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Atletica, Jacobs scaccia via ansie e paure: "Tempi alti a Rieti? Conta andare forte a Parigi..."

La due giorni di Rieti ha visto l'azzurro limare i tempi di batteria in batteria, ma il 10"08 finale ha alimentato qualche dubbio sulla sua condizione

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Roberto Barbacci

Roberto Barbacci

Giornalista

Giornalista (pubblicista) sportivo a tutto campo, è il tuttologo di Virgilio Sport. Provate a chiedergli di boxe, di scherma, di volley o di curling: ve ne farà innamorare

La copertina se l’è presa tutta Fausto Desalu, e forse è un bene per Marcell Jacobs, che in qualche modo ha trovato un “alleato” per evitare di attirare su di sé qualche occhiataccia di troppo. Perché la due giorni di Rieti e la simulazione voluta da Rana Reider, tecnico di diversi atleti che correranno ai giochi di Parigi (e che da un paio di mesi si allenano sulla pista del “Guidobaldi”), non è andata proprio secondo le attese: tempi alti sia al sabato che alla domenica, e sostanziale passo indietro in vista dell’appuntamento clou della stagione. Anche se il tutto va preso (al solito) con le dovute cautele.

“Il caldo non ha aiutato. I rivali? Thompson non è una sorpresa”

Jacobs domenica sera s’è mostrato sereno, nemmeno troppo preoccupato dall’esito della pista. Anche se ha ammesso chiaramente che “con questi tempi a Parigi non vado da nessuna parte”. Il messaggio è arrivato forte e chiaro: “Sono perfettamente consapevole che devo dare di più. In Francia arriverò da campione in carica e voglio ambire a una medaglia”.

Non sono mancate però le attenuanti del caso: “Faceva davvero caldo, più di quanto abbia mai fatto in questo periodo di lavoro sulla pista di Rieti, e c’era anche parecchia umidità. Le gambe un po’ ne hanno risentito, però provo a guardare un dato positivo: nel corso della due giorni di test sono andato sempre progredendo con i tempi, e quella è la strada da seguire. Va da sé che il picco di forma arriverà tra tre settimane: contava fare le prove, non stampare dei tempi altisonanti. Anche se so di dover lavorare ancora tanto”.

Incalzato sui possibili rivali nella corsa all’oro, Jacobs non s’è nascosto: Kishane Thompson già lo scorso anno aveva corso 9”80 in Cina, per cui non credo sia giusto parlare di sorpresa e sicuramente sarà un avversario da temere. Anche Lyles ha fatto tempi importanti, ma è tutto nella norma. Quello che conterà di più sarà arrivare tra tre settimane a Parigi con la giusta condizione per poter correre davvero forte. Quello che ci diciamo adesso conta relativamente”.

Reider soddisfatto: “Marcell ha dato tutto, bene così”

Nella due giorni reatina, Jacobs s’è presentato con un 10”17 al sabato in batteria, migliorando di un centesimo il tempo nella semifinale di domenica pomeriggio per poi abbassare il crono a 10”08 in finale (dietro di lui il cinese Xie con 10”09 e il canadese De Grasse con 10”11).

Rana Reider s’è detto fiducioso e abbastanza soddisfatto per quanto ha potuto vedere: “Marcell ha corso migliorandosi di batteria in batteria e ha dato veramente tutto quello che aveva. Personalmente ritengo che siano state tre prestazioni incoraggianti e che fanno ben sperare in vista delle prove di Parigi”, ha commentato il tecnico statunitense. Che continuerà a monitorare da vicino Marcell, che resterà al lavoro a Rieti prima di spostarsi a fine mese nella capitale francese.

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