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Champions League, il City demolisce il Bayern: c'è la zampata di Haaland

Tuche travolto all'Ethiad: è una giocata individuale di Rodri a sbloccare la gara, poi mettono lo zampino nel punteggio Bernardo Silva e il solito Haaland.

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Pep Guardiola e Thomas Tuchel tornano a sfidarsi dopo la finale del 2020 che arrise all’allenatore tedesco, allora alla guida del Chelsea: è un confronto tra due macchine pressocché perfette, se è vero che il Manchester City è la seconda migliore difesa del lotto e ha appena calato un settebello ai danni del Lipsia e che il Bayern Monaco vanta tenuta ancora più ermetica (2 i gol subiti) e filotto completo, comprese l’andata e il ritorno contro il PSG. Il solo assente è Choupo-Moting, fermato da noie al ginocchio.

Rodri concretizza la pressione del Manchester City

Inizio prudente da parte delle due corazzate, tocca a Haaland, capocannoniere della Champions con 10 centri, sferrare i primi attacchi, inserendosi prima sul rinvio di Sommer e impegnando poi il sostituto di Neuer con un sinistro da ingresso area. Quando è il Bayern a mettere il naso nell’area inglese, con Dias puntuale sulla conclusione di Musiala, la squadra di Guardiola passa grazie alla conclusione a giro di Rodri, che da 20 metri battezza l’incrocio. Gli azzurrini potrebbero raddoppiare nell’azione successiva, ma Gundogan esalta da distanza ravvicinata i riflessi di Sommer, che sventa di piede.

Bernardo Silva e Haaland chiudono i conti

A suonare la carica, dopo un tentativo sul duplice fischio, è l’ex Bayern Sané, che invita in un paio di circostanze Ederson alla respinta: il Manchester City torna subito in carreggiata, guadagnandosi con una stilettata di Aké l’angolo su cui svetta pericoloso Ruben Dias. Al 70′ l’opaco Bernardo Silva lascia il segno: palla persa da Upamecano e con un tacco Grealish innesca il cross di Haaland per il portoghese, 2-0; passano cinque minuti e il norvegese mette infine il suo sigillo, che porta a 45 le marcature in stagione, di destro. Il punteggio nel finale rischia di essere ancora più severo per Tuchel, sono Julian Alvarez e Rodri a sfiorare la quaterna.

Manchester City-Bayern Monaco, i migliori e i peggiori

Dias 7 Tra i più propositivi in attacco a bocce ferme, rivela attenzione in fase di chiusura dietro

Rodri 7 Azzecca il momento giusto per firmare la prima rete in Champions, tra l’altro di pregevole fattura

Bernardo Silva 6.5 Il giallo su Musiala denota una sera fuori radar, poi il raddoppio lo rimette in pista

Sané 6.5 L’ultimo a mollare in una squadra apparsa sfilacciata: ci prova, ma non riapre la contesa

Gnabry 5 Sulla sua fascia i guizzi invece latitano, mai in partita

Sommer 6.5 Talora eccede nel controllo della sfera, ma evita ai campioni di Germania un passivo più ampio

Haaland 6.5 Entra ed esce dalla gara, ma è sempre pericoloso: sale a quota 11 in Champions chiudendo i conti

De Ligt 6 Non è comodo mettere la museruola a un robot, ma l’ex Ajax e Juventus battaglia e non fa i disastri di Upamecano

Manchester City-Bayern Monaco, il tabellino

Manchester City-Bayern Monaco 3-0 (1-0)

Marcatori: 27′ Rodri (MC), 25′ st Bernardo Silva (MC), 31′ st Haaland (MC).

Manchester City (3-2-4-1): Ederson; Ruben Dias, Stones, Akè; Akanjii, Rodri; Gundogan, De Bruyne (23′ st Alvarez), Bernardo Silva, Grealish; Haaland. Allenatore: Guardiola. A disposizione: Ortega, Carlson, Walker, Phillips, Laporte, Alvarez, Gomez, Mahrez, Perrone, Palmer, Lewis.

Bayern Monaco (4-2-3-1): Sommer; Davies (35′ st Cancelo), Upamecano, De Ligt, Pavard; Kimmich, Goretzka; Musiala (21′ st Mané), Coman, Sané; Gnabry (35′ st Muller). All.: Tuchel. A disposizione: Ulreich, Schenk, Mané, Sarr, Cancelo, Blind, Muller, Gravenberch, Tel, Mazraoui, Stanisic.

Ammoniti: Bernardo Silva (MC), Davies (BM), Pavard (BM).

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