La giornata delle prove libere del GP di Abu Dhabi, atto conclusivo della stagione 2024 della F1, ha segnato la storia di questo sport con due fratelli che per la prima volta hanno condiviso la medesima scuderia. Parliamo di Charles ed Arthur Leclerc, insieme nelle FP1 per Ferrari.
- Arthur Leclerc: "Incredibile guidare con mio fratello e in Ferrari, ma è stata anche dura"
- Sainz avverte sul ritardo da McLaren
- Vasseur: "Difficile vincere il titolo Costruttori, ma ce la metteremo tutta". E sul 2025...
- Horner ammette: "Il rinnovo di Perez? Un errore"
Arthur Leclerc: “Incredibile guidare con mio fratello e in Ferrari, ma è stata anche dura”
Il maggiore dei due fratelli ha concluso per la cronaca primo, mentre il minore 18esimo a quasi due secondi dal parente stretto. Ma la cosa è passata un po’ in secondo piano vista la portata dell’esperienza vissuta, come ha spiegato Arthur Leclerc a Sky Sport dopo le prime libere confessando la propria emozione: “Incredibile guidare una vettura Ferrari, a cui sono legato, e per di più con mio fratello: una giornata davvero memorabile”.
Il già campione italiano GT Endurance di quest’anno ha spiegato poi di essere rimasto sorpreso dai freni della monoposto e dalle curve ad alta velocità, pagando qualche sofferenza al collo. È stata insomma dura per lui “ma emozionante”, nonché utile per il lavoro al simulatore per Ferrari: “Era importante confrontarsi con la pista perché in passato avevo svolto solo delle prove con vetture TPC [ovvero quelle con almeno due anni di anzianità, ndr], con mescole diverse da quelle attuali. Ho guidato invece per la prima volta una vettura con gomme così, ed è stato fondamentale anche per aiutare nelle sessioni al simulatore“.
Infine, Arthur non ha potuto esimersi da ricordare il padre Hervé che scomparve nel 2017: “Ho pensato molto a mio padre perché lui non mi ha mai visto correre avendo iniziato la mia carriera a 17 anni in F4, prima non avevamo i soldi per potercelo permettere”.
Sainz avverte sul ritardo da McLaren
Sul circuito di Yas Marina Ferrari è chiamata ad una difficile rincorsa al titolo Costruttori, con un ritardo di 21 punti in classifica dalla leader McLaren da colmare e superare. Le cose però si fanno in salita, considerata la penalità di 10 posizioni sulla griglia che Leclerc (Charles ovviamente) dovrà scontare per via della sostituzione della batteria.
Ma anche il confronto sui tempi sarà duro, come ha confessato il quasi ex pilota di Maranello Carlos Sainz dopo le FP2, chiuse con Lando Norris ed Oscar Piastri rispettivamente primo e secondo, e lo spagnolo e Leclerc quarto e sesto.
Commentando i 582 millesimi che separano la migliore delle Ferrari dalla McLaren in vetta, il prossimo pilota Williams ha parlato delle difficoltà con gomme soft su una pista fredda. A suo dire però il gap dalle vetture papaya non è di mezzo secondo, ma comunque di “due, tre decimi”. “Dobbiamo risolvere la cosa entro domani, perché questo è un deficit che ci trasciniamo anche dai long run. Ma sono contento del miglior tempo nel secondo giro, perché significa che ho fiducia nella vettura e so come guidarla”.
Vasseur: “Difficile vincere il titolo Costruttori, ma ce la metteremo tutta”. E sul 2025…
Tracciando un bilancio di questo venerdì, Frédéric Vasseur ha ammesso a Sky Sport che non si è trattato della “partenza ideale” per le vetture rosse. Il team principal di Ferrari ha riconosciuto inoltre che “statisticamente” sarà dura vincere il titolo costruttori, anche per via della penalizzazione. “Ma spingeremo comunque sino all’ultima curva dell’ultimo giro con entrambe le auto. E non penseremo troppo alle McLaren”.
Anche Vasseur ha sottolineato l’importanza della temperatura del circuito, che può condizionare la finestra ottimale delle gomme. E ancora: “Quando cambia la pista devi adattarti, è tutto al limite. Ma ad oggi penso sia stata una buona stagione per noi, guardando alle vittorie e alle pole, e siamo ancora in lotta per i Costruttori: è un passo avanti. Per il 2025, se dovessi indicare un solo aspetto dove migliorare, direi la preparazione del giro: oggi Charles è rimasto bloccato nel traffico e ha dovuto rallentare, e questo non va bene”.
Horner ammette: “Il rinnovo di Perez? Un errore”
Chiudiamo infine con Red Bull, che deve fare i conti con le difficoltà con la vettura da parte del fresco quadruplo campione del mondo Max Verstappen, 17esimo nella FP2. Meglio, ma di poco, Sergio Perez, 14esimo: tuttavia il messicano è sempre più fuori dalla scuderia (e quindi dalla F1), almeno per volontà dello stesso team.
Nella conferenza stampa odierna Christian Horner ha affrontato di petto la questione, spiegando perché nella prima metà di questa stagione Milton Keynes aveva deciso di rinnovare il contratto del pilota: “All’epoca stava regalando degli ottimi risultati, con quattro podi nelle prime cinque gare [e in effetti è così, ndr]. Avevamo perciò deciso di rinnovargli il contratto per anticipare le cose e dargli fiducia per il resto della stagione. Ma la cosa non ha funzionato. A volte va così. Checo comunque ha dato il suo contributo alla squadra, ed è molto amato all’interno di essa. Nessuno più di lui è frustrato per i risultati al di sotto delle sue potenzialità. Continueremo a sostenerlo sino alla bandiera a scacchi di domenica, sperando possa ottenere un buon risultato”.
Secondo Horner pesa anche il fatto di essere compagno di squadra di un pilota così ingombrante come Verstappen: “Lui fissa standard molto alti con prestazioni notevoli, e chiunque lo affianchi deve avere una grandissima forza d’animo e la capacità di lavorare in un team ed ignorare ciò che succede nell’altra auto”.