Il dado è tratto, la decisione è presa. Dopo due anni, vissuti a cento all’ora, Guido Pagliuca rescinde il contratto con la Juve Stabia e approda all’Empoli. La notizia non è ancora ufficiale, lo sarà nelle prossime ore, ma i segnali sono incontrovertibili.
Due anni nei quali le Vespe hanno vissuto il periodo più incredibile della propria storia ultracentenaria. Una clamorosa promozione in Serie B conquistata con giornate di anticipo e 10 punti di vantaggio verso corazzate come Benevento, Avellino, Casertana, Crotone, Foggia e Catania.
Per non tacere della cavalcata nell’ultima cadetteria dove la squadra di Castellammare di Stabia ha sfiorato la finale promozione. Tutti fattori, che, inevitabilmente, hanno attirato l’attenzione di club con grande forza economica, almeno per la Serie B, come l’Empoli.
Il rinnovo di Lovisa e il nuovo tecnico
Il saluto di Pagliuca alla Juve Stabia è arrivato via Social ed è stato commovente (e virale) come si conviene ad una rescissione consensuale. Ma in casa Vespe non sono abituati a farsi trovare impreparati.
E se da un lato la rescissione con Pagliuca era messa in conto (al suo posto potrebbe arrivare uno tra Ignazio Abate e Attilio Tesser), non ci saranno sorprese per l’altro grande artefice del biennio della Juve Stabia, il direttore sportivo Matteo Lovisa.
Per la sua conferma verrà fatto uno strappo alla regola della fair-play finanziario che le Vespe si sono imposte.
Tutti pezzi di un progetto solido, ambizioso e che per certi versi può essere un progetto pilota per il rilancio del disastrato calcio italiano. Di tutto questo e di molto altro abbiamo parlato con il Direttore della Comunicazione e Responsabile dell’Ufficio Stampa della Juve Stabia Mario Di Capua. Ecco cosa ci ha raccontato
L’intervista a Mario Di Capua
Buongiorno direttore e grazie della disponibilità all’intervista partiamo subito da questo biennio. I risultati sono una sorpresa oppure li avevate prefissati a inizio stagione?
“Pensando a quello che abbiamo programmato all’inizio della stagione 2024-2025 direi di no. Le conferme di Pagliuca, Lovisa e di un blocco di giocatori che si conoscevano bene sono stati fattori importanti. Ma è stata una scelta in assoluta continuità con l’anno della promozione. Nel senso che si partiva per una salvezza tranquilla e si è arrivati a vincere il campionato con 10 punti di vantaggio, tra giornate di anticipo sulla fine del torneo e su squadre come Benevento, Avellino, Casertana, Crotone, Foggia e Catania. E la stessa cosa si è provato a fare in Serie B.
Diciamo che un po’ ci si credeva già dall’inizio del campionato, c’era la volontà di ripetersi, però è chiaro che arrivare a questo livello e tenendo dietro squadre importanti (penso in particolare al Palermo) anche nel turno preliminare dei playoff, significa aver fatto qualcosa di più di quello che si poteva sognare. Un lavoro fatto sfruttando a pieno le idee giuste e la programmazione”
E a proposito di programmazione, continuerete sulla linea dei giovani da valorizzare o puntate ad investire su un gruppo stabile?
“La Società avrà sempre lo stesso imprinting, il Presidente Andrea Langella vuole una società sostenibile e si punterà sullo stesso modus operandi, ovvero cercare dei giovani di qualità. Ma magari anche di proprietà o possibilmente di avere delle soluzioni come prestito con diritto di riscatto magari per la nostra società. Operazioni tipo quelle fatte con Adorante, Pierobon e Mosti (che ha appena prolungato fino al 2027).
Le tre operazioni di mercato fatte dal DS Lovisa nel gennaio del 2024, quando si era al primo posto in Serie C ma appena a metà campionato. Tre operazioni che ad esempio nel caso di Adorante hanno portato 12 gol decisivi in Serie C e tanti risultati importanti in Serie B. In sostanza giocatori giovani, ma con voglia di mettersi in mostra in serie B, magari anche derivanti da una buona serie C. Operazioni a cui aggiungere qualche nome più altisonante da verificare magari nel corso del mercato”.
Passiamo al tifo, il “primo motore immobile” delle Vespe. Cosa è successo nel rapporto con la Società?
“La piazza è completamente a fianco di questa squadra che ha riconquistato tutti grazie al sudore e al sacrificio sul campo e grazie chiaramente agli investimenti del Presidente e ad un grande trascinatore come Guido Pagliuca in panchina. Ma è stato riconquistato il tifo anche grazie al lavoro del direttore sportivo Lovisa e a quello dei ragazzi in campo che hanno dimostrato, giorno per giorno, di sudare la maglia. Poi arrivano i risultati ed è ancora meglio.
La piazza li ha seguiti dall’inizio perché ha verificato in prima persona che c’era una squadra che lottava sul campo diversamente dalle precedenti. Nel senso che 2/3 anni fa c’era stato un po’ di distacco. Si è visto subito un attaccamento totale alla causa. Quest’anno poi si è visto un tifo che, pian piano, è cresciuto anche in
numero di spettatori allo stadio.
Del resto, avevamo una squadra che dopo un grande campionato, quello della promozione, il campionato di Serie C più importante della nostra storia ha stabilito anche il record delle partecipazioni in Serie B. E quindi la piazza è stata ancora più vicina. E sono stati sempre molto vicini nonostante un cambio che c’è stato nella tifoseria storica della Juve Stabia. Possiamo dire che la tifoseria ha trascinato la squadra e la squadra a sua volta ha trascinato la tifoseria.
C’era un Presidente, l’ex Presidente Manniello, che diceva che il Romeo Menti può essere fondamentale perché ci può portare almeno 10 punti in più in campionato. Quello che si è visto sia in campionato che nei play-off. Questa squadra era ancor più forte in casa perché aveva dietro una tifoseria calda, passionale seguita e apprezzata in tutta Italia e in Europa”.
La domanda finale non può che essere per il Menti? Cosa è previsto?
Durante la stagione 2024-2525 era chiaro che la squadra stava realizzando un’impresa titanica quindi la società, e l’Amministrazione Comunale hanno iniziato a progettare qualcosa, per non farsi trovare impreparati. Nel frattempo, della Regione Campania sono arrivati 5 milioni di euro di contributo che saranno utilizzato per migliorare la struttura.
Ci sono altri due contributi per migliorie che sono stati già appaltati dal Comune di Castellammare di Stabia e dalla Città Metropolitana. Già quest’anno poi ci saranno modifiche di abbellimento, perché ora lo Stadio è in regola per la Serie B e non si vogliono rischiare ulteriori partite in campo neutro. Si lavorerà sul manto.
Si pensa anche all’ampliamento per essere pronti nel caso in cui ci dovesse essere l’opportunità di giocare in un altro campionato importante, magari anche superiore. In sostanza non è che la Società sta dicendo al Comune “Noi investiamo per arrivare in Serie A” però nel caso di un successo sportivo importante ci faremo trovare pronti”