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Coppa Italia, Italiano rincuora la Fiorentina e mette Praga nel mirino

Il tecnico gigliato non ha rimpianti: "Ho detto ai ragazzi che quando si suda la maglia non c'è sconfitta, paghiamo lievi errori e la giocata di Lautaro".

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C’è amarezza, ma anche la consapevolezza di aver fatto bene, specie nella fase iniziale e finale della gara contro l’Inter, nelle parole di Vincenzo Italiano, che perde per la seconda volta una gara da dentro o fuori nel suo biennio in Toscana, dopo quello contro la Juventus nella Coppa Italia ’21-’22: ora la Fiorentina dovrà resettare e dare tutto contro il West Ham a Praga per alzare la Conference League.

Coppa Italia, l’amarezza di Italiano

Non riesce a Vincenzo Italiano lo sgambetto che era riuscito a Simone Inzaghi poco tempo fa a San Siro e la Fiorentina così cede la Coppa Italia per la quinta volta all’ultimo atto: “Siamo partiti molto bene, creando anche i presupposti per raddoppiare; poi abbiamo concesso una ripartenza che potevamo evitare e quando hai di fronte una finalista di Champions e un Campione del Mondo paghi pegno. Il 2-1 Lautaro se l’è inventato con le sue capacità. Nel secondo tempo la Fiorentina ha creato tantissimo e giocato alla pari contro una squadra strepitosa, ma non possiamo mollare, anche se c’è rammarico: ci sono ancora due partite di campionato e la finale di Conference League” spiega ai microfoni di ‘Canale 5’.

Coppa Italia, l’orgoglio di Italiano

Dopo aver eliminato nella manifestazione Sampdoria, Torino e Cremonese (bilancio: due successi e due pari), la Fiorentina perde contro la formazione detentrice, ma per il suo tecnico è come se non avesse subito una sconfitta: “Siamo abituati a girare subito pagine, ai ragazzi ho detto che quando si lotta e si gioca con il cuore non si perde mai; torniamo a casa con grande onore per preparare un’altra partita secca contro una grande squadra. Con questo spirito e con qualche errore di meno, daremo battaglia: il dettaglio fa la differenza in partite così, al minimo errore sei castigato, noi ci siamo disuniti 10′ e abbiamo pagato. Cabral? Non sta segnando, ma arrivava da un buon momento: contro tre difensori così, può capitare di fare fatica, ma lui e Jovic ci hanno trascinato tutto l’anno e hanno dato tutto”.

Fiorentina, il suggerimento del ds Pradé

La dirigenza della Fiorentina, con a capo il presidente Rocco Commisso, ha fatto i complimenti alla squadra negli spogliatoi e Daniele Pradè si esprime su questa linea di pensiero ai microfoni televisivi: “C’è una delusione cocente, ma la prestazione è stata ottima. Abbiamo tutto per vincere la Conference League, giochiamo a calcio e non ci facciamo intimorire da squadre forti come l’Inter: avevamo davanti una squadra di campioni, ma abbiamo fatto la gara e perso per gli episodi; serve maggiore convinzione e precisione sotto porta, i primi 30′ minuti sono stati in linea di massima perfetti. Dobbiamo lavorare sulla testa per cancellare la delusione, ma siamo sulla strada giusta e si deve continuare così” racconta il ds.

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