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F1, Wolff-Horner: volano gli stracci. Ferrari in mezzo alla guerra Red Bull-Mercedes sui motori 2026

Non si placano le polemiche in Formula 1 sulle nuove power unit in vigore dal Mondiale 206. Acceso botta e risposta tra Christian Horner e Toto Wolff. Che posizione prenderà la Ferrari?

Pubblicato:

Luca Fusco

Luca Fusco

Giornalista

Giornalista multimediale. Quando si accendono i motori, lui sgasa, impenna, derapa. E spesso e volentieri finisce sul podio

Se il Mondiale 2023 di Formula 1 pare già assegnato ancor prima della pausa estiva con il dominio della Red Bull e di Max Verstappen in particolare avviato comodamente al terzo titolo piloti consecutivo, c’è un’altra battaglia che si sta combattendo nel circus. Niente pista, nemmeno ai box ma al di fuori nelle stanze dei bottoni. In Formula 1 si sa si gareggia nel presente ma si guarda sempre al futuro.

Il 2026 sarà una data importante. Ci sarà un nuovo cambio di regolamento che riguarderà soprattutto i motori. Proprio sulla conformazione e la tecnologia della power unit del futuro è guerra aperta tra Red Bull e Mercedes con i rispettivi team principal, Christian Horner e Toto Wolff che non se le sono mandate a dire a margine del Gp d’Austria. E la Ferrari? Per il momento resta nel mezzo.

Formula 1, dal 2026 nuovi motori: come cambiano le power unit

Lo scorso anno il Consiglio Mondiale della FIA ha definito i nuovi regolamenti per il Campionato del Mondo di F1 che entreranno in vigore dal 2026. La modifica più sostanziale, radicale anzi, riguarderà le power unit. L’obiettivo è l’abbattimento dei costi, per attrarre nuovi marchi (vedi Audi e il ritorno di Honda con Aston Martin e Ford con Red Bull) e un concept più ecosostenibile delle emissioni.

Tra le varie cose la FIA ha confermato gli attuali motori V6 turboibridi, che però avranno una sostanziale modifica: l’eliminazione della MGU-H, giudicata troppo complessa e costosa mentre la MGU-K aumenterà di tre volte la propria potenza elettrica, passando dai 120 kW attuali a ben 350 kW, ovvero circa 476 cv. In poche parole la componente elettrica aumenterà considerevolmente, in proporzione 50/50.

Red Bull, Horner contrario alle nuove power unit

A margine del Gran Premio d’Austria, il team principal della Red Bull, Christian Horner ha detto la sua sui nuovi motori sottolineandone aspetti positivi e negativi. Red Bull proprio dal 2026 dovrebbe produrre in house le power unit con il supporto della Ford attesa al grande ritorno in F1. Horner è stato molto chiaro in tal senso:

“Dovremmo prestare con urgenza attenzione al rapporto tra potenza prodotta dal motore a scoppio e potenza elettrica. Non possiamo permetterci di perdere questo tipo di sfida, con i piloti che scalano marcia in rettilineo per ricaricare le batterie. Non ci sarà effetto scia, non ci sarà il DRS, Va fatto prima che sia troppo tardi, per evitare di creare un Frankenstein tecnico”.

Mercedes, Wolff risponde a Horner: “E’ in difficoltà, non si cambia nulla!”

Non si è fatta attendere la risposta di Toto Wolff che ha avuto parole pesanti verso Red Bull e Horner in particolare. Tra le due scuderie che si sono passate il dominio nell’ultimo decennio dall’avvento dell’ibrido, e in particolare tra i due team principal, non scorre buon sangue. Il TP della Mercedes ci è andato giù pesante:

“La verità è che Horner ha paura che il suo programma per lo sviluppo dei motori non stia andando come previsto. Ma non si torna indietro di nulla, segnatevelo. Sono anni che lavoriamo a queste modifiche, ci sono grande marchi come Audi e Honda che si sono convinti a entrare o tornare in F1. Pensate davvero che in questo sport non siamo in grado di produrre tali innovazioni su telaio e motore che evitino ai piloti di dover scalare marcia in rettilineo? Non è realistico”.

La controrisposta di Horner a Wolff: “Pensa solo a se stesso”

Botta e risposta e controrisposta. Non è la prima volta che Horner e Wolff litigano, direttamente o indirettamente. Una volta Wolff disse che “Horner è ossessionato da me”. Celebre anche è diventato un litigio durante una riunione di tecnici mostrato durante una delle puntate del podacast di F1, Drive to survive. E quindi ecco che arriva la controrisposta del team principal Red Bull a quello Mercedes:

“Questo è il tipico modo di fare di Toto, si preoccupa solo di se stesso e del suo team. Ciò che mi sta a cuore per la F1 è che il prodotto che forniamo sia il migliore possibile”.

Ferrari “neutrale” nella guerra Red Bull-Mercedes?

E la posizione della Ferrari in questa guerra fredda tra Red Bull e Mercedes? Al momento non si registrano dichiarazioni di Fredric Vasseur in tal senso, nè prima, nè dopo, nè durante il week end in Austria. Il cavallino rampante a cavallo tra il 2022 e 2023 proprio all’atto dell’accoglimento del cambio di regolamento per il 2026 aveva fatto la sua parte seguendo da vicino l’evolversi delle trattative, pronta a far valere il suo diritto di veto.

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