Oggi giocherà con la Germania la finale del torneo olimpico di hockey su prato contro l’Olanda ma Gonzalo Peillat, argentino naturalizzato tedesco, continua a far discutere nel suo paese natale per quanto accaduto nel match contro l’Albiceleste. Un suo gol è stato decisivo nel successo della Germania ma a destare polemica è stata la sua esultanza sfrenata e le sue dichiarazioni post-gara quando ha citato una celebre espressione volgare che usò Maradona per reagire alle critiche dei suoi connazionali.
La citazione della parolaccia del Pibe
I social network in Argentina sono ancora in fiamme dopo la celebrazione del gol di Gonzalo Peillat davanti ai suoi ex compagni di squadra dei Los Leones ma soprattutto per le sue parole in diretta tv, ripetute in due circostanze diverse, ovvero – citando quanto disse Maradona nel 2009 contro i giornalisti – “Que la chupen y la siguen chupando”.
La replica di Dalma Maradona
Tra le persone più indignate Dalma Maradona, la prima figlia del Pibe e di Claudia Villafañe, che ha parlato dell’argomento nel programma in streaming che conduce con Ángel de Brito. Velenosa la sua replica: “Delirio totale per l’idiota“. Dopo aver ascoltato con attenzione la spiegazione della rabbia di Peillat nei confronti della Confederazione argentina di hockey, Dalma ha continuato: ” Cosa vuoi che ti dica… Digli che fino a quel momento non è d’accordo con la gestione dell’hockey posso accettarla. Ognuno può essere d’accordo o meno se ha la possibilità di andare in un’altra squadra… ma poi? Urli il gol ai compagni, la gente è davvero calda, vinci la partita e poi dici agli argentini “Que la siguen chupando”‘…? Sei pazzo?”.
Le parole velenose di Peillat
Lungi dal mostrare rammarico per l’esultanza sguaiata il 31enne difensore naturalizzato tedesco ha continuato a infierire a Tyc Sports: “All’epoca rappresentavo l’Argentina, l’ho rappresentata nel migliore dei modi. Penso che poche persone in Argentina farebbero ottenere una medaglia olimpica. Il legame è lo stesso, non è cambiato per niente, la mia famiglia vive in Argentina, vado sempre, i miei amici sono lì. Per quanto riguarda la vita, non è cambiato nulla, il problema erano le differenze riguardo allo sport. Ho dovuto pensarci mille volte con la mia famiglia sulla decisione di passare alla Germania, ma allo stesso tempo non potevo parlarne quasi con nessuno. Non è stato per niente facile, perché pensavo a cosa avrebbe detto la gente o a cosa un giocatore tedesco avrebbe pensato a me che giocavo per loro”.