Dopo il successo della Turchia sulla Georgia nel pomeriggio, il Portogallo nei minuti finali infrange il muro eretto dalla Repubblica Ceca nel secondo match della prima giornata del Gruppo F. Dopo un primo tempo di marca lusitana ma senza reti, nella ripresa sono proprio gli uomini di Hazek a portarsi avanti con una conclusione dalla distanza di Provod. Poco dopo arriva la reazione della Selezione dei Cinque anche se il pari arriva solo grazie ad un fortunoso autogol di Hranac. Poi l’ingresso di Conceicao cambia tutto con la giocata del 2-1 finale.
- Primo tempo da attacco vs difesa
- Nella ripresa i cechi provano la beffa ma la subiscono
- Il record di CR7 e una prestazione...normale
- La partita di Leao, tra leziosismi e simulazione
- Top e flop del Portogallo
- Top e flop della Repubblica Ceca
Primo tempo da attacco vs difesa
Nei primi 45 minuti fa tutto il Portogallo. La Repubblica Ceca si mette lì, attenta e ordinata, nel tentativo di concedere meno spazi possibili agli avversari e sperare che non trovino il gol con qualche giocata individuale dei suoi campioni. La strategia, per quanto opinabile, funziona. Il tema dei lusitani è sempre il medesimo: pioggia di cross sul secondo palo che puntualmente non trovano mai nessuno pronto a colpire. Di base c’è un po’ di leziosità nel team di Martinez che si specchia nella propria vana bellezza.
Nella ripresa i cechi provano la beffa ma la subiscono
Così accade, beffa delle beffe nel mondo del calcio, che la Repubblica Ceca passa nella ripresa con il suo primo tiro verso lo specchio della porta. Il gol lo firma Provod che non segnava da oltre un anno in Nazionale. Ma sarebbe troppo. Così, anche se in maniera del tutto fortunosa il Portogallo trova la rete del pari con l’autogol di Hranac. Curioso come nella partita in cui non ha fatto nulla, se non difendersi, alla fine la compagine di Hasek si è ritrovata nel fare tutto da sola. Nel finale Francisco Conceicao trova il gol appena entrato portando in gloria il Portogallo.
Il record di CR7 e una prestazione…normale
A 40 anni da compiere Cristiano Ronaldo ha festeggiato il suo sesto Europeo in carriera. Uno l’ha vinto l’ex juventino che nella competizione detiene anche il primato di presenze, 26 finora con quella di oggi, e gol, 14. Ecco a proposito di quest’ultimo dato l’eterno CR7 avrebbe voluto timbrare il cartellino anche a questo giro per ricevere un ulteriore primato. Invece nulla. Non che non ci abbia provato l’attaccante dell’Al-Nassr che si è messo in evidenza per qualche tiro in porta e un delizioso colpo di tacco per Vitinha. Prestazione normale, non da fuoriclasse.
La partita di Leao, tra leziosismi e simulazione
Il più attenzionato dalla retroguardia ceca è stato senza alcun dubbio Rafael Leao. Spesso e volentieri il milanista ha subito raddoppi in marcatura, considerando come fosse ritenuto un elemento chiave per lo sviluppo del gioco lusitano. Qualche spunto c’è stato da parte dell’attaccante esterno, seppur non foriero di gol o cose determinanti. In più il calciatore si è reso protagonista di uno sgradevole episodio: una simulazione sulla quale l’arbitro Guida è intervenuto puntualmente con l’ammonizione.
Top e flop del Portogallo
- Francisco Conceicao 7 Entra, segna e saluta.
- Vitinha 6,5 Tanto passa dai piedi di questa mezzala che sa.
- Bernardo Silva 6 E’ un po’ il simbolo della serata portoghese: proprietà di palleggio sopra la media, poca cattiveria nel far male.
- Rafael Leao 5,5 Parte con voglia ma non riesce ad incidere.
- Nuno Mendes 5,5 Tanti errori tecnici. Decisamente male anche si riscatta parzialmente propiziando il gol dell’1-1.
Top e flop della Repubblica Ceca
- Soucek 7 Imperioso nei duelli aerei, determinante per questa Repubblica Ceca.
- Provod 7 Segna un gol pesante per il quale merita elogi.
- Hranac 6,5 In telecronaca lo hanno paragonato a Buongiorno, certo oggi ha fatto bella figura contro avversari di caratura. Sfortunato sull’autogol
- Schick 5,5 Il baricentro bassissimo dei suoi lo ha costretto ad una partita di grande sacrificio.