Un successo meritato anche se difficile, in particolare nel secondo tempo, che arriva ad interrompere una serie di tre partite senza vittorie. La Roma supera la Dinamo Kiev grazie ad un rigore di Dovbyk nel primo tempo, e momentaneamente sale a quota 4 punti in classifica dopo tre partite ufficiali di Europa League.
Roma, le scelte di Juric
Juric costretto a fare meno anche di Mancini e Soulé, fermati dalla febbre nelle ultime ore: Celik abbassato nella difesa a tre, Zalewski esterno destro a tutta fascia di un centrocampo con Le Fée titolare. Buon avvio della Roma, la cui intensità però cala con il passare dei minuti mentre la Dinamo si difende a pieno organico.
Il lampo di Baldanzi
Ma il lampo arriva grazie a Baldanzi, bravo a superare Mykhavko con un tunnel, venendo trattenuto: è rigore, che viene trasformato dall’ucraino Dovbyk al 23′. Il gol non cambia il copione della partita, che vede la Roma cercare spazi e la formazione ospite provare a colpire in contropiede, soprattutto con Guerrero. La Dinamo ha una grandissima occasione al 34′ dopo una palla persa da Le Fée in malo modo: Guerrero apre per Tymchyk, che controlla di petto e scarica un diagonale potente che esce per centimetri. Ancora bravo Svilar a respingere di piede su Guerrero.
La Roma mantiene il vantaggio
Nel secondo tempo poco da segnalare: la manovra della Roma continua a essere lenta e poco ampia, con le fasce poco impiegate. Al 68′ Juric getta nella mischia anche Dybala e Pellegrini, ma i giallorossi tremano con un’uscita a vuoto di Svilar su calcio d’angolo e un colpo di testa di Mikhailenko che termina sul fondo. Shomurodov sfiora due volte la rete, prima con uno spunto personale e un tiro a giro che esce di poco, poi sprecando clamorosamente un’occasione nata da un triangolo Pellegrini-Dybala, mandando sul fondo da pochi passi a porta spalancata. Finisce così, e non manca qualche fischio dagli spalti a sottolineare una prestazione tutt’altro che convincente dei giallorossi.
Top Roma
- BALDANZI 6,5 Vivo e reattivo, sempre coinvolto nella manovra. Bravo a guadagnarsi il rigore e poi a sfiorare il palo dopo una bella serpentina. Il pubblico lo applaude, meriterebbe più spazio
- PISILLI 6,5 Ricorda Simone Perrotta per la continuità negli inserimenti in area di rigore: da uno di questi nasce l’azione che porta al penalty, è quello che cerca di dare ritmo e profondità ma a volte sembra essere il solo a muoversi.
- DOVBYK 6 Di stima, e per la freddezza sul rigore: infrange un suo personale tabù con la Dinamo Kiev, per il resto la sua partita non è degna di nota, come quella di tutta la Roma.
Flop Roma
- JURIC 5 Va dato anche il voto al tecnico, perché la Roma vista stasera è apparsa ancora una volta molle e svagata. Il rigore ha messo la toppa, ma i giallorossi hanno anche rischiato di subire il pareggio senza reagire. Resta inoltre il mistero Hummels, ancora a zero minuti.
- SHOMURODOV 5 Entra al posto di Dovbyk, fa in tempo a sbagliare un gol praticamente fatto e ad arrivare in ritardo su tutti i palloni che transitano dalle sue parti. E gennaio è ancora lontano…
- LE FÈE 5,5 Titolare dopo due mesi, era ingeneroso aspettarsi qualcosa di più, ma la ruggine che ha accumulato sembra tanta e sarà difficile da smaltire in tempi brevi.