Dopo aver eliminato Parma, Atalanta e Juventus, l’Inter di Simone Inzaghi si appresta a difendere la Coppa Italia conquistata l’anno scorso nella finale che, domani sera allo stadio Olimpico di Roma, gli metterà di fronte la sorprendente Fiorentina di Vincenzo Italiano. Nella consueta conferenza stampa di presentazione alla vigilia del match, il tecnico nerazzurro non ha mancato di indirizzare qualche frecciatina ai detrattori in merito all’altra finale, quella che il prossimo 10 giugno lo vedrà sfidare il Manchester City di Pep Guardiola.
- Inter, Inzaghi non snobba la Coppa Italia
- La tradizione di Inzaghi
- Inzaghi contro i detrattori
- Il possibile recupero di Skriniar per Istanbul
- Inzaghi, futuro nerazzurro
Inter, Inzaghi non snobba la Coppa Italia
Al termine di una giornata intensa, che ha visto la squadra incontrare il presidente Sergio Mattarella, nel corso della conferenza di presentazione della finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, il tecnico dell’Inter, Simone Inzaghi, sottolinea il valore di confermare il successo della passata stagione ed esclude la possibilità che i nerazzurri possano già essere con la testa alla finale di Champions League:
Domani qualcuno tirerà indietro la gamba? No, assolutamente no. Sappiamo i sacrifici che abbiamo messo per arrivare qui. Di fronte troveremo un avversario che cercherà di fare suo il trofeo. Dovremo essere bravi a gestire le situazioni che verranno e confermarci campioni.
Inter favorita? Chiaramente, domani è una finale. Ne ho giocate diverse. Alle volte si era favoriti, altre no, ma sono gare particolari. Affrontiamo una squadra in grande salute, che ha perso 4 volte nelle ultime 24, sono un gruppo di assoluto valore, che conosciamo e che, esattamente come noi, si è meritato di giocare due finali importanti. Loro con più fame? No. Rispettiamo la squadra e l’allenatore, ma sappiamo che cosa abbiamo fatto per essere a Roma. Abbiamo voluto con tutte le forze essere qui, dando il massimo con Atalanta e Juventus. Sappiamo che ci proveranno, ma troveranno di fronte un’Inter che vuole riportare a casa il trofeo.
La tradizione di Inzaghi
Poi, commentando le parole di Italiano, sul feeling con le finali, Inzaghi spiega:
Io specialista delle finali? Spero che questa fama possa continuare, ma in questi anni all’Inter devo ringraziare i ragazzi. Ci mancano le ultime quattro partite e due di queste sono finali. Quest’anno ci sono stati momenti difficili, però, negli ultimi due mesi siamo riusciti a risalire. Manca un passettino ancora in campionato, poi avremo la finale di Champions. Successo Supercoppa? Non va dimenticato. Siamo stati bravi a vincerla e non era scontata. I trofei si vincono tutti insieme, allenatore, giocatori e società. Siamo stati bravi a stare insieme e non cercare un colpevole. Si vince e si perde tutti insieme.
Inzaghi contro i detrattori
Il discorso vira, inevitabilmente, verso l’altra finale, quella con il City, che permette a Inzaghi di togliersi ancora qualche sassolino dalle scarpe:
Quella del 10 giugno è una finale che, seppur per una maggioranza possa essere sembrata inaspettata, per noi no. Perché ci abbiamo sempre creduto e non abbiamo perso la speranza fin dal giorno del sorteggio. Mattarella ci carica per la finale di Champions? Ha fatto un discorso molto emozionante. Ha parlato a cuore aperto a tutte e due le squadre e ha ragione: come uomini di sport dobbiamo dare l’esempio in campo per tutti e per i bambini.
Il possibile recupero di Skriniar per Istanbul
In merito a un calendario fitto di impegni e con le due finali così ravvicinate, Inzaghi sottolinea:
Dobbiamo essere bravi a ragionare partita dopo partita. Ho la fortuna di allenare ragazzi che hanno già giocato altre finali. Praticamente, abbiamo disputato un girone in due mesi. Siamo stati bravi, con lo staff e i ragazzi, a gestire le forze. Spiace non avere Mkhitaryan e Skriniar, ma è inevitabile. Skriniar può tornare per Istanbul? Negli ultimi tre giorni non ha ancora lavorato in gruppo. Sta facendo un differenziato importante e penso che potrà essere disponibile per le ultime due partite.
Inzaghi, futuro nerazzurro
Infine, Inzaghi conferma le parole di Beppe Marotta circa la sua permanenza in nerazzurro:
Resto al 100%? Sì, assolutamente sì. Ho un contratto, quindi, non mi sono mai sentito un precario. Poi, sappiamo che noi allenatori siamo costantemente giudicati per i risultati che riusciamo a ottenere.