L’autorevole sacralità della Rai o il tambureggiante racconto su Sky? Il dilemma si ripropone ogni volta che gioca l’Italia. La stessa partita descritta con toni e modalità completamente divergenti, anche se con un filo conduttore comune: la passione per i colori azzurri dei telecronisti, Alberto Rimedio e Fabio Caressa, e delle loro spalle al commento: Antonio Di Gennaro per la Rai, Beppe Bergomi per Sky.
Italia-Belgio sulla Rai
Rimedio è di una franchezza disarmante in apertura di collegamento: “Il Belgio è la squadra più forte”. Poi però le cose in campo vanno diversamente e arriva l’esplosione al gol del vantaggio dell‘Italia: “Barella, la benzina che infiamma il motore azzurro”. Delirio anche in occasione del 2-0: “Lorenzo il Magnifico segna un gol spettacolare”. Ma si fa presto a passare dalle stelle alle stalle, col rigore concesso ai Diavoli Rossi e trasformato da Lukaku: “No, negli ultimi trenta secondi del primo tempo no. Così no”. Dopo un intervallo quasi funereo, la ripresa vive di ansie, palpitazioni e gaffe: “Il palo, il palo: occasione clamorosa fallita da Lukaku (in realtà a respingere era stato il sedere di Spinazzola, ndr)”. Al 90′, però, la liberazione: “È finita, è finita”.
Italia-Belgio su Sky
Martellante, come di consueto, il timbro narrativo di Caressa su Sky. L’arringa pre partita è insolitamente sobria: “Rispetto per tutti, paura di nessuno”. Senza freni, però, l’esultanza al vantaggio di Barella: “Gaaaal”. Entusiasmo, poi, al raddoppio azzurro: “Looorenzooo Insigneeeee, eccolo il destro a giro, eccola la mattonella”. Poi, dopo una ripresa di speranze e spaventi, il convulso finale vissuto quasi in trance mistica, con tanto di “Chiellini, Chiellini” che ricorda il leggendario “Cannavaro, Cannavaro” di Germania 2006. Infine la preghiera al 97′ e l’esplosione finale: “Santo benedetto uomo fischia o vuoi arrivare sino a domattina? E andiamooo, torniamo a cantare l’inno a Wembley, senza paura”.
Rimedio o Caressa? Il web si divide
Tifosi e addetti ai lavori si dividono in due fazioni. Caustico il commento di Paolo Dotto, dalle colonne del Corriere dello Sport. Nel commentare la perla di Insigne, il giornalista scrive: “Gol di rara bellezza e semifinale con la Spagna, risultato già notevole di suo che aiuta a ritrovare, insieme a tante altre cose, il gusto antico della vita, delle felicità innocenti, del patriottismo ondivago, e per cui vale la pena di sopportare di tutto, persino le impennate cavernicole di Caressa (nessuno gli spiega che anche il rumore pubblico deve obbedire a un’estetica oltre che alla salute dei timpani?)”. Diversi utenti invece se la prendono con Rimedio: “Che Doku ha velocità e potenza ma non è tecnico l’avrà detto 10 volte…ma come si fa? Ma ci è o ci fa?”. “Io invece non sopporto gli interventi da bordo campo di Antinelli, sembra un ultrà inviato sul rettangolo verde”, ammette una tifosa. “Scelgo Sky tutta la vita, come ti trasporta Caressa nessuno”, scrive un giovane fan. “A me ha fatto venire il mal d’orecchie”, precisa un altro utente. “Fate come me, che spengo l’audio: tutti e due sospirano, ansimano, strillano e fanno venire le palpitazioni. Ma anche basta”.