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Con i Conceicao, i Thuram, Weah, Maldini e Sottil la Serie A è una famiglia allargata

Quando il campionato diventa un affare di famiglia. Come i figli d'arte e i padri celebri si stanno rendendo protagonisti, le new entry in serie A

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Dario Santoro

Dario Santoro

Giornalista

Scrive, commenta, racconta lo sport in tutte le sfaccettature. Tocca l'apice quando ha modo di concentrarsi sule interviste ai grandi protagonisti

La Serie A italiana sta assumendo sempre più le sembianze di una grande famiglia allargata. Con l’arrivo ultimo di Sergio Conceicao sulla panchina del Milan, si estende la collezione di padri e figli d’arte nel nostro campionato. Il tutto scandito da una domenica di fine anno che sembra disegnata negli anelli di un albero genealogico e sarà destinata a rimanere nella storia.

Napoli-Venezia, Stankovic figlio d’arte di Dejan ferma Lukaku

Si comincia nel pomeriggio di sole del Maradona con Filip Stankovic, portiere serbo del Venezia figlio di Dejan, che si allunga in tutto il suo metro e novanta per parare il rigore a Lukaku. Dopo racconterà di aver allenato Romelu a calciare dal dischetto quando era nelle giovanili dell’Inter. Evidentemente, dopo anni, quello più allenato sembra lui.

Juventus-Fiorentina: Thuram e Sottil, i figli d’arte protagonisti

Si prosegue in fascia pre serale all’Allianz Stadium quando Khephren Thuram, figlio del mitico Lilian, fa doppietta in Juventus-Fiorentina assurgendo per la prima volta al proscenio al fianco del fratello maggiore Marcus, già bello e scudettato con l’Inter l’anno passato. Ma il “jour de glorie” del Thuram minore viene rovinato da un altro figliol prodigo, Riccardo Sottil, primogenito di Andrea, ex difensore e allenatore della Sampdoria fino a poche settimane fa, che segna il 2-2 scolpendo sotto la traversa il marchio filiale di una riscossa autarchica. Per poi inginocchiarsi sotto la Curva col volto fiero e la chitarra in mano dell’italiano vero.

Milan, Conceicao padre sfiderà il figlio in maglia bianconera

La sera del dì di festa, però, si chiude con una amarezza. Quella che si consuma a San Siro dove Paulo Fonseca, pareggiando con la Roma, si toglie la maschera di Zorro e lascia il segno indelebile di un altro esonero. Ma il Diavolo resta in Portogallo. Al suo posto arriva, notte tempo, Sergio Conceicao. Toh chi si rivede. Ex brillante ala destra di Lazio, Parma e Inter per il quale i tifosi riadattarono la canzoncina di Charlie Brown. E il destino vuole che la sua prima partita all’alba del nuovo anno sia in Supercoppa contro la Juventus, dove brilla il talento di suo figlio Francisco, nell’opaco ‘X Factor’ di Thiago. Padre contro figlio il 3 gennaio in una sfida che si annuncia già con accenti omerici.

Serie A, i figli d’arte sempre più protagonisti nel campionato

Insomma la nostra Serie A sta diventando sempre più un affare di famiglia, se si considera il proliferare delle eredità calcistiche, da Giovanni Simeone a Timothy Weah, Samuele Birindelli fino a Daniel Maldini che non è solo figlio ma anche nipote d’arte in una luminosa ed irripetibile dinastia. E allora che il 2025 saluti il nostro campionato versione Extra Family. D’altro canto, il periodo è quello più propizio. Perché si sa, il Capodanno è più magico se si festeggia in famiglia.

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