La carica in casa Ferrari la suona Charles. Che a Las Vegas vuol regalarsi una notte da vera star: le luci del circuito del Nevada sono perfette per far risplendere la sagoma rosso fuoco della vettura che negli ultimi tre appuntamenti del mondiale dovrà tentare di mettere in naso davanti alla McLaren, provando a riportare a Maranello un titolo costruttori che manca da 16 anni. “Dobbiamo crederci tutti. È difficile, lo sappiamo, ma non è un buon motivo per non provarci. E io credo nella possibilità di rimontare e puntare al bersaglio”.
- La magia di Las Vegas per riprendere a correre
- L'accoppiata con Lewis: "Saprò chi è che fa la differenza"
- Bilancio sommario 2024: "Soddisfatto, ma non è finita"
- La questione multe: "Stiamo aspettando ancora risposte"
La magia di Las Vegas per riprendere a correre
Las Vegas sarà una tappa fondamentale per capire se davvero la Ferrari potrà in qualche modo insidiare il trono McLaren. “Abbiamo fatto passi in avanti, proveremo a giocarci le nostre carte. Sulla carta, Las Vegas è un circuito dove dovremmo mostrarci assai competitivi, ma le gare sono sempre imprevedibili. Sicuramente le gomme saranno un fattore chiave: se sapremo “accenderle” alle basse temperature della notte americana, allora potrebbe venirne fuori qualcosa di buono. In Qatar magari saremo un po’ più svantaggiato, ad Abu Dhabi ce la giocheremo alla pari. Ma in una stagione così particolare, dove gli equilibri vengono capovolti in un attimo, tutto può succedere”.
La crescita della macchina però è sotto gli occhi di tutti: “Avevamo un gap importante da Red Bull e McLaren, che oggi non c’è più. Le gare sono molto incerte, tutti possono vincere ed è bello per lo spettacolo. Sicuramente noi siamo stati bravi a capitalizzare alcune occasioni che si sono presentate, anche quando non eravamo i più veloci. Ne parliamo spesso in squadra: bisogna mettere a frutto il potenziale che abbiamo. E questo ha pagato e sta pagando”.
L’accoppiata con Lewis: “Saprò chi è che fa la differenza”
Las Vegas è il futuro prossimo, ma la stagione 2025 bussa già alle porte. Tra 4 mesi esatti verranno svelate le nuove monoposto, con la Ferrari che presenterà l’inedito tandem composto da Leclerc e Lewis Hamilton. “Lavorare con lui la vedo come una grande opportunità di crescita. Lewis è il più vincente di tutta la griglia e sarà bello potermi confrontare con lui a parità di vettura. Perché a quel punto saprò se i limiti di certe prestazioni sono figli dei limiti dell’auto o se è il manico del pilota che fa la differenza. L’anno prossimo avrò la risposta”.
L’addio da Carlos Sainz, però, non sarà indolore. “Da quando ho 6 anni vedo arrivare e partire amici di continuo, fa parte del mondo delle corse. Non sono sorpreso del fatto che cambierò compagno di squadra, ma mi mancherà la persona, l’amico, perché lo sport ti aiuta a conoscere meglio le persone e anche i momenti difficili che abbiamo avuto ci hanno aiutato a rafforzare il nostro legame. Tra di noi c’è un bel rapporto: è venuto a stare a Monte Carlo, ci vedremo spesso anche fuori dalla pista”.
Bilancio sommario 2024: “Soddisfatto, ma non è finita”
Con tre gare rimaste da affrontare, e con un titolo costruttori in ballo, la stagione della Ferrari comincia già ad avere una sua fisionomia abbastanza definita. Anche se Leclerc preferisce aspettare la fine prima di esprimere giudizi. “Non voglio dare un voto adesso. Diciamo che siamo stati bravi a recuperare il gap che avevamo all’inizio dell’anno, ma l’obiettivo vero è riuscire ad arrivare non ad avere una buona performance, quanto piuttosto dominare il campionato. Da parte mia posso dire di essere abbastanza soddisfatto: ho sprecato poche occasioni, la più grossa sicuramente a Montreal, e qualche aggiornamento in corso d’opera s’è rivelato meno produttivo di altri. Ma in altre gare dove partivamo dietro siamo arrivati davanti”.
La vittoria a Monaco renderà comunque dolce ogni ricordo. “Dopo tre o quattro anni dove tutto girava per il verso sbagliato, finalmente è arrivata questa vittoria. Ma anche la domenica di Monza è stata speciale: ho capito che i sogni si possono rivivere, non è vero che accadono una volta e basta. E poi Austin: lì siamo stati bravi a credere che potevamo farcela, e non abbiamo mollato. Dopo la batosta di Singapore, quella vittoria ci ha rimesso in carreggiata per il titolo”.
La questione multe: “Stiamo aspettando ancora risposte”
Un ultimo pensiero Leclerc l’ha riservato alla questione delle multe che la FIA ha inflitto per linguaggio volgare ad alcuni piloti (vedi proprio il monegasco). “Siamo persone abbastanza ragionevoli per sapere quando si passa un determinato confine. Certe situazioni andrebbero valutate in modo imparziale, multare qualcuno perché gli è scappata una parolaccia, peraltro non rivolta ad altri colleghi, è oggettivamente assurdo. Chiediamo solo un po’ di buon senso, oltre che più trasparenza nel sapere dove vanno a finire i soldi raccolti: perché ancora non abbiamo ricevuto risposte?”.