Sui social impazza il #VlahovicDay. L’hashtag dedicato alla conferenza di presentazione del nuovo crac della Juventus è già in tendenza dalla mattinata, dopo le parole del centravanti in conferenza ha raggiunto picchi assoluti. E se alcune frasi hanno letteralmente mandato in delirio il popolo juventino – quelle sul “dna vincente” o sulla “scelta facile” rispetto alle offerte di alcune squadre straniere – su altri concetti hanno scatenato reazioni di fuoco.
Vlahovic: le parole sulla Fiorentina, Italiano e Prandelli
Così il centravanti serbo a inizio conferenza: “Prima di iniziare vorrei ringraziare la Fiorentina, la gente che è stata lì, i miei compagni della Primavera e della prima squadra. Tutti i direttori, i presidenti, allenatori che sono stati con me in questi anni. Vorrei citare mister Italiano, che mi ha aiutato tanto ed è stato con me fino all’ultimo, aiutandomi, mandandogli un grande in bocca al lupo. Prandelli, poi, ha fatto tanto per me e lo ringrazierò per sempre. La città mi ha accolto in modo eccezionale fin da quando ero piccolo. Ho sempre cercato di essere professionista serio fino all’ultimo momento”.
Vlahovic e la telefonata a Chiesa per un consiglio
Particolari anche le parole su Chiesa, altro “traditore” per il popolo viola. Uno dei tanti calciatori di spicco passati negli ultimi anni da Firenze a Torino, con conseguente codazzo di polemiche: “Ho sentito Federico, abbiamo un bellissimo rapporto perché abbiamo giocato insieme prima. Mi dispiace che si sia fatto male, lo aspetteremo e non vedo l’ora di scendere in campo tutti insieme”.
Vlahovic e il numero di maglia: la 7 come Ronaldo
Due i chiarimenti sulla scelta della maglia numero 7, la stessa indossata fino a pochi mesi fa da Ronaldo: “Il numero 7 non rappresenta niente di particolare per me. Tutti i numeri nella Juve sono importantissimi. L’ho scelta perché era il numero più vicino al 9″. E ancora: “Tutte le maglie della Juve pesano, dalla 1 alla 100. Sono qui per aiutare i compagni e mettermi a disposizione del mister, per raggiungere insieme i nostri obiettivi. Il numero non conta, importa solo vincere”.
Parla Vlahovic: juventini in estasi, gli altri meno
I tifosi bianconeri sono letteralmente in estati dopo la conferenza. “C’è poco da dire, è un esempio di mentalità vincente proprio come la Juve“. Gloria è già innamorata: “Sto ragazzo è educato, intelligente, forte, determinato carico e troppo illegale”. Anche Colpogobbo ha i cuoricini al posto degli occhi: “Mi ha stupito: ha idee chiare, ambizione e fame, oltretutto trasuda umiltà. Forza ragazzo”. Da Firenze invece hanno preso male alcuni passaggi: “Ho cercato di essere un professionista serio? Non lo sei stato”, scrive Marco. “Ma invece di Chiesa un poteva chiamare Antognoni per un consiglio?”, ironizza Duccio.
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