porta avversaria: – direttamente con le proprie mani/braccia, anche se in modo accidentale, compreso il portiere – immediatamente dopo che il pallone ha toccato le sue mani/braccia anche se in modo accidentale.

Tocco di braccio in area, il chiarimento di Aia e Figc

Dunque a leggere il regolamento il tocco di Danilo dopo il pallone giocato da Dawidowicz dovrebbe essere punito col rigore? In realtà sulla questione l’Associazione Italiana Arbitri ha effettuato un chiarimento.

  • non ogni contatto tra mano/braccio e pallone costituisce un’infrazione
  • gli arbitri devono giudicare la “legittimità” della posizione della mano o del braccio in relazione al movimento che il calciatore sta facendo in quella specifica situazione

Insomma, più spazio alla discrezionalità arbitrale con l’introduzione del concetto del “pallone inatteso” tirato in ballo da diversi addetti ai lavori, dagli ex arbitri Marelli, Calvarese e Pieri, per spiegare la mancata concessione del penalty. La distanza tra i due calciatori in questo caso era minima, il pallone colpito da Dawidowicz è schizzato via a forte velocità e Danilo ha frenato il pallone in modo involontario, in caduta, con un movimento congruo. Pallone che, per giunta, non era diretto verso la porta.

Rigore negato contro la Juve, il Tweet del Verona e la bufera

Ovviamente, però, “scoprire” che un tocco del difensore col braccio larghissimo in area non è da considerare rigore è abbastanza spiazzante. Lo stesso Verona, subito dopo la partita di ieri, ha pubblicato un post muto con un frame che è anche l’immagine di questo articolo. E che ha scatenato vivaci discussioni. “Ladri”, scrive indignato Marcos. “Impazzite banda di razzisti”, replica avvelenato un tifoso bianconero. “È tornata la Juve“, scrivono ironicamente diversi tifosi di altre squadre, soprattutto del Napoli. Mentre una sintesi condivisibile la fa il giornalista del quotidiano Libero, Fabrizio Biasin: “Il gol di Danilo in JuveInter è ‘giusto’ per chiunque sia minimamente oggettivo, ma non per il regolamento. Il rigore per il Verona è ‘giusto’ per chiunque sia minimamente oggettivo, ma non per il regolamento. Il problema è il regolamento, perché va contro il buonsenso”.

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