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F1, Ferrari: Carlos Sainz ora è un problema. Esplodono le tensioni con Leclerc e il team

C'è un nervosismo strisciante in casa Ferrari, e riguarda l'atteggiamento di un Carlos Sainz che non si sente al centro del progetto. Esplode così la rivalità con il compagno di team Leclerc

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Luca Santoro

Luca Santoro

Giornalista

Esperto di Motorsport ma, più in generale, appassionato di tutto ciò che sia Sport, anche senza il Motor. Dà il meglio di sé quando la strada fa largo alle due o alle quattro ruote

In casa Ferrari non c’è solo la gatta da pelare di una monoposto che, anche con gli aggiornamenti, ancora fatica a tenere il passo non tanto delle imprendibili Red Bull (o meglio, di quella guidata dal solito Verstappen), ma a tratti anche di altri rivali tra cui si è aggiunta McLaren. E non c’è soltanto il problema di un muretto che da tanto, troppo tempo, propone una lettura delle gare che non poche volte ha affossato le ambizioni dei suoi piloti. Ora il Cavallino deve fare i conti con il recalcitrante Carlos Sainz, ultimamente abbastanza in rotta di collisione con la scuderia.

Gli errori e la disfatta della Ferrari a Silverstone

Il fine settimana a tinte horror per le rosse di Silverstone ha messo in luce diverse falle nell’imbarcazione Ferrari, mandata alla deriva in un GP di Gran Bretagna dove le sue monoposto hanno chiuso mestamente agli ultimi posti della top ten. Certo, le SF-23 ora come ora soffrono le velocità di piste come quella inglese, ma a complicare tutto ci ha pensato la gestione gara da parte del muretto e delle gomme, con un approccio che lo stesso team principal Vasseur ha definito troppo conservativo e non precisissimo nelle previsioni del degrado degli pneumatici effettuate nella giornata di venerdì.

Lo scontro tra Sainz e Leclerc

Sainz, dicevamo. In Q1 lo spagnolo è stato costretto a cedere la posizione fuori dalla pit lane a Leclerc a seguito della ripartenza della sessione dopo la bandiera rossa sventolata per un problema alla Haas di Magnussen. Lecita decisione da parte del team, ma Sainz non ci sta, sbottando via radio: “ciò che mi chiedete di fare non è ingiusto, così sacrificherò la temperatura delle mie gomme. E poi io sono quarto e lui è terzo, quindi sono maggiormente a rischio“. In pista poi lo spagnolo consumerà una piccola vendetta, uno sgarbo non consueto tra colleghi di scuderia, sorpassando in una fase concitata prima del giro lanciato il monegasco in posizione più attendista. E quest’ultimo ha apostrofato via radio il compagno di team: “Bravo Carlos, complimenti, bel sorpasso nell’ultima curva“.

Sainz e la polemica con Gasly

Sainz poi sarà protagonista di un siparietto che l’ha visto contro non il rivale interno o la scuderia, bensì in questo caso Pierre Gasly. Lo spagnolo durante la gara di domenica ha subito un brutto colpo dal regime di Safety Car, perdendo per strada tre posizioni da parte di Sergio Perez per Red Bull, da un sempre più sorprendente Alexander Albon in quota Williams e dallo stesso Leclerc.

Sainz ha quindi lottato senza quartiere con il francese di Alpine, con manovre poco apprezzate da quest’ultimo. Ed infatti durante le interviste in zona mista una volta terminato il GP, Gasly si avvicinato al ferrarista impegnato con dei giornalisti, picchiettandolo sulla spalla e dicendogli, testuale: “Non stringermi più così“. Lo spagnolo ha incassato ma si è lasciato sfuggire, di tutta risposta mentre il transalpino si allontanava: “Poverino“.

Sainz è a rischio? Il nervosismo per il rinnovo che non c’è

E mentre il web oggi si è interrogato sullo scambio di chiacchiere tra Leclerc e Gasly, presenti sulle tribune di Wimbledon con rispettive compagne, e soprattutto se ad un certo figlio d’arte del motorsport in quello momento fossero fischiate le orecchie, la Ferrari deve fare i conti con un Sainz che scalpita sbuffante ed innervosito. Sullo sfondo, le indiscrezioni – come quella riportata dal Corriere dello Sport – che parlano di una sostituzione dello spagnolo con Albon, e ancor prima le parole dell’iberico che ha fatto capire di voler avere certezze sul rinnovo di un contratto in scadenza nel 2024.

Sul web i tifosi si sono già divisi tra guelfi e ghibellini, parteggiando per una o per l’altra parte, ma la cosa che salta più agli occhi è un nervosismo che traspare, dentro e fuori la pista, per il pilota che fu la scommessa del precedente team principal Binotto e che con la nuova gestione Vasseur evidentemente non trova più lo stesso supporto. E nel frattempo sembra stia concentrando la propria rivalità non tanto sugli avversari delle altre squadre, ma sul compagno Leclerc (basti anche pensare alla dichiarazione sul fatto che sarebbe stato davanti al monegasco a Silverstone senza la Safety).

Altro dato lampante, le parole del presidente Ferrari John Elkann in occasione del GP d’Austria, in cui oltre ad aver lodato la squadra aveva liquidato la questione dei rinnovi dei piloti così: “Non è al momento la nostra priorità“. Si vocifera però che per il monegasco qualche trattativa sia stata avviata, cosa invece diversa per Sainz, ancora fermo nell’incertezza e quasi propenso a menare fendenti dall’angolo in cui si è cacciato.

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