Accade che in una splendida sera di Champions League, Francoforte, il fortino dei Franchi, si trasforma in Osimhen-furt, il guado dell’attaccante nigeriano: Napoli splendido, l’andata degli ottavi di finale di Champions League tra l’Eintracht e gli Azzurri finisce 2-0 per gli uomini di Luciano Spalletti, gol di Osimhen al 40′ del primo tempo e di Di Lorenzo al 20′ del secondo. Stavolta facile per il nigeriano: gli è bastato appoggiare in rete l’ottimo assist di Lozano. Colpo da biliardo per il raddoppio del capitano.
La nota lietissima è il ritorno di Lozano a livelli altissimi e la conferma di due fenomeni nei rispettivi ruoli, Lobotka e Kim. Quella meno felice è il rigore sbagliato da Kvaratskhelia: calciato bene ma Trapp ha fatto meglio di lui. Nel personalissimo duello tra l’attaccante e il portiere, stasera Trapp ha stravinto ma la reazione psicologica di Kvara all’errore è stata da campione. Vietato esultare, c’è ancora il ritorno, ma sognare fa bene al cuore e all’anima.
- Il Napoli ha fatto la partita
- Le formazioni di Eintracht-Napoli
- Ultras Eintracht-Napoli: gemellaggi, rivalità, incidenti e fermi
- La coreografia di Eintracht-Napoli
- Eintracht-Napoli gli highlights della partita
- Le pagelle di Eintracht-Napoli
- Il calendario del Napoli tra campionato e Champions
Il Napoli ha fatto la partita
Se il Napoli fa il Napoli – è stato il liet motiv che rimbalzava dalla bocca di intenditori e addetti ai lavori a quella di tifosi e appassionati – non c’è storia: lo dettavano i numeri di una stagione perfetta, in cui in partenopei si sono concessi il lusso di un dominio incontrastato in serie A ma anche nella fase a gironi di Champions. Solo due sconfitte in stagione – contro Inter in campionato e Cremonese in coppa Italia – per una squadra a fortissima trazione offensiva con 20 gol fatti in Champions League e 56 in campionato. L’epilogo? Il Napoli ha fatto il Napoli, ha fatto la partita, ha fatto il primo capolavoro.
Le formazioni di Eintracht-Napoli
Difesa a quattro con tre a centrocampo a fare da filtro tra retroguardia e attacco, con i tre offensivi schierati da entrambi gli allenatori.
Le scelte di Spalletti: Lozano e Olivera
Luciano Spalletti e il 4-3-3: fuori Politano, che perde il ballottaggio con Lozano, ma questa è una novità relativa, visto che il dualismo va avanti da inizio stagione e, verosimilmente, durerà fino a fine stagione.
L’uno e l’altro hanno mostrato di essere altrettanto duttili e funzionali. La vera sorpresa, semmai, è la rinuncia a Mario Rui, a cui viene preferito Olivera da quarto di difesa. Per il resto, l’allenatore toscano schiera la formazione annunciata: in campo tutti i titolarissimi. Osimhen e Kvaratskhelia osservati speciali
Napoli in tenuta bianca, divisa nera per l’Eintracht.
Aurelio De Laurentiis presente
C’è anche il presidente, Aurelio De Laurentiis, di fianco alla squadra. il patron, dopo aver fatto qualche passo sul terreno di gioco insieme alla squadra che saggiava le condizioni del campo, si è accomodato n tribuna per seguire l’intera partita. Non ha mai nascosto, De Laurentiis, il suo grande sogno: vincere la Champions League.
L’undici di Glasner: Kolo Mouani c’è
Modulo speculare, 4-3-3 anche per i tedeschi che affidano le chiavi del reparto offensivo al tridente composto da Lindstrom, Kolo Mouani e Gotze, assistiti dal trio di mediana Kamada, Jakic e Sow.
Ultras Eintracht-Napoli: gemellaggi, rivalità, incidenti e fermi
Francoforte blindata, clima di tensione dalla vigilia e servizio d’ordine rafforzato: la gara tra Eintracht e Napoli e una sfida nella sfida che obbliga a monitorare anche quel che accade fuori dallo stadio e, successivamente, sugli spalti. Le dinamiche geo-politiche e, più semplicemente le alleanze e i gemellaggi tra gruppi di ultras, portano a tenere sotto osservazione il clima che fa da cornice al calcio giocato.
Dopo lo scontro tra Delije e Fedayn l’allerta è massima
Ad alimentare tensione, certo, l’episodio ancora troppo fresco dello scontro a distanza che nelle ultime ore ha tenuto banco tra Belgrado e Roma e che ha interessato gli ultras della Stella Rossa e quelli giallorossi dei Fedayn: lo striscione rubato e bruciato dai Delije (gemellati col tifo Azzurro), la presenza compatta e silenziosa dei Fedayn all’Olimpico nella gara di domenica 19 febbraio all’Olimpico contro il Verona con il tributo del tifo capitolino allo storico gruppo del Quadraro, i cori ripetuti contro Napoli fatti partire dalla curva Sud, gli intrecci di altre tifoserie per rapporti di stretta vicinanza con quella o quell’altra fazione.
Il gemellaggio tra ultras dell’Eintracht e dell’Atalanta
Sono fasi storiche delicate per l’intero movimento ultras e, camminando su un filo di equilibrio molto sottile, il rischio di una escalation improvvisa è dietro l’angolo. Non bastasse, a creare ulteriore tensione il fatto che il tifo caldo dell’Eintracht sia gemellato con i tifosi dell’Atalanta, il cui rapporto con quello partenopeo è conflittuale.
L’amicizia degli ultras di Napoli, Borussia Dortmund e Herta Berlino
Dulcis in fundo, la paura che a supporto dei tifosi napoletani – circa 3000, settore ospiti sold out – potessero sopraggiungere quelli, gemellati, del Borussia Dortmund e dell’Herta Berlino.
Gli scontri, lontano dal Deutsche Bank Park, ci sono stati: qualche tifoso del Napoli ferito, un gruppo cacciato da un pub a spintoni e manate, almeno nove fermi tra i supporters del Francoforte e un’altra ventina di tifosi già noti alle forze dell’ordine tenuti lontani dallo stadio.
I vergognosi adesivi contro i tifosi del Napoli
Gli adesivi della vergogna sono apparsi in diversi quartieri di Francoforte prima del match: lo stemma del Napoli, sotto il quale è adagiato il disegno delle feci, e su cui campeggia la scritta “Terroni di merda”.
La coreografia di Eintracht-Napoli
Un gioco di fumo e luci: è la scelta dei tifosi dell’Eintracht Francoforte per caricare la squadra. Fumogeni lungo tutto il settore di curva cui ha fatto immediatamente seguito una sciarpata.
Eintracht-Napoli la diretta live testuale della partita
Eintracht-Napoli gli highlights della partita
Al 2′ il forcing immediato del Napoli porta alla prima azione pericolosa dei partenopei: Kvaratskhelia si inserisce dalla sinistra, velo di Zielinski, Sow anticipa Anguissa al momento del tiro.
Al 4′ reazione immediata dei padroni di casa che non mostrano timore reverenziale e si affidano a ripartenze in velocità: Lindstrom sguscia sulla fascia, Lobotka stoppa la conclusione di Kamada e Kolo Muani, che recupera palla, tenta un diagonale impossibile che si spegne a lato.
Al 10′ Goetze tenta il sinistro al volo dal limite, palla sul fondo.
Al 19′ sugli sviluppi di un corner, Kvaratskhelia colpisce di stinco dal limite dell’area e la palla arriva, con rimbalzo, tra i guanti di Trapp che la mette in calcio d’angolo.
Al 34′ Di Lorenzo serve Lozano che scatta in area e conclude a rete, palla sulla base del palo. Sugli sviluppi, Osimhen ruba palla a Buta che lo scalcia in area: rigore sacrosanto concesso da Soares Dias.
RIGORE NAPOLI: Kvaratskhelia contro Trapp: il georgiano calcia alla destra del portiere che indovina la direzione e respinge.
Al 40′ Napoli in vantaggio con Osimhen ma il gol è grande merito di Lozano che si fa mezza fascia destra per servire al compagno un pallone che va solo spinto oltre la linea.
Al 41′ gol annullato al Napoli. Di nuovo la premiata ditta Lozano-Osimhen col primo che assiste il secondo, conclusione vincente ma c’era fuorigioco.
Al 14′ della ripresa espulso Kolo Muani, piede a martello sulla caviglia di Anguissa.
Al 20′ del secondo tempo il Napoli raddoppia. Rete di Di Lorenzo. Triangolo in verticale tra Anguissa e Kvaratskhelia che appoggia di tacco verso Di Lorenzo, piatto preciso alle spalle di Trapp.
Al 28′ del secondo tempo Anguissa sfonda in area, scivola al momento del tiro ma riesce a girarla da terra, sfiorando il palo lontano.
Al 36′ della ripresa rasoterra di Osimhen da posizione defilata, Trapp si accartoccia sulla sfera.
Le pagelle di Eintracht-Napoli
Le pagelle del Napoli
- Meret 6,5: solo un paio di interventi, neppure difficili, e la solita, puntuale amministrazione di un reparto che ha concesso praticamente nulla.
- Di Lorenzo 7,5: spinge come un dannato, poi corre in copertura. Sforna un paio di assist, non sbaglia un pallone. E piazza la conclusione del raddoppio con una precisione millimetrica, a dimostrazione che i piedi buoni ce li ha, eccome.
- Rrahmani 6,5: fa il muro, usa il fisico, mai in ritardi su una marcatura e ci mette anche qualche sortita offensiva.
- Kim 7,5: dove vede spazi liberi, lui lavora di pialla e cemento e issa muri. Invalicabili. Spende bene un cartellino giallo.
- Olivera 6,5: ripaga bene la fiducia di Spalletti che, pure, nel primo tempo lo richiama in un paio di circostanze per tenerlo concentrato. Mette carattere e grinta, dialoga bene con i compagni.
- Anguissa 7: diga. Lavoro asfissiante di pressing, recupera palloni a catena di montaggio e induce al fallo – che ne determinerà l’espulsione – di Kolo Muani dopo averlo anticipato nettamente.
- Lobotka 7,5: geometra e artista. Pennella e rifinisce, imposta e manovra, mette ordine e detta i tempi. Rende semplice ogni giocata. Vederlo giocare a testa alta è un piacere.
- Zielinski 6,5: tanta quantità, macina chilometri e tenta qualche incursione. Gara di sacrificio ed è una parte che sa recitare alla grande
- Lozano 7,5: finalmente batte un colpo da fuoriclasse. Ha fatto la partita che non gli si vedeva fare da mesi: il gol di Osimhen è suo per tre quarti, crea scompiglio in area avversaria e domina la fascia destra. Bentornato, mnessicano.
- Osimhen 8: il gol stavolta è semplice ma anche stasera ha messo in archivio una prestazione da incorniciare. Osi è incontenibile, irrefrenabile, non lo fermano nemmeno in tre in marcatura a uomo. E quanto è utile, ai compagni, il lavoro di copertura: da porta a porta, prima aiuta in difesa, poi va a stravolgere i piani delle difese avversarie. Unico.
- Kvaratskhelia 7: fantasia al servizio della concretezza. Trascina i compagni poi gli capita l’occasione per sbloccare la gara e la spreca dagli undici metri. Credi che l’episodio possa condizionarlo, invece manco per niente: il secondo tempo è uno spettacolo, l’assist per Di Lorenzo che porta al raddoppio del capitano vale il biglietto. Fonte:
- All. Spalletti 8: il Napoli gioca un calcio totale, mostra una facilità incredibile nel recupero del palloni, riesce a creare almeno sette, otto palle gol nitide a partita. Diranno che è un azzardo ma tra questo Napoli e quel Barcellona stratosferico, che aveva in panchina Pep Guardiola, di grosse differenze non ce ne sono. Tecniche, forse quelle ancora ci sono ma dal punto di vista della manovra e del gioco, se vi sono differenze si stanno assottigliando con il passare delle giornate.
Le pagelle dell’Eintracht, il top e il flop
- Trapp 7,5: non solo per il rigore parato ma anche per una serie di interventi che hanno reso meno pesante il passivo dell’Eintracht. Il migliore dei suoi per distacco.
- Kolo Mouani 5: nei primi 10′ conferma le aspettative, è vivo, mobile, si fa vedere spesso i compagni e battaglia con la difesa del Napoli. Si spegne col passare dei minuti fino al brutto fallo che gli vale l’espulsione: out nella sfida di ritorno.
La pagella dell’arbitro
Il portoghese Artur Dias non sbaglia nulla ed è sempre posizionato benissimo. Bene sulla decisone che ha portato al rigore del Napoli: ha visto in tempo reale che il fallo su Osi era stato commesso in area. Bravo ad annullare il secondo gol del nigeriano, fuorigioco netto e bene anche sul fallo di Kolo Mouani sanzionato con il rosso.
Il calendario del Napoli tra campionato e Champions
Nessun dubbio sul fatto che, da qui alle prossime gare, il focus del Napoli sarà dedicato alla gara di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, per la quale c’è, in realtà ancora del tempo: la sfida del Maradona, infatti, è in calendario il prossimo 15 marzo.
A fare da accompagnamento al “save the date”, tre partite di campionato: la prima in trasferta contro l’Empoli del 25 febbraio, le altre due in casa contro, rispettivamente, Lazio e Atalanta il 3 e l’11 marzo.