Alle montagne russe ci è abituato da tempo. Stefano Pioli conosce gli umori della piazza: da un tecnico da ‘cacciare’, dopo il ko per 5-1 nel derby con l’Inter, ad un allenatore che sa dosare giocatori ed energie ed è in grado di cambiar vestito al Milan facendolo crescere e migliorare. Due vittorie di fila in campionato, Verona e poi il 3-1 di Cagliari, condito dalle brillanti prove delle seconde linee come Adli e Okafor, hanno ridato ottimismo all’ambiente rossonero ma l’allenatore chiede la conferma nel match di domani contro la Lazio, una delle sue ex squadre.
- Milan, Pioli rivendica l'equilibrio nei momenti belli e brutti
- Pioli spiega la crescita di Adli
- Pioli in difficoltà con le rotazioni in difesa
- Per Pioli la Juve è favorita per lo scudetto
Milan, Pioli rivendica l’equilibrio nei momenti belli e brutti
Cinque cambi per Pioli da Newcastle a Verona e 5 da Verona a Cagliari, il Milan arriva più riposato a scontri importanti: “Stiamo bene e possiamo essere competitivi in campionato e in Champions, abbiamo vissuto con equilibrio le cose positive e quelle negative come dopo il derby. Ora non siamo perfetti né impeccabili ma pronti a fare un’altra grande partita”.
Anche a Cagliari, Leao ha tentato una giocata ardita senza riuscirci: “Ha solo sbagliato un passaggio anche se da un giocatore come Leao mi devo aspettare che sbagli sempre meno. Siamo comunque solo all’inizio del nostro percorso, avremo altre difficoltà da superare ma sono convinto della qualità e dell’atteggiamento dei miei giocatori.
Cosa che però va portata avanti con attenzione, dopo la sosta è iniziata un’altra stagione visto che si gioca ogni tre giorni. Per stare in alti bisogna essere forti in tutto, ci sono situazioni di gara in cui siamo già a un buon livello e altre in cui lo siamo meno. Giocare sempre ci aiuta a buttar via quello che hai fatto e pensare solo a quella successiva.”
Pioli spiega la crescita di Adli
La vetta riconquistata non smuove Pioli: “Non conta niente ora, conta solo la voglia di interpretare bene le gare. Partite facili non ce ne sono ma neanche partite impossibili”.
Il nome del momento è quello di Adli, brillantissimo a Cagliari dopo un anno e passa in naftalina: “Dal punto di vista caratteriale ha avuto pazienza e forza mentale nel mantenere certi atteggiamenti pur giocando poco. Gli avevo detto che con il diverso sistema di gioco rimaneva una posizione davanti alla difesa da giocarsi con Krunic e lui si è preparato per questo. Sa anche lui che non è ancora perfetto nel ruolo ma ha fatto bene”.
Anche Musah sta dando risultati importanti: “Può giocare in tutte e tre le posizioni del centrocampo, ha caratteristiche che si serviranno, anche Reijnders può giocare in più ruoli. Bennacer invece tornerà a metà ottobre per fare esercizi specifici, i tempi sono ancora lunghi”.
Pioli in difficoltà con le rotazioni in difesa
Con 7 partite in 21 giorni il turnover è inevitabile ma in difesa sono contati, con Kalulu ancora out: “Non ci voleva il suo infortunio, Pellegrino sta lavorando bene ma serve tempo per schierarlo dall’inizio, quindi abbiamo solo tre centrali da alternare. Tomori imprescindibile? La mia speranza è che il Milan non debba dipendere da nessuno, non possiamo essere schiavi di nessun giocatore. Ho una rosa forte e il nostro gioco non deve cambiare se c’è uno o un altro”.
Domani c’è la Lazio: “Ha linee di gioco riconoscibili con qualità e velocità, sono forti e li rispettiamo. Ma vogliamo vincere. Abbiamo fatto un grande mercato, la società ha i conti a posto, siamo il Milan, non ci esaltiamo ma non ci deprimiamo neanche dopo le brutte sconfitte come quella con l’Inter”.
Per Pioli la Juve è favorita per lo scudetto
Negli ultimi anni Inter e Milan hanno fatto gli stessi punti anche se l’impressione è che tutti indichino nell’Inter la più forte. “Credo che ci siano 4 squadre che lotteranno per lo scudetto e che la favorita sia la Juventus perché non fa le coppe”.