Ultimi rintocchi di 2023. Tra qualche ora festeggeremo tutti quanti l’ingresso nel nuovo anno, il 2024. E allora questi ultimi minuti nel “vecchio” diventano terreno fertile per fare una sorta di bilancio dei 365 giorni che ci stiamo mettendo alle spalle nel mondo dei motori. La F1 che ha vissuto sul successo scontato di Max Verstappen e della sua Red Bull, con la Ferrari spettatrice troppo spesso non protagonista, e la MotoGP che invece ha dato spettacolo fino all’ultima gara col duello da mille e una notte tra Bagnaia e Martin col dominio Ducati sullo sfondo.
Senza perdere tempo andiamoli a scoprire tutti i “top e flop” del 2023 che le lancette girano e il brindisi si avvicina con le nostre pagelle rigorosamente da ultimo giorno dell’anno.
- F1, le pagelle del 2023: Verstappen, un anno al Max. Ferrari al min...imo
- MotoGP, le pagelle del 2023: Bagnaia bis da favola, che Ducati e che Martin!
F1, le pagelle del 2023: Verstappen, un anno al Max. Ferrari al min…imo
- Max Verstappen 10 e lode: primo dall’inizio alla fine, dalla prima gara all’ultima, salvo un po’ di gloria iniziale concessa al compagno Perez e una domenica di festa lasciata al popolo Ferrari a Singapore. Per il resto un monologo asfissiante che hanno fatto finire gli aggettivi già da prima della pausa estiva. Quindi complimentoni Max, anche meno l’anno prossimo, grazie, ne gioveremo tutti, forse anche tu…
- Red Bull voto 10 e lode: impossibile non incensare l’olandese volante senza sottolineare la superiorità del mezzo che Adrian Newey gli hanno messo tra le mani. Un vero e proprio razzo imprendibile per tutti o quasi, e c’è qualcuno che pensa che in alcune occasioni Max si sia tenuto qualche decimo nel piede. Rabbrividiamo al solo pensiero fosse vero…brrrrr!
- Charles Leclerc 7: una stagione difficile per lui dentro una macchina, nata male ma cresciuta decentemente dopo la pausa estiva. Qualche guizzo, degno di una talento enorme che avrebbe tanta voglia di esplodere come dimostrato a inizio Mondiale 2022. E un finale che fa ben sperare, per lui e per la rossa.
- Carlos Sainz 8: alti e bassi come il compagno per gli stessi motivi ma lo spagnolo ha il merito di centrare l’unico week end perfetto della Ferrari in cui la Red Bull e Verstappen han lasciato un po’ di briciole agli avversari. Nel finale è un po’ scomparso in parallelo alla crescita di Leclerc, forse solo una coincidenza.
- Ferrari 6: le aspettative erano alte, troppo alte dopo un 2022 che aveva illuso nella prima parte. Maranello ha “floppato” la SF23, Vasseur che ha preso le redini in corsa a progetto già avviato, ha cercato di invertire il trend, i risultati si sono visti, il successo di Singapore ha “salvato”, parola grossa, un’annata deludente. Si spera nella nuova monoposto ma chi di speranza vive…
- Lewis Hamilton 7: non smette mai di lottare ma gli anni d’oro sembrano essere alle spalle, per lui e per la Mercedes voto 6.5 solo per il 2° posto strappato alla Ferrari nei costruttori. Anche qui c’è tanto da lavoro da fare considerando che le frecce d’argento non hanno vinto mai nel 2023 e Lewis oramai non vince da oltre due anni.
- Lando Norris, Oscar Piastri, McLaren 7,5: un crescendo rossiniano si potrebbe dire per tutto il pacchetto di Woking da Silverstone in poi, è mancato l’acuto sì ma le basi poste da Andrea Stella voto 8 sono davvero ottime.
- Fernando Alonso (Aston Martin) 9: il vecchio leone merita un voto altissimo per come continua ad aggredire la pista, ogni stagione, come il vino buono, invecchiando migliora, davvero impressionante quello che riesce a fare questo quasi 40enne asturiano.
- Sergio Perez 4: si perde nei meandri di una rivalità inutile con Verstappen. Dopo averlo battuto un paio di volte si illude di poter vincere davvero il Mondiale, per lui è l’inizio della fine di una stagione da finire in analisi, tanto da essersi rivolto a un mental coach, col rischio di perdere il posto al sole in Red Bull.
MotoGP, le pagelle del 2023: Bagnaia bis da favola, che Ducati e che Martin!
- Francesco Bagnaia 10 e lode: concede il bis e non era scontato, non è da tutti, sulla stregua dei grandi come Valentino Rossi e Marc Marquez. Stagione fantastica per Pecco che l’ha dominata fino a quella rovinosa quanto miracolosa caduta a Barcellona che poteva mettere fine alla stagione ed invece gliel’ha solamente complicata. Da lì in poi ha subito la rimonta di Martin ma è rimasto saldo nella testa, un segno di maturità che lo porta a vincere il titolo da gran campione!
- Jorge Martin 9: il Re delle Sprint Race deve imparare ancora a gestire la gara lunga ma è davvero sulla strada buona per compiere il grande salto verso il titolo. Senza quella voglia di strafare che l’ha fatto cadere in Indonesia quando era saldamente in testa forse ora staremmo parlando di un nuovo campione del mondo. Ma le gare si sa finiscono solo sotto la bandiera a scacchi.
- Ducati 10 e lode: tutti la vogliono, nessuna la piglia, nel senso di restargli dietro. Mentre le altre moto, Honda, Yamaha, Aprilia e Ktm, arrancano Borgo Panigale banchetta su tutti i circuiti con una Desmosedici da mille e una notte, una moto perfetta dentro una stagione perfetta. L’unico problema, se problema può essere, sarà gestire tutti insieme Bagnaia, Martin e Marquez e non solo. Da vedere…
- Marc Marquez 5: passa gran parte della stagione nella ghiaia, a lamentarsi e a tessere la ragnatela di rapporti per arrivare a prendersi una Ducati 2024. Raggiunge il suo scopo fuori dalla pista. Voto 10 al politico Marquez, molto meno al pilota.
- Marco Bezzecchi 7: si prende qualche soddisfazione qua e là, si prende il 3° posto nel Mondiale dentro una costanza senza troppi acuti, specie nel finale dove non entra quasi mai nel duello per la vittoria. La maturazione del Bez è buona, ora non resta che fare quell’ultimo step.
- Enea Bastianini 4: la Bestia sulla Ducati ufficiale di Bagnaia, doveva essere la grande chance, è stata una stagione sfortunata e piena di infortuni. Il 2023 è oramai alle spalle.
- Fabio Di Giannantonio 7: all’improvviso uno sconosciuto. Fa una seconda parte di stagione alla grande, vincendo in Qatar, il tutto nonostante per molto tempo sia stato un “precario” del 2024, per fortuna Salucci e Rossi gli hanno dato una moto per l’anno prossimo. Diggia c’è!
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