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Vlahovic, ruolo e Allegri: Morata torna a parlare dell’addio alla Juventus

Lo spagnolo, lasciata Torino in estate per accasarsi all’Atletico Madrid, ha svelato come sono andate le cose negli ultimi mesi in bianconero.

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Dopo le parole di Zakaria e quelle ancora precedenti di Matthijs De Ligt, anche un altro bianconero è tornato a parlare della scorsa stagione alla Juventus chiarendo le ragioni del proprio addio: Alvaro Morata.

Addio alla Juventus, Morata ne era già convinto

Lo spagnolo in particolare ha svelato che la decisione di non rimanere a Torino una volta terminato a giugno il suo prestito in bianconero l’aveva presa già da tempo.

Sapevo che sarei tornato all’Atletico Madrid. Alla Juventus mi sono sempre sentito bene, ma credo molto al destino e mi mancava vincere qualcosa con l’Atletico. Durante la scorsa stagione lo avevo già anticipato a mia moglie e alla mia famiglia. Ho continuato a sentirmi con i compagni, a guardare le partite della squadra” ha raccontato alla radio spagnola El Larguero l’attaccante iberico.

L’intervento di Allegri per la permanenza di Morata

Costui ha poi spiegato che già a gennaio in realtà aveva preso in considerazione l’idea di cambiare subito aria ma le parole di Allegri lo hanno dissuaso dal muoversi immediatamente.

Arrivato Vlahovic pensavo che non avrei giocato tanto. Ma ho parlato con Allegri e mi ha detto che non mi sarei mosso dalla Juve, che avrei dovuto giocare con Vlahovic, largo a sinistra: per me era uno sforzo, ma alla fine ho dimostrato di poterlo fare” ha dichiarato Morata, finito poi all’Atletico Madrid nonostante le avances portategli in tempi non sospetti dal Barcellona.

“C’è stata l’opportunità di andare al Barcellona. Ho anche parlato con Xavi. Ma la verità è che oltre al Barcellona ho avuto altre quattro o cinque buone possibilità”.

Il rimpianto di Morata alla Juventus

Morata dunque ora sta cercando di conquistare nuovi trofei alle dipendenze del “Cholo” Simeone, allenatore col quale, nonostante le voci di una possibile frizione, ha confermato di avere da tempo un buonissimo rapporto.

“Il mio rapporto con lui è fenomenale, è il mio capo e c’è rispetto, quando me ne sono andato alla Juve gli ho scritto per dirgli che mi sarebbe piaciuto lavorare ancora con lui. Le voci su un presunto cattivo rapporto fra di noi non so da dove siano uscite. Con poche persone nel mondo del calcio ho avuto brutti rapporti. Con lui solo confronti per il bene della squadra”.

La Juventus dunque è solo un ricordo ora per Morata che però, dei trascorsi bianconeri, conserva ancora un rimpianto: “Peccato aver perso la finale di Coppa Italia con l’Inter”.

Vlahovic, ruolo e Allegri: Morata torna a parlare dell’addio alla Juventus Fonte: Getty

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