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Dossieraggio, Gravina in Procura a Roma per chiarire operazioni sospette. I legali: "È vittima, non indagato"

Il presidente della FIGC in Procura per chiarire alcune operazioni quando era al timone della Lega Pro. Gli avvocati: "Lui è la persona offesa, individuare i mandanti"

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Rino Dazzo

Rino Dazzo

Giornalista

Se mai ci fosse modo di traslare il glossario del calcio in una nicchia di esperti, lui ne farebbe parte. Non si perde una svista arbitrale né gli umori social del mondo delle curve

Gabriele Gravina in Procura a Roma per chiarire il peso e la portata delle “operazioni sospette” emerse nel corso dell’inchiesta sul “dossieraggio”, quella in cui il nome del presidente della Federcalcio è venuto fuori, al pari di altri big dello sport come Andrea Agnelli, Cristiano Ronaldo e Massimiliano Allegri, tra le personalità “spiate” a caccia di segreti, magagne o dettagli compromettenti. E qualcosa, in effetti, è spuntata sul serio. Al punto da aver indotto lo stesso boss della FIGC a presentarsi dai pm.

Gravina, operazioni sospette quando era alla guida della Lega Pro

Operazioni sospette emerse dalle verifiche sulle banche dati quando era alla guida della Lega Pro, oggi Serie C, ancor prima di diventare presidente della Federcalcio. La posizione di Gravina, come riportato da vari quotidiani, sarebbe finita al vaglio degli inquirenti a proposito di presunte irregolarità nell’assegnazione del bando del 2018 per il canale tematico della Lega Pro alla Isg Ginko, oltre che per un’operazione di compravendita di libri antichi. Le ipotesi di reato? Appropriazione indebita e riciclaggio. Secondo l’Ansa, “la formale iscrizione nel registro con l’accusa di autoriciclaggio è avvenuta contestualmente con l’inizio dell’interrogatorio che era stato sollecitato dallo stesso numero uno di via Allegri per chiarire la sua posizione”.

Il presidente della Federcalcio in Procura a Roma per chiarire

È stato lo stesso Gravina, appunto, a presentarsi in Procura a Roma, assistito dai legali della Federcalcio, Leo Mercurio e Fabio Viglione, per chiarire. Lo si evince da una nota della FIGC. “In ragione delle intollerabili strumentalizzazioni e delle ricostruzioni distorsive della verità dei fatti che lo hanno chiamato in causa negli ultimi giorni – si legge – pur non risultando indagato, questa mattina Gabriele Gravina ha chiesto di essere ascoltato per chiarire la sua posizione e le circostanze di cui è stato vittima. L’audizione si è svolta questo pomeriggio presso gli uffici della Procura della Repubblica di Roma”.

I legali di Gravina: “Vittima di dossieraggio, individuare i mandanti”

Gravina, in particolare, sarebbe stato vittima degli accessi abusivi alle banche dati effettuati per ordine del pm Antonio Laudati e del finanziere Pasquale Striano. “La decisione di presentarsi ai magistrati – prosegue la nota dei legali di Gravina – è stata maturata al fine di tutelare la sua immagine e in virtù della piena fiducia che ripone nei magistrati che stanno seguendo il caso. Nella vicenda il nostro assistito è una persona offesa, per questo auspica si faccia luce quanto prima su quella che si sta profilando come una vera e propria attività di dossieraggio, rispetto alla quale si augura anche l’individuazione dei mandanti“.

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